Giulia innocenziChissà cosa si aspettava Giulia Innocenzi, la giornalista di Santoro portata ad Anno Zero e Servizio Pubblico per esperienza e meriti acquisiti, dopo aver scritto che gli elettori del Pdl “vanno a puttane”. Chissà se si aspettava di ricevere un premio e attestati di stima dopo aver pubblicato la geniale frase: “Di rientro da pedalata Riccione-Rimini dove ho contato una trentina di prostitute. Chissà quanti i clienti (magari molti elettori Pdl). Meglio legalizzare, riaprire le case chiuse e tirare su qualche miliardino di entrate fiscali. Ma la maggioranza dei politici – come la popolazione che rappresenta – è troppo ipocrita per approvare una misura del genere”, dimenticandosi forse di essere un personaggio pubblico e soprattutto che non era il caso di buttarla sulla caciara politica, almeno parlando di prostituzione e di clienti delle prostitute. Probabilmente si è pure dimenticata che tra gli elettori del Pdl rientra pure suo padre, come lei stessa ha dichiarato più volte.
Le reazioni al delirante post di Giulia Innocenzi sono state persino troppo blande: chi ha ipotizzato che la giornalista santorina fosse in “astinenza da telecamere”, ed è pure vero, chi invece come Mario Giordano su Libero ha preferito usare la mano pesante, come Giulia Innocenzi ha fatto contro gli elettori del Pdl.
Tanto è bastato per offendere la giovane fanciulla, che a scusarsi per la sua frase però non ci ha neppure pensato. Ha preferito, evidentemente, la strada dell’insensato vittimismo
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