mercoledì 27 giugno 2012

Scarica 30 canzoni, 675mila dollari di multa. Un processo che durava dal 2009

Roberto Cicchetti 

Circa 530.000 euro di multa. "Sì, ho violato la legge, ma non ho tutti quei soldi per pagare!" dichiara il giovane dopo aver ascoltato la sentenza.
Rifiutata la revisione del caso Tenenbaum per la riduzione della maxi-multa da 675mila dollari in seguito allo scaricamento e contestuale condivisione di 30 brani su Kazaa. La difesa aveva accusato l'industria di voler terrorizzare i downloader, ma non c'è stato verso di moderare la pena, il giovane ora dovrà pagare 22.500 dollari a canzone scaricata.

Pirate Pay combatte la pirateria spalleggiata da Microsoft.
(Foto: ubergizmo.com / )
Ha bloccato oltre 44mila tentativi di download illegali di un film Disney.
 
Nell'estate 2010, il giudice Nancy Gertner aveva ridimensionato le pretese economiche delle case discografiche, considerate troppo precipitose. Il conto diventava dunque meno salato, ridotto a 67.500 dollari totali, ma la corte d'appello di Boston ha dato ragione agli accusatori, creando di fatto una leggenda metropolitana che le case discografiche cavalcheranno per terrorizzare gli "efferati criminali del download". La Corte Suprema si è rifiutata di analizzare il caso. Il ragazzo di Providence nel Rhode Island ha cercato di farsi diminuire la multa super salata, magari convertendola in rate da pagare nel tempo.  Non c'è stato però nulla da fare: né la Corte Suprema né le case discografiche, fra cui Sony BMG Music Entertrainment e Warner Bros Records Inc, ne vogliono sentir parlare, dovrà pagare tutto e subito.
 
La difesa di Tenenbaum ha cercato di far intendere alla Corte che, pur violando la legge, la musica scaricata era solo per uso personale. Una tesi debole per il braccio della legge. Tenenbaum non è stato il primo e non sarà l'ultimo a pagare, lo sa bene Jammie Thomas-Rasset, imputato per lo stesso reato, che sarà ascoltato in tribunale il prossimo mese.
 

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