martedì 15 luglio 2014

Ucraina. “Un bambino di tre anni è stato crocifisso”. Verità o ennesima campagna denigratoria russa?

È polemica in Russia per la trasmissione da parte del primo canale statale di un'intervista condotta nel fine settimana ad una donna che ha accusato le forze ucraine di aver crocifisso un bambino di tre anni. Secondo diversi media si tratterebbe di una menzogna, una campagna diffamatoria nei confronti di Kiev.
Ucraina. "Un bambino di tre anni è stato crocifisso". Verità o ennesima campagna denigratoria russa?-Redazione- È polemica in Russia per la messa in onda da parte del primo canale statale, di un'intervistacondotta nel fine settimana ad una donna che haaccusato le forze ucraine di aver radunato le donne, i bambini e gli anziani sulla piazza centrale di Sloviansk e di aver "crocifisso come Gesù un bambino di tre anni su una tavola di legno", davanti alla madre. 
La protagonista, presentata come Galina Pychniak, rifugiata ucraina, è stata lodata dal conduttore per la sua coraggiosa denuncia. L'episodio però non ha trovato alcuna conferma e ha suscitato sdegno e critiche nella blogosfera e tra gli oppositori.
Secondo diversi media, infatti, sarebbe una menzogna, propaganda contro gli ucraini fedeli a Kiev che si oppongono ai filorussi.
"Si tratta di una violazione flagrante dell'etica professionale. Una cosa del genere merita una inchiesta. La gente che fa queste cose sono pericolose per la società", si legge sul blog di Alexiei Navalini, il nemico numero uno di Putin e ora agli arresti domiciliari. 
Non è la prima volta che la tv pubblica russa trasmette notizie controverse o manipolate a fini di propaganda. La guerra in Ucraina tra filo-russi e filo-europei si combatte anche così. 

http://www.articolotre.com/2014/07/ucraina-un-bambino-di-tre-anni-e-stato-crocifisso-verita-o-ennesima-campagna-denigratoria-russa/

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