venerdì 2 marzo 2012

Totocalcio. Quel 13 mai pagato..................


 


Il 1 novembre del 1981 realizzò un 13 al Totocalcio da poco più di un miliardo di lire, ma non ha mai potuto incassare quella somma di denaro che avrebbe potuto cambiargli la vita. Il motivo? La titolare della ricevitoria in cui fu effettuata la giocata smarrì la matrice della schedina. Finalmente, dopo più di  30 anni ed una  serie di processi, Martino Scialpi, di 59 anni, di Martina Franca (Taranto) si è visto riconoscere dal Tribunale civile di Roma il diritto a riscuotere quella vincita.Il giudice Alfredo Matteo Sacco, in base all’art. 186 ter del codice di procedura civile, ha disposto una ingiunzione di pagamento di 2 milioni e 344mila euro nei confronti del Coni, che dovrà adempiere all’ordinanza, immediatamente esecutiva. Il giudice ha respinto le eccezioni dei legali del Coni, osservando che «l’imprescrittibilità dell’azione di nullità si estende alla conseguente e correlata azione di adempimento», che Scialpi ha «comunque compiuto innumerevoli atti idonei ad interrompere la prescrizione». Secondo il Coni invece, «il provvedimento del giudice Sacco, di cui è già stata chiesta la revoca perché ritenuto profondamente errato, sia in diritto che in fatto, è un’ordinanza ingiuntiva, revocabile in corso di giudizio e la cui efficacia può essere comunque posta nel nulla dalla sentenza che deciderà il merito della causa. Si tratta quindi - conclude una nota diffusa ieri sera - di un provvedimento provvisorio, in attesa che si tenga, tra pochi giorni, l’udienza di trattazione dell’istanza con cui il Coni ne ha chiesto la revoca».

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