Pensionato offre il pranzo del 1. maggio a cento lavoratori in cassa integrazione
Il 71enne trevigiano: «Vivo con 680 euro al mese, ma voglio
aiutare chi è in difficoltà, come dovrebbero fare i politici»
TRIESTE - Un pensionato di 71 anni, Giovanni De Lazzari, originario di Treviso, ha invitato a pranzo a Trieste cento cassaintegrati per la data simbolo del primo maggio. L'invito è stato diffuso attraverso l'articolo di un quotidiano locale.
De Lazzari spiega: «Non sono ricco, ho una pensione di 680 euro al mese. Grazie a Dio sto bene e voglio fare qualcosa per chi è in difficoltà, chi soffre e ha una famiglia. Non ho altri scopi come mettermi in politica, anzi, è quello che dovrebbero fare i politici, ma pagando poi il conto».
Con una pensione così bassa e senza altri redditi come può essere così generoso? «Io sono il segretario del decano della cattedrale di San Giusto, monsignor Mario Cosulich, che ha 92 anni. Praticamente viviamo insieme da 35 anni. Io gli faccio da autista, gli preparo da mangiare e vivo nella sua casa, senza pagare spese».
È per questi motivi che il generoso pensionato è in grado di fare il gesto. «Non ho mai fatto niente per nessuno - si commuove De Lazzari - non ho una mia famiglia e mio fratello, che è frate ad Assisi, mi ha detto "Bravo, fa quell'iniziativa che Dio ti renderà merito". Io sono originario di Treviso dove ho ancora le sorelle e alcuni nipoti. Forse, quando sarò più vecchio, tornerò a vivere là nella Marca».
Una dissaventura costringe il pensionato a portare il gesso a un polso: venerdì scorso se lo è fratturato, ma lui non demorde. La sua pensione è il frutto delle tre attività che ha svolto: la gestione di un negozio di parrucchiere che dovette lasciare perché allergico ai prodotti chimici e altri due impieghi presso Edizioni Lint e Caritas. A chi aderirà all'invito pubblicato su "Il Piccolo", dalle mezzogiorno del 1. maggio saranno servite una pizza e una birra nel ristorante Cantinaccia di via Settefontane a Trieste
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