giovedì 20 giugno 2024

I FASCISTI TRA DI NOI: SALVINI, MELONI ED I GIORNALISTI CHE CONTINUANO A DARGLI SPAZIO SONO I MANDANTI MORALI DELL'ASSASSINIO DI WILLY MONTEIRO DUARTE

 



       di Alessandro Robecchi


Non c'è stato bisogno di fatti di cronaca recenti, come l'assassinio di Colleferro, per capire che nel Paese c'è una certa tendenza al "fascismo". Chiedo scusa per la parolaccia, ma siccome quando si parla di "fascismo" tutti saltellano come spine per dire che non è allarmante, che sono casi isolati, ecc. Ecc., Allora mi appello a quest'altra categoria dello spirito. Che sarebbe - lo dimostrano bene i due fratelli di Colleferro e gli altri due accusati di omicidio - più una predisposizione al fascismo, diciamo un'armoniosa inclinazione all'accoglienza: ammazzare le persone con una botte, dopotutto, è una specialità della casa da almeno un secolo...

Si è letta molta sociologia improvvisata sull'argomento, come sempre in questi casi, e anche qualche tentativo di minimizzare: bullismo, arti marziali ... Insomma, anche se questa volta sarà più difficile, è sempre in agguato l'avvoltoio che dirà: " Ragazze. " Il fatto che tutti a Colleferro e dintorni li conoscessero, e tutti conoscessero il loro alto tasso di violenza e "fascismo", non migliora le cose, anzi, testimonia che grandi dosi di quel virus, anche se organizzate, sono vive ed operative in tessuto sociale, qua e là, in tutto il Paese. In qualche modo conosciuti, in qualche modo tollerati, poi emergono alle cose fatte, dopo il pestaggio, dopo i morti.

Eppure, l’argomento è frettolosamente circumnavigato, ogni volta l’attenzione si sposta su altri fattori, questa volta la polemica è virata sulle palestre e le arti marziali, altre volte sul disagio sociale, altre ancora sul bullismo, o lo spaccio. Insomma, c’è un gran lavorìo dei titolisti per allontanare dalle tragedie come quella di Colleferro (e se ne contano ormai parecchie) anche solo il sospetto di elementi di fascismo applicato. Poi, quando leggi le cronache, gli ambienti, le frequentazioni, i loro video sui social, i parenti che dicono “tanto ha solo ammazzato un immigrato”, ti accorgi che invece il tasso di “fascistità” è alto, anche quando non si tratta di fascismo conclamato tipo saluti romani e svastiche tatuate. Un’adesione fisica, insomma, quasi pre-ideologica, che si esprime a cazzotti e intimidazioni, che rappresenta, per le formazioni della destra ultras (e meno ultras), un notevole terreno di caccia.

Non è solo la cronaca nera, a rilevare varie pulsioni fasciste e molta “fascistità” già matura e pronta da cogliere. La manifestazione negazionista di Roma, per esempio, ha generato sui media un misto di condanna e sarcasmo, ma tutti incentrati sulla stupidità dei presenti. Il finto prete che parla del demonio, la signora preoccupata che la avvelenino coi vaccini, il complottismo esasperato e esilarante del “ci controllano col 5g”. Pochi hanno invece fatto notare che la manifestazione è stata convocata da Forza Nuova, formazione fascista, e che sul palco ha parlato il leader Giuliano Castellino, già condannato a cinque anni e sei mesi (primo grado) per aggressione. Insomma, grande biasimo e grande sarcasmo per i mattacchioni e gli svitati che danno la colpa del Covid a Bill Gates, ma poco scandalo sul fatto che un fascista già condannato per un pestaggio possa in qualche modo organizzare un raduno in piazza.

E’ come se questo conclamato e visibile aumento del tasso di “fascistità” nell’aria venisse un po’ volutamente ignorato, aggirato, sottaciuto o messo in ombra, un po’ come se creasse imbarazzo, o fastidio, invece di essere trattato per quello che è: una (un’altra!) emergenza nazionale.

Sorgente: Alessandro Robecchi, il sito ufficiale » Colleferro. E’ troppo alto il tasso di “fascistità” e di violenza nell’aria


https://www.nuovaresistenza.org/2020/09/colleferro-e-troppo-alto-il-tasso-di-fascistita-e-di-violenza-nellaria/

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