venerdì 20 aprile 2012

Salute. Più fai sesso, più proteggi la prostata

 
 
L'eiaculazione evita il ristagno delle sostanze nocive presenti nel liquido seminale
Più fai sesso, meno sei a rischio di tumore alla prostata. Detta così, può sembrare la solita frase a effetto. E invece, è la scienza a confermarlo: il sesso si è dimostrato una formidabile arma per la prevenzione del cancro alla prostata.
 
Eiaculare spesso fa bene
Tutto dipende dalla frequenza dell’eiaculazione. Più è alta, maggiore è la protezione assicurata all’organismo dal tumore della prostata. Lo studio americano evidenzia infatti come il rischio di cancro prostatico sembri essere inferiore negli uomini con un'alta frequenza eiaculatoria. In particolare, dai risultati dell’indagine, gli uomini facenti parte del campione che avevano avuto 21 o più eiaculazioni al mese, facevano registrare un rischio inferiore rispetto a quelli che avevano avuto meno di 7 eiaculazioni mensili.

Perché eiaculare fa bene alla prostata
Ma come si spiega il benefico effetto eiaculatorio come antidoto legato al tumore alla prostata? Il ristagno di sostanze che si trovano all'interno del liquido seminale, così come avviene con le urine nella vescica quando queste ristagnano, potrebbero avere un certo tipo di fattore tossico sulla prostata, determinando delle trasformazioni cellulari pericolose.

Anche il sesso fai da te è ok
Non solo il sesso inteso in senso tradizionale aiuta a prevenire il tumore della prostata. È stato dimostrato, infatti, che ha gli stessi effetti anti cancro alla prostata anche la masturbazione. È il risultato di uno studio condotto da ricercatori del Cancer Council Victoria di Melbourne (Australia), secondo cui il sesso fai-da-te viene in aiuto degli uomini che non hanno regolari rapporti sessuali perché consente di eiaculare spesso e di evitare quindi l'accumulo di sostanze cancerogene nella ghiandola. Dunque, masturbandosi le possibilità si azzerano. I benefici maggiori si ottengono soprattutto se le eiaculazioni più frequenti sono avvenute fra i 20 e i 50 anni d'età . E se, soprattutto attorno ai 20 anni, si è ricorsi all'autoerotismo almeno cinque volte a settimana, il pericolo di cancro si riduce di un terzo.

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