Coupe' da 270 km/h battuta a maggio a Silverstone
ROMA - Dopo una sosta durata 14 anni, torna alla luce uno splendido esemplare di Maserati Ghibili. L'auto con numero di telaio AM1158586 e costruita nel 1968 e' infatti rimasta ferma in un capannone protetta da un semplice telo antipolvere dal 1999 ad oggi. Sara' messa all'asta durante un evento organizzato per il prossimo 17 maggio dalla Silverstone Auctions nell'omonimo circuito inglese. Per questo esemplare del modello che Nick Whale, direttore della Casa d'aste definisce '' una delle piu' belle Maserati mai costruite'' si partira' da una base di 16 mila sterline (19 mila euro circa) in funzione dell'oneroso lavoro di restauro di cui necessita, ma - una volta riportata alle condizioni originali - questa Ghibli tornera' ad essere la testimonianza di un importante momento nella storia dell'Azienda del Tridente.
Concepita come tipo 'AM 115' tra il 1965-1966 per sostituire la 5000 GT, la Ghibli - che prende il nome da un vento caldo che soffia in Libia - e' stata disegnata da Giorgetto Giugiaro che, in quel periodo, lavorava per Ghia. Realizzata sul telaio, accorciato, della Mexico, la Ghibli era una due posti molto 'filante' grazie anche alla linea bassa del tetto e a un design che lo stesso Giugiaro descriveva cosi' negli Anni '60: ''Uno straordinario cofano particolarmente lungo e piatto, una calandra a tutta larghezza, fari a scomparsa, un parabrezza fortemente angolato, ampie luci di posizione che terminavano in un segmento verticale e fiancate estremamente pulite nonostante la linea della vettura risultasse molto mossa. Il posteriore era piuttosto alto, per motivi sia aerodinamici che funzionali''.
Dotata di motore V8 di 4,7 litri di 330 Cv, la Ghibli poteva toccare i 270 km/h e accelerare da 0 a 100 in 6,8 secondi. La produzione venne avviata nel 1967 per cessare - dopo 1149 prodotti della coupe' e 125 della variante spider - nel 1973, quando venne sostituita dalla Khasmin. La denominazione Ghibli e' stata scelta da Maserati per la nuova berlina sportiva di segmento E, destinata ad affiancare la nuova Quattroporte e il suv Levante nel piano di espansione della Casa del Tridente.
Concepita come tipo 'AM 115' tra il 1965-1966 per sostituire la 5000 GT, la Ghibli - che prende il nome da un vento caldo che soffia in Libia - e' stata disegnata da Giorgetto Giugiaro che, in quel periodo, lavorava per Ghia. Realizzata sul telaio, accorciato, della Mexico, la Ghibli era una due posti molto 'filante' grazie anche alla linea bassa del tetto e a un design che lo stesso Giugiaro descriveva cosi' negli Anni '60: ''Uno straordinario cofano particolarmente lungo e piatto, una calandra a tutta larghezza, fari a scomparsa, un parabrezza fortemente angolato, ampie luci di posizione che terminavano in un segmento verticale e fiancate estremamente pulite nonostante la linea della vettura risultasse molto mossa. Il posteriore era piuttosto alto, per motivi sia aerodinamici che funzionali''.
Dotata di motore V8 di 4,7 litri di 330 Cv, la Ghibli poteva toccare i 270 km/h e accelerare da 0 a 100 in 6,8 secondi. La produzione venne avviata nel 1967 per cessare - dopo 1149 prodotti della coupe' e 125 della variante spider - nel 1973, quando venne sostituita dalla Khasmin. La denominazione Ghibli e' stata scelta da Maserati per la nuova berlina sportiva di segmento E, destinata ad affiancare la nuova Quattroporte e il suv Levante nel piano di espansione della Casa del Tridente.
(ANSA)
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