Il successo dei modelli di lusso sostiene le industrie italiane
Lamborghini Veneno
LaFerrari
McLaren P1
Bentley FlyingSpur
Rolls-Royce Wraith
McLaren P1
Bentley FlyingSpur
Rolls-Royce Wraith
(di Andrea Silvuni)
GINEVRA - Per restare fedeli alla storica funzione di 'cassaforte' del mondo, la Svizzera e' stata scelta quest'anno per far sfilare in occasione del Salone dell'Auto di Ginevra il 'top' della produzione europea nei segmenti delle supersportive e delle sedan di lusso. Oltre alle ultime arrivate tra le berline, coupe' e crossover di serie (come molti modelli svelati sotto i marchi Mercedes AMG, Bmw M e Audi RS) e delle GT ad alte prestazioni (Porsche 911 GT3, Aston Martin Vanquish, Jaguar XF, Alfa Romeo 4C e Maserati GranTurismo MC Stradale quattro posti) la vera novita' della manifestazione sono state le hypercar in serie limitata o limitatissima.
Nello stand della Ferrari, dopo un 'battage' avviato da mesi, e' stata svelata La Ferrari, cioe' il modello in serie limitata che prendera' il posto della Enzo nelle aspirazioni dei super-collezionisti. Un bellissimo bolide da 963 Cv (grazie alla sezione ibrida con Kers) e capace di prestazioni da primato, con lo 0-100 in meno di 3 secondi. Il tutto per 1 milione di euro piu' tasse. ''Della nuova LaFerrari - ha dichiarato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari - verranno prodotti solamente 499 esemplari, anche se abbiamo ricevuto da tutto il mondo piu' di 700 prenotazioni scritte. Pero' non potremmo accontentare tutti. LaFerrari e' un tributo ai nostri migliori collezionisti''.
La risposta della Lamborghini si chiama invece Veneno (come un toro del secolo scorso) e si spinge ancora oltre LaFerrari: 3 milioni di euro piu' tasse, per tre soli esemplari gia' venduti.
La potenza del motore aspirato e' di 750 Cv e il vantaggioso rapporto peso/potenza, oltre alle caratteristiche aerodinamiche, permettono super-performance, solo 2,8 per scattare da 0 a 100 km/h. ''Il processo di nascita delle nostre one off - ha detto Stephan Winkelmann ad ANSA - prevede lo sviluppo dell'idea in Lamborghini. Poi i disegni e un modellino in scala vengono mostrati ai potenziali clienti. Sono loro che devono accettare le nostre direttive, perche' anche le auto in serie limitata devono essere delle vere Lamborghini''. Un'attivita', quella delle serie speciali, che nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese occupa un nuovo reparto e che e' entrata stabilmente nei programmi e nei processi produttivi della Lamborghini. Il club delle auto 'milionarie' ha visto a Ginevra un terzo importante debutto, quello della McLaren P1, ispirata come LaFerrari dal mondo della Formula Uno. Anche questo bolide verra' fabbrica in serie limitata (375 esemplari) e permettera' ai fortunati acquirenti, in cambio di un bonifico di 1 milione di euro, di scattare, anche in questo caso con l'aiuto della sezione ibrida, da 0 a 200 km/h in 7 secondi. Megalistini anche le 'ammiraglie' che hanno tenuto banco a Ginevra, la Rolls-Royce Wraith (250mila euro) e la Bentley Flying Spur (attorno a 300mila euro)destinate come la maggior parte delle hypercar al mercato Usa, a quello cinese, a quello russo, al Medio Oriente e - caso raro in Europa - all'Inghilterra che continua ad acquistare auto di lusso.
''Purtroppo il mercato di fascia alta e' crollato in Italia - ha detto Winkelmann ad ANSA - come dimostrano le 2.000 supersportive vendute nel 2008 scese a 400 nel 2012. La diminuzione delle entrate fiscali generate dalla mancata Iva e' evidente. Bisognerebbe non demonizzare i modelli di lusso - ha ribadito il presidente di Lamborghini - perche', oltre a generare entrate fiscali, danno lustro al made in Italy e sostengono le attivita' di chi, come noi, e' impegnato in questo settore creando occupazione e nuovi investimenti. Proprio con le nostre supercar - ha concluso Winkelmann - in 10 anni abbiamo triplicato il numero dei dipendenti e da quando e' nata la Lamborghini la superficie dello stabilimento e' cresciuta di sei volte''.
Nello stand della Ferrari, dopo un 'battage' avviato da mesi, e' stata svelata La Ferrari, cioe' il modello in serie limitata che prendera' il posto della Enzo nelle aspirazioni dei super-collezionisti. Un bellissimo bolide da 963 Cv (grazie alla sezione ibrida con Kers) e capace di prestazioni da primato, con lo 0-100 in meno di 3 secondi. Il tutto per 1 milione di euro piu' tasse. ''Della nuova LaFerrari - ha dichiarato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari - verranno prodotti solamente 499 esemplari, anche se abbiamo ricevuto da tutto il mondo piu' di 700 prenotazioni scritte. Pero' non potremmo accontentare tutti. LaFerrari e' un tributo ai nostri migliori collezionisti''.
La risposta della Lamborghini si chiama invece Veneno (come un toro del secolo scorso) e si spinge ancora oltre LaFerrari: 3 milioni di euro piu' tasse, per tre soli esemplari gia' venduti.
La potenza del motore aspirato e' di 750 Cv e il vantaggioso rapporto peso/potenza, oltre alle caratteristiche aerodinamiche, permettono super-performance, solo 2,8 per scattare da 0 a 100 km/h. ''Il processo di nascita delle nostre one off - ha detto Stephan Winkelmann ad ANSA - prevede lo sviluppo dell'idea in Lamborghini. Poi i disegni e un modellino in scala vengono mostrati ai potenziali clienti. Sono loro che devono accettare le nostre direttive, perche' anche le auto in serie limitata devono essere delle vere Lamborghini''. Un'attivita', quella delle serie speciali, che nello stabilimento di Sant'Agata Bolognese occupa un nuovo reparto e che e' entrata stabilmente nei programmi e nei processi produttivi della Lamborghini. Il club delle auto 'milionarie' ha visto a Ginevra un terzo importante debutto, quello della McLaren P1, ispirata come LaFerrari dal mondo della Formula Uno. Anche questo bolide verra' fabbrica in serie limitata (375 esemplari) e permettera' ai fortunati acquirenti, in cambio di un bonifico di 1 milione di euro, di scattare, anche in questo caso con l'aiuto della sezione ibrida, da 0 a 200 km/h in 7 secondi. Megalistini anche le 'ammiraglie' che hanno tenuto banco a Ginevra, la Rolls-Royce Wraith (250mila euro) e la Bentley Flying Spur (attorno a 300mila euro)destinate come la maggior parte delle hypercar al mercato Usa, a quello cinese, a quello russo, al Medio Oriente e - caso raro in Europa - all'Inghilterra che continua ad acquistare auto di lusso.
''Purtroppo il mercato di fascia alta e' crollato in Italia - ha detto Winkelmann ad ANSA - come dimostrano le 2.000 supersportive vendute nel 2008 scese a 400 nel 2012. La diminuzione delle entrate fiscali generate dalla mancata Iva e' evidente. Bisognerebbe non demonizzare i modelli di lusso - ha ribadito il presidente di Lamborghini - perche', oltre a generare entrate fiscali, danno lustro al made in Italy e sostengono le attivita' di chi, come noi, e' impegnato in questo settore creando occupazione e nuovi investimenti. Proprio con le nostre supercar - ha concluso Winkelmann - in 10 anni abbiamo triplicato il numero dei dipendenti e da quando e' nata la Lamborghini la superficie dello stabilimento e' cresciuta di sei volte''.
(ANSA)
Nessun commento:
Posta un commento