mercoledì 27 giugno 2012

Scherma arte nobile: intervista a Maurizio La Marca



Uno degli sport che appassiona maggiormente chi segue le Olimpiadi ed i successi italiani è senza dubbio la scherma.  L'etimologia italiana della stessa parola scherma porta con sé il significato della disciplina, essa infatti deriva dal longobardo "Skirmjan" che significa proteggere, coprire (stessa etimologia della parola schermare). Ciò è probabilmente collegato al concetto dell'uso della spada non come strumento nato per colpire, ma come strumento difensivo. La disciplina di scherma ha le proprie basi nel porre la propria arma come difesa/schermo fra sé e l'avversario. Da quando i Goti introdussero il costume del duello, l'arte della difesa divenne uno studio necessario: venne codificata da determinate regole e vennero create accademie che istruissero i giovani alla pratica. I moderni hanno adottato lo spadino a discapito delle armi antiche, cosa che ha portato allo sviluppo di una nuova forma di difesa, distintasi con l'appellativo di Scherma, che figura a pieno titolo quale parte dell’educazione di una persona di rango, garantendole maggior forza di corpo, grazia, agilità, indirizzo, mettendolo parimenti nella condizione di portare a compimento con maggior facilità altre forme d’esercizio. »
La disciplina schermistica ha in Italia un gruppo ai vertici che ha appena guadagnato il suo 30esimo scudetto: il club scherma Roma. Andiamo a conoscere il vicepresidente del club Maurizio La Marca.


Come nasce l'interesse per la scherma?

La mia passione per la scherma nacque nel lontano 1972/73 allorquando, all’età di nove anni, vidi all’interno dell’allora neo circolo della Polizia di Stato di Tor di Quinto, alcuni miei coetanei che, vestiti di bianco e con maschera indossata, si fronteggiavano in assalti controllati da colui che dopo pochissimi giorni sarebbe divenuto anche il mio Maestro.
Quel giorno lo ricordo perfettamente perché per me fu un vero e proprio colpo di fulmine sportivo. Sentivo che da lì a poco avrei calcato quelle stesse pedane e che la scherma sarebbe entrata nel mio cuore. E cosi devo dire che alla fine è stato.
Fioretto in mano, assalti, lezioni e gare ma soprattutto partecipazione al Gran Premio Giovanissimi, la madre di tutte le gare in ambito giovanile. Che emozione fronteggiarsi in una gara lunghissima al Palasport dell’Eur di Roma con tanti ragazzi provenienti da varie parti d’Italia !!!!. Grandissime emozioni e purtroppo  anche le primissime lacrime. Si perché felicità e disperazione è un binomio che nel giovane schermidore ricorre in modo preponderante e certamente in misura maggiore di altri sport sia individuali e di squadra.
All’età di 17/18 anni circa, come purtroppo accade spesso anche oggi, abbandonai la pratica agonistica per dedicarmi in impegni che erano ormai giunti nella mia vita quali il servizio militare, lo studio, il lavoro etc…Ma la scherma era, come previsto, rimasta nel mio cuore e rileggendo, all’età di circa 30 anni, un messaggio promozionale del Club Scherma Roma che organizzava anche corsi per adulti, mi iscrissi  e ripresi quello che da sempre era il mio sport preferito, partecipando  nuovamente a qualche gare di fioretto e di spada. Infine qualche anno fa ho consolidato  il mio bagaglio schermistico diplomandomi “tecnico di primo livello” alle tre armi. Ora sono il Vice Presidente Vicario di questo splendido Club.



Un anno ricco di successi

Che dire, i successi ottenuti quest’anno dal Club Scherma Roma sono sotto gli occhi di tutti, dalle primissime categorie giovanili a quelle dei seniores, ed elencarli sarebbe lunghissimo e certamente noioso. Posso solo dire che tutti i successi ottenuti in questa annata agonistica ci hanno permesso la conquista del 30° scudetto, e la continuazione di un trend decisamente positivo che va avanti ormai da svariati anni. Solo per fare un esempio  il Club Scherma Roma è risultata essere la prima società in Italia, nel Gran Premio Giovanissimi, nel Gran Premio Giovani, nel Gran Premio Assoluti ed in quello Under 23 e saliti al terzo posto in quello Seniores. Numeri decisamente impressionanti, me lo lasci dire !
Ma credo che comunque la conquista maggiore per il Club sia, aldilà dei titoli conquistati, è  vedere tantissimi ragazzi che facendo gruppo, e sacrificandosi giornalmente con i rispettivi Maestri, si divertono, praticano il loro sport del cuore ed onorano contestualmente con grande consapevolezza i nostri colori sociali. Bellissimo mi creda !

Da dove giunge tale fame di vittorie?

La vittoria di ogni singolo atleta di per sé non ha mai un’origine certa, perché è storicamente il frutto di un lungo percorso multifattoriale. Certamente ne fanno parte alcuni fattori fondamentali quali la dedizione, il sacrificio e la tecnica schermistica che però, se non  abilmente associati in modo convergente ad altre importanti variabili è verosimile che non portino da soli all’obiettivo prefissato e ricercato.
La vittoria d’altro canto è, a livello mentale, il giusto riconoscimento sportivo del  sacrificio, e cioè di fatto  una sostanziale ricerca della soluzione  ad un determinato “problema”. E’ noto ormai, soprattutto nella scienza del problem solving, che la soluzione di un problema non solo non  va ricercata nella problematica stessa, ma che va invece trovata uscendo dallo schema ed immergendosi  nel mondo delle cosiddette “ variabili”.  Ovviamente queste variabili che in ipotesi possono essere per un atleta, l’abilità di concentrazione, la tranquillità emotiva, l’autostima, e tanto altro ancora, proprio perché non costanti, devono essere di volta in volta ricercate, elaborate e consolidate sia dall’atleta stesso che dal Maestro di riferimento. La scherma d’altra parte, come anche ogni altro sport di combattimento individuale, ogni giorno ci insegna e ci dimostra come queste variabili siano a volte decisive per fare la differenza.
Conscio di questo dato oggettivo, il Club Scherma Roma ha da sempre lavorato molto sul binario costante/variabile, associando quindi al grosso lavoro tecnico-schermistico del nostro prestigiosissimo staff tecnico,  un forte spirito di gruppo, una grande identità sportiva, e delle buone relazioni allievi-Maestri e devo dire che se le vittorie sono arrivate il lavoro sino a qui eseguito è stato ottimo.
Tornando alla domanda che mi ha posto,  non parlerei pertanto di “fame di vittorie” del Club Scherma Roma, perché non solo la parola fame è sintomatica di un verosimile  disagio  che di fatto è inesistente, ma soprattutto perché le vittorie della Società,  sono di fatto consequenziali alle singole vittorie di ogni nostro atleta che, proprio per le motivazioni che ho espresso in precedenza, meriterebbero di essere  enfatizzate ai massimi livelli.



Si potrà migliorare ancora ?

Certamente il lavoro sin qui eseguito sia dallo staff tecnico che da noi Dirigenti nella gestione del Club è stato oggettivamente buono anche se ci sono ampi margini di miglioramento su cui incentrare la nostra futura attività, margini sui quali peraltro stiamo già operando.

 Suggerimenti agli atleti su come iniziare

La scherma come tutti gli altri sport di combattimento individuale è notoriamente uno sport ai massimi livelli agonistici e quindi chi ha voglia di cominciare è di fatto già fortemente stimolato.
Iniziare poi è oggettivamente facile perché, una volta operata  la scelta del Club in cui iscriversi, l’allievo effettua, almeno nella nostra Società, alcune prove gratuite e se ritiene che vengano soddisfatte le sue aspettative, una volta completata l’iscrizione  inizia l’attività vera e propria insieme a tutti gli altri ragazzi ed ai rispettivi Maestri.
Ovviamente proprio perché è uno sport altamente agonistico di solito la nostra Società predilige l’inizio dell’attività schermistica a partire dai 6/7 anni dove il giovanissimo atleta non solo viene impostato schermisticamente da Maestri federali, ma è anche e soprattutto coinvolto in un’ampia attività di gioco-scherma di grandissima importanza per la sua crescita psico-pedagogica.
Ovviamente ciò non esclude il fatto che si  possa iniziare l’attività schermistica anche in età più avanzata in quanto la maggiore consapevolezza di dover “scalare” più in fretta la “montagna”e la maggiore stimolazione di tipo passionale, divengono fattori importanti per  compensare l’oggettivo gap agonistico. Basti pensare che il circuito del Gran Premio Giovanissimi che prevede  prove regionali/interregionali, nazionali, ed una finale con assegnazione di titolo italiano, inizia con la categoria “Maschietti” e/ o “Bambine” formata da atleti o atlete di soli 10 anni.
Un suggerimento ?? Provare la scherma a tutte le età perché non solo è lo sport che richiama archetipi ed immagini nascoste nell’animo umano, ma soprattutto perché è  una disciplina ed un’arte che consente di porti costantemente di fronte alle  insicurezze di ogni giorno  ed a volte  vincerle con una sola “stoccata” messa a segno sull’avversario.
Iniziare a tirare di scherma al Club Scherma Roma A.S.D. è poi come dire in ambito calcistico, iniziare a giocare a pallone nel vivaio di squadre blasonatissime come la Juventus o il Milan tanto per fare qualche esempio e ciò è certamente  di grande stimolo e prestigio per il piccolo o grande atleta che voglia avvicinarsi al nostro mondo.
Non dimentichiamoci poi che il Club Scherma Roma dispone  sia di una splendida sezione di Scherma in carrozzina per la scherma paralimpica, supportata  economicamente dalla Fondazione Roma – Terzo Settore – nonché di un’ottima sezione Master per tutti coloro che vogliano avvicinarsi alla scherma in età adulta.
Quindi in sostanza scherma per tutti e per tutte le età.
Per le modalità operative posso dirle che chi sia interessato deve telefonare in segreteria al numero 06.8083282 e prenotare le prove gratuite necessarie per poi eventualmente  regolarizzare l’iscrizione secondo quelle che sono le norme previste dal regolamento vigente.  Durante il periodo estivo si può sempre effettuare la richiesta di pre-iscrizione inviando una mail a presidenza.club@club-scherma-roma.it con tutti i dati dell’atleta ed un recapito per essere informati tempestivamente alla ripresa delle attività sportive. Comunque tutte le informazioni per le iscrizioni sono presenti sul portale web della società all’indirizzo www.club-scherma-roma.it .



Come scegliere l’arma su cui decidere di mettersi in gioco.

Anche qui devo dire che la scelta dell’arma su cui improntare una futura attività agonistica dell’allievo, è una scelta che non dipende da un unico fattore decisionale ma da più ampie circostanze che, come la storia della scherma ci ha insegnato, fungono da oggettivo supporto alla scelta stessa.
Da qui se ne rileva che la singola passione del neo atleta per una determinata arma, non può essere da sola sufficiente ad indirizzare in modo preciso la sua futura attività agonistica. Certamente, soprattutto nella preparazione delle primissime categorie, sarà indubbia la forte presa in considerazione da parte di chi dovrà operare delle scelte,  dell’arma prediletta dal piccolo atleta, ma che andrà però verificata e successivamente coniugata con altre eventuali componenti fondamentali, quali ad esempio le  caratteristiche caratteriali o fisiche.
Proprio su questa tematica che definirei di grandissima importanza,  il  Club Scherma Roma ha deciso, a partire dalla prossima stagione agonistica, di fare un piccolissimo passo indietro nel tempo e tornare, per ciò che riguarda il “vivaio”, all’insegnamento dei  fondamenti della scherma attraverso la sola arma del fioretto per poi successivamente “traghettare” il piccolo allievo verso armi diverse a seconda di quelli che sono i parametri prima citati.
La scherma, d’altra parte, proprio perché dispone di tre discipline olimpiche (fioretto, spada e sciabola) è uno sport dalle mille sfaccettature tanto che ogni singola  arma ha le proprie caratteristiche fondamentali, le proprie regole specifiche nonché tecniche e tattiche differenti l’una dall’altra.
Ecco perché riteniamo che la singola passione del neo atleta per un’arma in particolare debba non solo essere integrata dal fondamento della scherma di fioretto, da tutti considerata la più completa, ma anche e soprattutto dalle caratteristiche psico-fisiche dello stesso. Ed in questa difficile primissima scelta i nostri Maestri, me lo lasci dire,  hanno sempre agito in modo ottimale e lungimirante, tanto da aver portare ai massimi livelli non pochi atleti.

Cosa significa il Club Scherma Roma per te ?

Club Scherma Roma per me ha diversi significati, tra cui due importantissimi, uno a livello sociale perché la considero un po’ come una seconda  grande famiglia dove poter far crescere mio figlio in modo sano e sportivo ed uno di oggettivo prestigio agonistico perché oltre ad essere il Club più titolato d’Italia è la società che dispone di uno staff tecnico di assoluto valore nazionale ed internazionale.

Ci racconti qualcosa sulla Società e sulla tua carica. Che impegni ti comporta ?

Che dire della Società, il Club Scherma Roma ha una storia lunga oltre 50 anni che ha ad origine la fusione di due prestigiosissime società di scherma capitoline, la Sala Pessina di Via dei Condotti e la Società Sportiva Lazio – Sezione Scherma. Solo per fare dei nomi, nella Sala Pessina fondata dal Maestro Carlo Pessina si allenavano schermidori del calibro di Giuliano e Renzo Nostini, mentre la  Società Sportiva Lazio vedeva come Maestri i famosi  Ugo Pignotti ed Umberto Di Paola, tutti nomi di grandissimo valore sportivo che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo della scherma e nello sport in genere.
Un ricordo particolare anche per il primo presidente che ha dato origine al Club Scherma Roma, l’Ing. Sidney Romeo.
La Storia del Club Scherma Roma ha inoltre  visto nel tempo, l’affermazione di numerosi Maestri ed atleti di primissimo livello.
Proprio considerata l’importanza della storia del Club Scherma Roma che è di fatto una parte fondamentale della scherma nazionale, abbiamo pensato di costituire all’interno del portale web una sezione storica nella quale vengono ripercorse le tappe fondamentali della nostra storia con documenti anche inediti.
Ovviamente pertanto parlando della mia carica di Vice Presidente Vicario non posso che esserne onorato di rappresentarla, con l’ovvia consapevolezza di avere di fronte un forte impegno da portare avanti con passione e dedizione.
Quale impegno mi comporta. Domanda difficile ma posso affermare con certezza che l’impegno per il Club è quasi giornaliero in quanto sono in continuo contatto con il Presidente Sergio Brusca e gli altri dirigenti per la discussione di eventuali problematiche, per lo  studio di nuove strategie gestionali e promozionali con un occhio di riguardo all’attività che il Club esercita ogni anno nelle varie scuole della Capitale.  D’altra parte in un Club come il nostro che conta oltre 400 atleti più circa 15 tra istruttori e Maestri, tutti giornalmente impiegati in un’intensa attività di sala e di gare nazionali ed internazionali,  non può non pensarsi che l’impegno sia forte e costante. Poi è ovvio il tutto va coniugato con l’attività lavorativa e gli impegni familiari. Circostanza fondamentale è comunque la passione per la scherma e per il Club in particolare.

 

Novità previste per Settembre 2012

Come accennato la novità di rilievo per Settembre prossimo è la re-impostazione dell’attività schermistica del vivaio con il fioretto per poi traghettare successivamente il neo allievo nelle diverse armi a seconda delle preferenze e delle peculiarità dell’atleta stesso cercando al contempo di assicurare il giusto apporto a tutte le armi presenti in sala. Peraltro l’impostazione tecnica per questi giovanissimi promettenti schermidori sarà coordinata dal Maestro Fabrizio Villa, già tecnico degli azzurri under 20.
Altra novità degna di rilievo riguarderà poi il settore della spada che attraverso un rafforzamento dello staff tecnico presente ed una riorganizzazione generale delle competenze, sono certo consoliderà i buoni risultati sinora conseguiti e porterà  nel breve-medio periodo ottime soddisfazioni per tutti gli addetti ai lavori.
Eventuali piccoli ritocchi nelle altre armi saranno ovviamente suscettibili e consequenziali all’inizio dell’attività agonistica.

Ci riassumi l’annuario della società?  

L’annuario della Società è una delle cose che personalmente ho voluto con forza perché ritengo che non solo racchiuda come uno scrigno, tutti i sacrifici che giornalmente vengono fatti da tutti gli atleti del Club, dai più piccoli ai più grandi, ma soprattutto perché lo ritengo un “oggetto” capace di scolpire in modo indelebile il cuore di ognuno di noi.
E poi come storia insegna l’annuario di oggi sarà una perla domani !!!
Oggi tutti noi andiamo alla ricerca di fotografie del passato, delle nostra gesta, dei nostri vecchi amici sui social Network e tanto altro ancora, e quindi perché non racchiudere tutto questo in un unico libro dove si possono ripercorrere tutti i momenti  più significativi della vita agonistica e sociale del Club?.
Devo dire che pur non essendo un professionista del settore, sono estremamente contento di come l’ho ideato e messo in opera anche se oggettivamente devo riconoscere che con qualche esperienza tecnologica in più sarebbe stato forse ancora più bello ed accattivante. Ma ripeto quello che mi interessava di più era di mettere nero su bianco i grandissimi sacrifici che tutti i nostri ragazzi giornalmente fanno per rendere sempre più grande e prestigioso il Club Scherma Roma. Peraltro proprio per dare maggiore enfasi alle gesta dei nostri ragazzi ho anche ideato una sorta di annuario multimediale visionabile su Youtube, che non nascondo ogni volta che lo guardo mi emoziona fortemente.

Il tuo rapporto con gli allenatori ed i dirigenti del Club.

Il Club Scherma Roma come credo qualsivoglia altra società sportiva, si prefigge degli obiettivi cui raggiungere e solo con una grandissima condivisione di intenti ciò può divenire possibile.
Da ciò ne deriva che  il  mio rapporto con tutto lo staff tecnico e con tutti i dirigenti del Club è non solo improntato sulla massima stima, ma soprattutto sulla fiducia professionale di ognuno di loro.
Non nascondo che a volte possono esserci alcune diversità di vedute tra noi  addetti ai lavori, ma ciò non può essere che oggettivamente propositivo perché mi ritengo  da sempre un profondo sostenitore del lavoro d’equipe, che è di fatto, secondo quella che è la mia esperienza professionale, l’unica modalità di lavoro nella quale ognuno riesce ad  offrire la propria prospettiva senza inficiarne l’effettiva genuinità.
Per il resto il Club pur essendo di fatto una società e come tale detentrice di una certa difficoltà gestionale, è da considerarsi di fatto una grande famiglia sportiva  nella quale tutti noi tentiamo di offrire ai ragazzi, con grande spirito passionale e condivisione di idee, il massimo della qualità possibile.


Ci racconti qualcosa sugli allenatori del Club?

Beh parlando di allenatori o meglio nella scherma di Istruttori, Maestri e preparatori atletici non posso che elogiarli tutti. Sono grandissimi professionisti e tutti di primissimo livello nazionale ed anche internazionale.
Nel nostro staff tecnico possiamo annoverare infatti Maestri federali della nazionale maggiore e dell’under 20 da sempre tutti attentissimi alla preparazione tecnica dei rispettivi  atleti a partire dai giovanissimi del vivaio sino ad arrivare ai Master.



Suggerimenti per l’iscrizione dei bambini o dei master

L’unico suggerimento che posso dare sia ai bambini che agli adulti che vogliano avvicinarsi alla scherma,  oltre quelli indicati nella domanda relativa alle iscrizioni, è quella di venire a provare questo splendido sport.
Noi peraltro già da quest’anno, abbiamo introdotto da metà maggio l’iniziativa “PORTE APERTE” proprio per dare la possibilità a tutti  di avvicinarsi a questa disciplina olimpica “calcando” gratuitamente le pedane del Club più titolato d’Italia.
E’ un’iniziativa che ha avuto un buon successo e che replicheremo certamente il prossimo anno.
Per ciò che concerne i Master posso dire di non farsi grandi scrupoli sull’iniziare l’attività agonistica in età avanzata perché c’è tutto un percorso di gare a loro dedicato e poi, me lo lasci dire, sono un gruppo bellissimo che unisce lo sport alla socialità elevata ai massimi livelli.

Fatti una domanda e datti una risposta.

Ma perché la scherma? Perché la scherma è inizialmente lo sport principe italiano lo sport che in ogni edizione dei giochi olimpici ci regala le emozioni più grandi e  che porta in dono alla nazione  numerose medaglie. E poi anche perché è  lo sport che permette a tutti i nostri bambini di emulare i beniamini di sempre, a partire da Zorro sino ad arrivare ai pirati o ai gladiatori. E’ lo sport che in psicologia è considerato un forte dissipatore e regolatore dell’aggressività tanto da essere inserito in programmi contro il bullismo. E’ lo sport che ti può regalare in ogni gara emozioni fortissime dalla gioia infinita alla lacrime più fluenti …ma  potrei citare tante altre motivazioni per rispondere alla domanda del perché la scherma!!.

La tua giornata tipo

Facile  rispondere perché dopo i miei impegni lavorativi, se possibile  mi reco subito dopo al Club sia per accompagnare mio figlio agli allenamenti sia per svolgere la mia attività di Vice Presidente.

Il viaggio più bello

I viaggi per me sono tutti belli perché ognuno di essi ha la sua originale  particolarità.


Il libro preferito

Non c’è un libro particolarmente preferito anche se devo dire che mi è piaciuto molto il genere letterario del noto Dan Brown.



La scherma è bella anche per questo, ci offre la passibilità d'incontrare persone che vivono la vita rispettando dei sani precetti morali ed al club Scherma Roma si respirano arte, passione, interesse per il prossimo seppur nel sano spirito agonistico. I samurai sostenevano che la spada è simbolo di potere e soprattutto di coraggio. Non usare la spada ma essere la spada stessa, pura, serena, immobile era un ideale da condividere. Il Vangelo stesso cita la spada nel passo in cui Gesù dice "non sono venuto a portare la pace, ma una spada".
Ebbene partendo da questi principi fa bene al cuore constatare l'impegno di tutti dai vertici societari al più piccolo degli allievi e soprattutto è bello condividere l'arte della scherma con persone che credono e si impegnano in quello che fanno. Un plauso speciale va a Mario Marrone che cura il settore vivaio con Luca Salis. Non è facile trovare al giorno d'oggi una persona così paziente, comprensiva, amorevolmente dedita al prossimo a quei piccoli campioni del futuro che cresceranno tra le lezioni di vita della scherma e anche sotto la vigile guida di persone alle quali dire "grazie" è ben poca cosa.

Raffaele Dicembrino





       
 

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