12 settembre 2012
di Oriental Review
Traduzione di Anticorpi.info
Il 17 Agosto le componenti della
band punk Pussy Riot sono state condannate a due anni di carcere dal
tribunale di Mosca. Ultimamente il destino di queste tre artiste russe
si è ritrovato al centro della attenzione mondiale.
Celebrità e istituzioni di ogni parte del mondo - da McCartney al Bundestag tedesco
- hanno richiesto il loro rilascio. Dozzine di giovani mascherate hanno
manifestato in luoghi pubblici per sostenere le Pussy Riot.
Molto
probabilmente gli isterismi intorno alla vicenda continueranno ad essere
alimentati per un pò. Nel frattempo nessuno si è dato pena di fare una
analisi sobria di questo episodio.
Per coloro i quali abbiano avuto la fortuna di non seguirla fin dall'inizio, andiamo a ripercorrere la cronologia della vicenda. Lo scorso febbraio un gruppo di ragazze e di loro supporter sono entrati nella Cattedrale di Cristo Salvatore, nel cuore di Mosca, si sono avvicinate all’altare e indossando mantelli e passamontagna hanno iniziato ad agitarsi gridando versi osceni e blasfemi. Per farla breve, hanno deciso di offendere i fedeli raccolti in preghiera.
Per coloro i quali abbiano avuto la fortuna di non seguirla fin dall'inizio, andiamo a ripercorrere la cronologia della vicenda. Lo scorso febbraio un gruppo di ragazze e di loro supporter sono entrati nella Cattedrale di Cristo Salvatore, nel cuore di Mosca, si sono avvicinate all’altare e indossando mantelli e passamontagna hanno iniziato ad agitarsi gridando versi osceni e blasfemi. Per farla breve, hanno deciso di offendere i fedeli raccolti in preghiera.
La performance è durata meno di un
minuto, con alcuni supporter che filmavano la azione sui telefoni
cellulari, ed altri che si davano da fare per respingere i tentativi
degli ecclesiastici di porre fine allo spettacolo. Più tardi, quel
giorno, un video-clip della ‘performance’ con sovrapposta una canzone
delle Pussy Riot, appariva su YouTube.
Resta opinabile se la decisione
di perseguire l'azione blasfema sia corretta. Avranno perso la libertà,
ma hanno ottenuto ciò che cercavano, cioè ‘fama’ mondiale.
Senza dubbio non si è trattato della singola azione spontanea posta in essere da un isolato gruppo di individui, ma di un episodio organico ad una campagna globale volta a demolire società e istituzioni tradizionali. Attuata dagli stessi potenti ambienti che hanno ispirato, per esempio, le caricature offensive del Profeta Maometto su un giornale danese nel 2005.
Senza dubbio non si è trattato della singola azione spontanea posta in essere da un isolato gruppo di individui, ma di un episodio organico ad una campagna globale volta a demolire società e istituzioni tradizionali. Attuata dagli stessi potenti ambienti che hanno ispirato, per esempio, le caricature offensive del Profeta Maometto su un giornale danese nel 2005.
La macchina mondiale del lavaggio del cervello mediatico ha trasformato un misero incidente a Mosca in uno scandalo globale.
Le tre, già note in Russia per un atto di sesso di gruppo in pubblico
con i loro partner nel Museo Zoologico di Mosca, nel 2008 (quelli non
troppo esigenti possono vedere una foto di quell’orgia qui), sono state scelte come simbolo della ‘protesta civile’ e dello 'abuso di potere’! Agli
occhi dei russi, quella delle Pussy Riot è stata una azione ridicola e
grottesca. Tuttavia per i cosmopoliti post-moderni, occupati a plasmare
la futura società globale, le cose non stanno in questi termini.
Non è più un segreto che l’avanguardismo sia diventato popolare in Occidente negli anni ’50-’60, grazie al sostegno della CIA, e che sia stato strumentalizzato dagli Stati Uniti come potente arma ideologica. Donald Jameson, ex funzionario CIA, ha confessato a The Independent nel 1995:
“Mi piacerebbe poter dire che la CIA abbia inventato l’Espressionismo Astratto solo per il divertimento di vedere cosa l'indomani sarebbe successo a New York e a Soho. Ma l’espressionismo astratto era il tipo di arte che agli occhi degli addetti ai lavori avrebbe reso il realismo socialista ancora più stilizzato, rigido e limitato di quanto già fosse."
“Mi piacerebbe poter dire che la CIA abbia inventato l’Espressionismo Astratto solo per il divertimento di vedere cosa l'indomani sarebbe successo a New York e a Soho. Ma l’espressionismo astratto era il tipo di arte che agli occhi degli addetti ai lavori avrebbe reso il realismo socialista ancora più stilizzato, rigido e limitato di quanto già fosse."
Nelson Rockefeller (1908-1979), assistente del Presidente degli Stati Uniti per la guerra psicologica e direttore del New York Museum of Modern Art negli anni ’50, comprese chiaramente come l’arte moderna non fosse solo un business, ma anche un potente strumento di indirizzamento della coscienza umana verso una direzione prestabilita. Inoltre, nel Consiglio di fondazione del museo sedevano alti ufficiali della CIA come William Paley (un caro amico di Allen Dulles) e Henry Luce (creatore dell’impero mediatico Time/Life).
Non
c’è da stupirsi dunque che con simili patrocini l’Arte Moderna
(naturalmente insieme alle pressioni di grandi sponsor) abbia ben presto
portato alcuni frutti maleodoranti. Nel 1961 lo scultore italiano Pietro Manzoni scioccò il pubblico con un nuovo capolavoro, chiamato Merda d’Artista.
Spiegò l’idea in questo modo: “Se un collezionista vuole ottenere
qualcosa in cui l’artista ha messo tutto se stesso, dategli la sua
merda, che è intima al 100%." Così fece inscatolare i propri stessi
escrementi in lattine etichettate come ‘Merda d’Artista’ in italiano,
inglese, tedesco e francese. Produsse 90 lattine autografate prima che
un infarto al miocardio lo uccidesse due anni dopo.
La realtà allucinante è che usò per vendere queste lattine da 30 grammi la stessa misura dell’oro. Nel 2000. la Tate Gallery di Londra comprò la lattina N° 4 per £ 22.300, e nel 2007 un altro di questi capolavori è stato venduto da Sotheby per 124.000 euro!
In effetti, l’arte
contemporanea non è tanto arte, quanto la personificazione di una
ideologia politica. Il suo valore è proporzionale alla misura in cui
tale ideologia è stata propagata. Dagli anni ’50 il degrado culturale globale è stato uno dei progetti più riccamente pagati in occidente. Semi
che sono stati coltivati anche in Russia fino allo show delle Pussy
Riot. L’oltraggiata reazione pubblica della 'arte occidentale moderna'
rispetto al caso Pussy Riot era prevedibile. Tuttavia sarebbe
auspicabile che la reazione delle istituzioni di fronte a simili episodi
possa essere più intelligente la prossima volta.
Per illustrare la reazione del
pubblico russo alla provocazione delle Pussy, postiamo un frammento
della lettera aperta a Sir Paul McCartney scritta da un sacerdote russo.
(Che ha risposto al recente toccante messaggio della star inglese a
sostegno delle ‘rivoltose’).
alcuni
mesi fa la Russia è stata vittima di un atto malvagio. Perlomeno i
credenti russi hanno percepito l'evento in questi termini. Nella chiesa
costruita in onore della liberazione dalla invasione napoleonica, che
per noi rappresenta il più importante santuario nazionale, quattro
ragazze davanti allo altare del giuramento hanno iniziato a cantare
canzoni sacrileghe e offensive verso il Patriarca, nostro leader
spirituale e uomo d’onore. Tutto ciò è stato filmato e diffuso nel
mondo. Inutile dire quale shock e insulto nella anima sia stato inflitto
a tutti noi religiosi ortodossi russi.
"Diverse settimane prima di
questo evento le Pussy Riot avevano cercato di fare qualcosa di simile
in un’altra chiesa di Mosca. E' stato loro chiesto con gentilezza di
andarsene rinunciando a dare un simile spettacolo pubblico. Hanno
condotto una azione simile nella Piazza Rossa, e ancora l'azione è
rimasta senza conseguenze. Alla fine, prima della 'azione' nella Chiesa
di Cristo Salvatore, le Pussy Riot hanno ripreso ed eseguito un atto di
sesso di gruppo con i loro partner presso il Museo zoologico di Stato,
in pieno giorno e in presenza di visitatori, compresi bambini. Video e
foto sono stati diffusi su Internet e mostrati sui canali televisivi
centrali russi.
"Sir Paul, vorrei chiederti se consideri queste azioni normali.
Cosa potrebbe accadere in futuro, se questi cosiddetti artisti punk,
che in realtà non hanno nulla a che vedere né con il movimento punk, né
con la musica rock, non saranno fermati? Certo, i tempi stanno cambiando
e nel 'mondo civilizzato' condotte del genere sono probabilmente
considerate normali, ma non riesco a immaginare che i musicisti
del gruppo dei Beatles, anche con la loro non conformità, avrebbero
consentito qualcosa di simile in presenza di bambini in un museo.
Esistono
norme di morale, decenza, etica, bene e male, non necessariamente
connesse a questa o quella religione, che nessuno può trascurare. Perché
se la gente oltrepassa questi limiti perde il carattere di Homo Sapiens
e regredisce al rango di bestia.
"Caro Sir Paul, sono sicuro che
tu e altri musicisti famosi siate stati indotti in errore ed avete
parlato in favore delle Pussy Riot senza conoscere tali dettagli. E'
proprio per questo che ho inteso farti conoscere la posizione dei
credenti russi. Nella tua lettera indirizzata alle Pussy Riot inneggi
alla libertà d’arte e l’auto-espressione. Nessuno vi è contrario. Tutto,
la libertà, l’arte e la libera espressione, sono diritti elementari che
Dio ha conceso ad ogni uomo. Come Nostro Signore Gesù Cristo ci
insegna, Conoscerete la verità, e la Verità vi renderà liberi (Il
Vangelo secondo Giovanni, cap. 8 par. 32). Il cristianesimo è la
religione delle persone amanti della libertà e del libero pensiero. E
nella Russia di oggi il nostro desiderio di essere liberi è moltiplicato
dalla esperienza di vita vissuta nello stato totalitario comunista.
"Sir Paul, ricorda che la Chiesa
ortodossa russa non ha preteso la punizione delle Pussy Riot: il
procedimento giudiziario ha avuto luogo su petizione di privati che sono
stati profondamente offesi dal loro gesto. E capisco queste persone.
Quando le Pussy Riot bestemmiano in strada è un loro affare privato.
Molte persone fanno lo stesso. Ma se irrompono nella nostra chiesa
disturbando la gente che prega, insultando il nostro Dio, la nostra
fede, il nostro patriarca, offendono personalmente ognuno di noi.
"Ti prego Sir Paul, di dirmi
quale potrebbe essere la tua reazione se qualcuno durante un tuo
concerto irrompesse sul palco e iniziasse a rompere i tuoi strumenti,
ostacolare la tua esibizione, per poi prendere il microfono e con
parolacce offendere tutto ciò che ti è caro e sacro, ad esempio tua
moglie, i tuoi genitori, la tua arte, i tuoi valori morali. La
definiresti auto-espressione e libertà di arte o la considereresti una
condotta distorta? E che cosa faresti in una situazione del genere?
Penso che da uomo in possesso di dignità, non attenderesti nemmeno
l'intervento delle autorità, e reagiresti in prima persona.
"Probabilmente la condanna delle Pussy Riot è stata troppo severa. Ma è stata emessa da organi giudiziari. Oltre a volere il bene di queste giovani donne, ti prego di capire anche noi credenti ortodossi. A nessuno si vuole fare del male, o dare il carcere, ma allo stesso tempo desideriamo che i nostri santuari, per i quali i nostri padri e nonni hanno versato il sangue, e non in un così lontano passato, non siano sottoposti a simili umiliazioni. Non siamo stati noi ad arrestare i membri del gruppo Pussy Riot, ma sono loro che sono entrati nella nostra chiesa e insultato profondamente le persone presenti, e migliaia di utenti di Internet che hanno visto il video. Ci hanno scherniti davanti all’altare di Dio. Noi non desideriamo che queste donne ignoranti e disturbate passino molto tempo in carcere, ma solo che cose del genere non si ripetano in altre nostre chiese.
Con tutto il rispetto,
Igumeno Sergej (Ribko), Rettore della Chiesa dello Spirito Santo di Mosca, negli anni ’70 batterista di un gruppo rock e membro del movimento hippy.“
In realtà crediamo che Sir Paul
ed altre pop-star internazionali abbiano espresso sostegno a questa
gente ridicola perché male informati. In caso contrario non si spiega
come Anthony Kiedis dei Red Hot Chili Peppers possa essere
solidale con un gruppo ‘porno-punk’ che non sa suonare, cantare o
ballare, e non c’è speranza che mai acquisirà tali abilità. Se avesse
ascoltato la loro ‘musica’, avrebbe chiesto la pena capitale. Egli
e gli altri hanno solo concluso che ‘Putin opprime un gruppo femminista
che ha bisogno di aiuto.' Chi l’ha detto? Alcuni tizi sono soliti
travalicare le attività musicali. Ogni produttore intelligente sa bene
che deve fare attenzione con tizi di questo genere, se non vuole avere
problemi con la polizia; sono tizi cronicamente drogati, ubriachi, che
distruggono auto e stanze di hotel, e che capita che abbiano rapporti
sessuali con minorenni.
Queste pop star sono a
conoscenza del fatto che in Russia stanno perdendo popolarità,
sostenendo le ragioni delle Pussy Riot? Probabilmente no. Che un tale degrado della consapevolezza in realtà non è che il prodotto di una ben pagata campagna mediatica internazionale? Improbabile. Il prezzo della merda in lattina è soltanto diventato più caro. I burattinai dell’arte moderna e del terrorismo culturale continuano a svolgere la loro missione.
Articolo pubblicato sul sito Oriental Review
Link diretto:
http://orientalreview.org/2012/08/22/on-pussy-riot-cia-and-cultural-terrorism/
Link diretto:
http://orientalreview.org/2012/08/22/on-pussy-riot-cia-and-cultural-terrorism/
Un ringraziamento all'amico Barbino per la segnalazione.
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http://www.tzetze.it/2012/09/pussy-riot-cia-e-terrorismo-culturale.html
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