giovedì 26 aprile 2012

Il governo a caccia di auto blu. Ma in giro ce ne sono già 60mila





Altro che tagli alla politica, il governo vuole ancora 400 auto blu da sommare alle 60 mila già circolanti a disposizione di ministri e dirigenti più altre 50mila per un costo di quasi 2 miliardi di euro. Se si clicca sul link del bando pubblicato sul sito del ministero dell’Economia appare la  "gara per fornitura in acquisto di berline medie con cilindrata non superiore a 1600 cc e dei servizi connessi ed opzionali per le Pubbliche Amministrazioni". Il governo dunque cera auto blu e la spesa prevista per acquistarle si aggira sui 10 milioni di euro. A sorprendere è il parere del Centro servizi per l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione, secondo cui di queste 60mila auto, 800 sarebbero inutilizzate.
In Parlamento intanto è incominciata la battaglia politica.  Antonio Borghesi, deputato dell’Italia dei Valori, in un interrogazione parlamentare ha chiesto al viceministro dell’Economia Vittorio Grilli di chiarire in Aula. Interrogazione in cui il parlamentare  ricorda anche che un decreto del 2011 prevede "razionalizzazione e trasparenza in merito all'utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni”. I decreti legge del 2010 hanno inoltre introdotto l'obbligo di non effettuare spese superiori all'80% della spesa sostenuta nel 2009 per “l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio delle autovetture”. Viene da chiedersi se la spesa di 10 milioni di euro per le nuove auto blu sia compatibile
Il ministro Patroni Griffi aveva dichiarato riguardo alle auto blu che “in un momento di grandi sacrifici per decine di milioni di cittadini italiani ed europei” erano previste "disposizioni per accertare che le riduzioni previste si traducano in effettivo risparmio permanente e contributo al risanamento dei conti pubblici”. E aveva aggiunto: “sulla trasparenza in tema di uso di auto pubbliche l'Italia può diventare un esempio virtuoso per tutta l'Unione europea, dove raramente esiste un monitoraggio continuo e così dettagliato”. La trasparenza non manca e ha permesso di poter individuare il bando. Ed ora? L'ennesima vergogna senza fine, l'ennesimo atto di mancanza di rispetto dei cittadini

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