martedì 19 febbraio 2013

Belgio, respinta la scarcerazione di Dutroux



Per i giudici non c'è "alcuna prospettiva di reinserimento" per il serial killer


 Una protesta contro la scarcerazione di Dutroux

BRUXELLES  - Il tribunale di Bruxelles ha respinto la domanda di libertà condizionale di Mark Dutroux, il mostro di Marcinelle. Il tribunale dell'applicazione della pena ha spiegato che "non ci sono le condizioni" per la scarcerazione di Dutroux, e quindi non può essere rimesso in libertà, pur controllato con il braccialetto elettronico, come lui stesso aveva richiesto.
Per i giudici non c'è "alcuna prospettiva di reinserimento" per il serial killer, autore degli omicidi che hanno segnato la storia del Belgio. L'uomo è considerato, scrive la stampa belga, il criminale "più detestato del Belgio". Dutroux è stato arrestato nel 1996 e condannato all'ergastolo nel 2004 per aver rapito e violentato sei bambine, uccidendone quattro.
Il Belgio non si è mai ripreso dallo choc della vicenda Dutroux anche perché lo Stato si sente in parte 'responsabile': quando la polizia cercava le bambine, e perquisì la casa del mostro, non trovò nulla e invece le piccole erano lì e due di loro morirono di stenti nel 'carcere' nel quale Dutroux le aveva rinchiuse.
 ''Se venisse rilasciato ricomincerebbe a uccidere'': cosi' la madre di Marc Dutroux, il 'mostro di Marcinelle', aveva commentato su Soir Magazine l'eventualità che al figlio venisse concessa la liberta' condizionale.  ''Non è pronto per il rilascio, non ha alcun senso della realtà e ancora da' la colpa ad altri per quello che ha fatto'', ha detto la madre 78enne, secondo cui il figlio sarebbe capace di commettere altri delitti ma stavolta non su bambini. D'altronde, racconta, ''aveva minacciato di morte anche me e mio marito per avere più in fretta l'eredita'''.
(ANSA)

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