Di Roberto Cicchetti
(Foto: reuters.com / )
Il furgone Citroën Berlingo elettrico
Senza assistenza tecnica, senza punti di sosta preparati, completamente
all'avventura chiedendo a qualche abitante lungo il percorso di potersi
attaccare alla linea elettrica per ricaricare le batterie. Così il
45enne francese Xavier Chevrin, pilota per passione e
insegnante di inglese nella vita di tutti i giorni, ha affrontato in 38
giorni quasi seimila km di continente africano, da Nairobi in Kenya a
Johannesburg in Sudafrica, attraverso terreni accidentati e savana.
Il mezzo? Un furgone del servizio postale francese
modificato ed equipaggiato con ben tre batterie elettriche e una
sospensione sollevata in grado di far fronte al dissesto delle strade
africane. Il veicolo ha la possibilità di percorrere circa 500 km senza
ricarica, con una velocità massima di 110 km/h, ed una capacità di
carico pari a circa 750 kg.
Posso attaccarmi alla corrente? Le batterie sono
state ricaricate sul posto, a seconda della disponibilità degli abitanti
locali. Questa, infatti, era la forza e la peculiarità del progetto, il
cui scopo è stato quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sulle
possibilità dell'e-mobility, ma anche fare il punto della situazione in
una delle zone meno attrezzate del mondo:
il 65% degli africani, infatti, vive senza accesso alla rete elettrica."Abbiamo
incontrato il fango sentieri sassosi, tantissima sabbia e polvere. Ma
l'automobile ha affrontato tutto nel migliore dei modi, dimostrando che
la tecnologia elettrica può adattarsi a tutti i terreni in Africa, e
aprendo così la strada a nuove prospettive economiche e ambientali in
questo continente", ha spiegato al suo arrivo Chevrin rivelando che
la vera e propria sfida si è rivelata riuscir a convincere gli abitanti
a "regalargli" la propria elettricità per ricaricare le batterie. "
Abbiamo
prima dovuto persuadere le persone che incontravamo dell'affidabilità
del nostro sistema e di non aver intenzione di rovinare il loro impianto
produttivo".
La missione, sostenuta dal Programma ambientale delle
Nazioni Unite (UNEP) in collaborazione con la Fondazione Principe
Alberto II di Monaco, aveva lo scopo di dimostrare l'affidabilità e
l'efficienza dei veicoli elettrici, anche in condizioni estreme come
quelle del continente africano. Infatti la "Shanghai-Parigi" (che il
mezzo aveva compiuto l'anno scorso) è costata meno di 200 dollari in
termini di elettricità impiegata, a fronte dei 4.000 dollari che
sarebbero stati sborsati da un veicolo a benzina.
http://it.ibtimes.com/articles/32088/20120625/furgone-elettrico-africa-xavier-chevrin-traversata.htm
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