domenica 10 marzo 2013

F35, il rapporto del Pentagono: "Facile da abbattere"



Di C.F. 

Il Pentagono aveva già stoppato i voli per i difetti strutturali del caccia, a rischio esplosione se colpito da un fulmine. I Paesi che avevano dato l'ok all'acquisto si ritirano uno ad uno (tranne l'Italia). Intanto il Dipartimento della Difesa Usa stila un rapporto che boccia senza appello gli F-35 della Lockheed Martin, considerati 'facili' da abbattere.


F35
(Foto: Reuters / )
F35, il rapporto del Pentagono


Lo scrive l'edizione online dello Spiegel, che cita un documento realizzato da Michael Gilmore, capo dipartimento della sezione del Pentagono che testa il nuovo 'materiale'. Il caccia viene considerato di "qualità inferiore" nel combattimento aereo rispetto ai modelli che l'hanno preceduto. "L'F-35 è progettato in modo che la vista dalla cabina di guida sia peggiore rispetto a F-16 o F-18" scrive lo Spiegel che cita alcune testimonianze di piloti Usa contenute nella relazione del Pentagono, i quali ritengono "impossibile" riuscire a vedere cosa accade dietro l'aereo in caso di combattimento. Un difetto evidenziato anche da altri top-gun: secondo le loro parole il "poggiatesta troppo grande" riduce la "vista posteriore". Difetti che rendono l'F-35 più facile da abbattere rispetto ai predecessori.
"Una vista migliore dalla cabina di guida non è incorporata nel design del F-35 - scrive Gilmore - La vista posteriore potrebbe rimanere un problema significativo per tutti i piloti di F-35". Non è l'unico problema riscontrato da Gilmore: si parla anche del display sul casco, che crea problemi di visibilità al pilota, del radar che "perde gli obiettivi" e si torna sul pericolo fulmini. Inoltre ci sono alcune manovre che il caccia non si può permettere di compiere: velocità superiori a Mach 0.9, voli notturni in caso di maltempo e il rifornimento in volo.
Più che un caccia "indispensabile", un giocattolo tanto costoso quanto pericoloso.


 http://it.ibtimes.com/articles/44487/20130309/caccia-f35-rapporto-pentagono-combattimento.htm#ixzz2N7TYkXHK

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