Emma si mette a nudo. O quasi
La cantante si svela in intimo e in questa intervista ci racconta che non ha imbarazzo a spogliarsi davanti all'obiettivo.
Vanity Fair
«Sloggi mi ha scelta perché sono una ragazza semplicissima, normale, giovane, senza misure da fotomodella. I clienti del brand si possono identificare in me. Se lo indossa Emma posso indossarlo anche io: vorrei che le ragazze pensassero questo. E che non fossero costrette a confrontarsi coi corpi perfetti delle top model che di solito pubblicizzano l'intimo»... Parola di Emma Marrone, testimonial d'eccezione per i 35 anni della griffe di intimo. Che, per l'occasione, rivela un aspetto seducente, forse inaspettato, ben raccontato dalle immagini della campagna stampa.
Immagino che sia soddisfatta del suo fisico...
«A trent'anni il fisico è la cosa che mi importa meno. Mi interessa molto di più la mia crescita e bellezza mentale. Detto questo... sì, anche senza essere una malata del corpo perfetto a tutti i costi devo ammettere che non mi trovo affatto male».
«A trent'anni il fisico è la cosa che mi importa meno. Mi interessa molto di più la mia crescita e bellezza mentale. Detto questo... sì, anche senza essere una malata del corpo perfetto a tutti i costi devo ammettere che non mi trovo affatto male».
Alle volte è stata 'accusata' di scarsa femminilità, forse perché la sua femminilità non è mai stata quella più 'convenzionale'. Questo sodalizio con sloggi vuole anche essere una risposta a questa critica e la dimnostrazione di quanto, invece, sia donna?
«Credo che l'invidia faccia parlare molto e a sproposito. Potrei anche dire: chiedetelo agli uomini con i quali ho avuto a che fare se difetto di femminilità... Per comodità non vado in giro con i tacchi a spillo, ma credo che la femminilità si debba dimostrare tra le mura della propria casa».
«Credo che l'invidia faccia parlare molto e a sproposito. Potrei anche dire: chiedetelo agli uomini con i quali ho avuto a che fare se difetto di femminilità... Per comodità non vado in giro con i tacchi a spillo, ma credo che la femminilità si debba dimostrare tra le mura della propria casa».
In questi anni si è saputa costruire un'immagine di artista pensante: spesso non si è risparmiata esternazioni e prese di posizione forse scomode, ma certamente sincere. Come convive questa immagine con quella, forse più superficiale, della 'bella ragazza in reggiseno e slip'?
«Credo di avere dato prova di avere una testa, in questi anni. A un certo punto arriva anche il momento di non doversi più sentire in obbligo di dimostrare di avere un cervello ad ogni occasione. Ho trent'anni, posso fare quello che mi piace fare e che mi sembra giusto fare, quando lo voglio fare. Il giudizio degli altri, che inevitabilmente arriva, va accettato per quello che è.».
L'intimo racchiude in sé anche il concetto di mistero: è ciò che non si vede e che a un certo punto può esere svelato. Quale è il suo mistero? C'è qualcosa che la gente ancora non conosce di lei?
«Ci sono cose mie che preferisco tenere per me: alcuni miei aspetti nascosti rimarranno sempre tali, e mi sembra giusto così».
«Credo di avere dato prova di avere una testa, in questi anni. A un certo punto arriva anche il momento di non doversi più sentire in obbligo di dimostrare di avere un cervello ad ogni occasione. Ho trent'anni, posso fare quello che mi piace fare e che mi sembra giusto fare, quando lo voglio fare. Il giudizio degli altri, che inevitabilmente arriva, va accettato per quello che è.».
L'intimo racchiude in sé anche il concetto di mistero: è ciò che non si vede e che a un certo punto può esere svelato. Quale è il suo mistero? C'è qualcosa che la gente ancora non conosce di lei?
«Ci sono cose mie che preferisco tenere per me: alcuni miei aspetti nascosti rimarranno sempre tali, e mi sembra giusto così».
All'intimo si associa anche il concetto di seduzione. Pensa che la lingerie sia uno strumento di seduzione?
«Sono convinta che gli uomini si stanchino presto di stare con le 'belle e basta'. Vanno presi mentalmente, questo è il segreto. Sono più tagliente col cervello che col corpo».
La lingerie, però, richiama anche le idee di pudore e di imbarazzo. Sono sensazioni che conosce?
«Per fare questa campagna assolutamente no: era un lavoro che ho fatto divertendomi. Però quando mi devo spogliare davanti a un uomo... beh, qualche imbarazzo viene».
«Sono convinta che gli uomini si stanchino presto di stare con le 'belle e basta'. Vanno presi mentalmente, questo è il segreto. Sono più tagliente col cervello che col corpo».
La lingerie, però, richiama anche le idee di pudore e di imbarazzo. Sono sensazioni che conosce?
«Per fare questa campagna assolutamente no: era un lavoro che ho fatto divertendomi. Però quando mi devo spogliare davanti a un uomo... beh, qualche imbarazzo viene».
C'è qualcos'altro che la imbarazza nella vita?
«L'ignoranza. Riconoscerla negli altri mette in imbarazzo anche me per loro».
Sta per affrontare l'Eurovision Song Contest e si presenta con un video, quello di La mia città, dove il suo look appare stravolto rispetto a quanto ci ha abituati... Come è nata la voglia di cambiare così radicalmente pelle?
«Non mi sono svegliata una mattina dicendo: adesso voglio fare la bomba sexy. È un cambio venuto con l'esperienza e la crescita interiore. Nulla di nato a tavolino per sorprendere. Mi sento più sicura di me stessa, mi piace l'idea di giocare con la creatività. E poi ho trovato un team di lavoro, quello di Nicolò Cerioni e Leandro Manuel Emede, meglio noti come Sugarkane, che mi ha messo nelle condizioni giuste per farlo».
«L'ignoranza. Riconoscerla negli altri mette in imbarazzo anche me per loro».
Sta per affrontare l'Eurovision Song Contest e si presenta con un video, quello di La mia città, dove il suo look appare stravolto rispetto a quanto ci ha abituati... Come è nata la voglia di cambiare così radicalmente pelle?
«Non mi sono svegliata una mattina dicendo: adesso voglio fare la bomba sexy. È un cambio venuto con l'esperienza e la crescita interiore. Nulla di nato a tavolino per sorprendere. Mi sento più sicura di me stessa, mi piace l'idea di giocare con la creatività. E poi ho trovato un team di lavoro, quello di Nicolò Cerioni e Leandro Manuel Emede, meglio noti come Sugarkane, che mi ha messo nelle condizioni giuste per farlo».
È pronta a sbancare in Europa?
«Vado per divertirmi, per vedere una città come Copenhagen che non conosco, per esibirmi su un palco diverso. Già questa è una grande opportunità».
«Vado per divertirmi, per vedere una città come Copenhagen che non conosco, per esibirmi su un palco diverso. Già questa è una grande opportunità».
L'Eurovision le regalerà un bagno di folla televisiva. Anche oggi ha incontrato i suoi fan, che erano moltissimi. Che rapporto ha con questo aspetto della popolarità?
«Sarebbe stato terribile arrivare qui e non trovare nessuno ad aspettarmi. Certo, soffro un po' di claustrofobia e cerco di combatterla con il mio lavoro. Oggi abbiamo fatto tre ore di foto con i fan. Stare con loro è bellissimo: ne hanno bisogno loro ma ne abbiamo bisogno anche noi».
«Sarebbe stato terribile arrivare qui e non trovare nessuno ad aspettarmi. Certo, soffro un po' di claustrofobia e cerco di combatterla con il mio lavoro. Oggi abbiamo fatto tre ore di foto con i fan. Stare con loro è bellissimo: ne hanno bisogno loro ma ne abbiamo bisogno anche noi».
A proposito di foto: come è messa a selfie?
«Benissimo! Mi diverto un sacco. Anche questo è un modo per dare a chi mi segue delle piccole parti di me. E anche per dimostrare che in fondo siamo persone normali, che si tingono i capelli, che si svegliano con la faccia gonfia, che hanno un filo di cellulite. Non sono un mito, né un idolo, né una star. Sono una ragazza che dorme col pigiamone. Mangio, vivo, mi godo la vita: non sono perfetta, ed è quello che voglio che la gente sappia di me. Voglio che le ragazze sappiano, tutte le ragazze, che sono belle anche con la smagliatura e con lo smalto delle unghie sbeccato».
E c'è un selfie che non si farebbe mai?
«Ne ho fatto anche uno seduta sul water. Bello, ma sul water. Più di così!».
«Benissimo! Mi diverto un sacco. Anche questo è un modo per dare a chi mi segue delle piccole parti di me. E anche per dimostrare che in fondo siamo persone normali, che si tingono i capelli, che si svegliano con la faccia gonfia, che hanno un filo di cellulite. Non sono un mito, né un idolo, né una star. Sono una ragazza che dorme col pigiamone. Mangio, vivo, mi godo la vita: non sono perfetta, ed è quello che voglio che la gente sappia di me. Voglio che le ragazze sappiano, tutte le ragazze, che sono belle anche con la smagliatura e con lo smalto delle unghie sbeccato».
E c'è un selfie che non si farebbe mai?
«Ne ho fatto anche uno seduta sul water. Bello, ma sul water. Più di così!».
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