martedì 19 marzo 2024

OSCAR DERTYCIA

 



"E quell'anno cos'è successo?" "E' successo che ho perso i capelli" "...tutti?" "Tutti." "Stress?" "Stress." Si passò una mano sulla testa, massaggiò: come se fosse una vecchia lampada, ma Aladino non si fece vedere. Buttò giù un bicchiere di chica, "la birra degli dei" aveva detto il barista, si guardò attorno con la serenità di chi ha passato il peggio, fece un cenno all'amico che cazzeggiava con lui, si alzò e si lasciò alle spalle la splendida Plaza de Armas, a Trujillo, in Perù. I peruviani la chiamano la città dell'eterna primavera e lui era qui per quello, a quasi 40 anni, per vivere un'altra primavera con la squadra dello Sport Coopsol de Trujillo. "Ma a Firenze come ti sei trovato?" "Mmm..." Fiorentina, stagione 1989/90. I conti Pontello acquistano il centravanti argentino Oscar Alberto Dertycia. Ha 24 anni, gioca nell'Argentinos Juniors, ha fatto 22 gol, è un attaccante emergente: forte, rapido, sveglio in area. E' l'ultima stagione di Baggio alla Viola: poi sarebbero arrivati i Mondiali '90, poi la Juve, poi altra storia. Baggio doveva fare gli assist, Dertycia i gol. Baggio fece gli assist, ma Dertycia non fece i gol. A dire il vero ne fece due, in un 5-1 contro l'Ascoli. Però s'infortunò gravemente e fu sin troppo facile prenderlo come un segnale. Da allora s'intristì e l'ansia lo divorò. Perse i capelli, lui che avrebbe potuto fare da testimonial per uno shampoo. Prima poco alla volta, poi tutti. Si fece visitare, ma tutti gli dissero che era alopecia nervosa. Colpa dello stress. Colpa di un'infortunio. Colpa di una stagione sbagliata. "E poi cosa è successo?" chiese l'amico. "E' successo che son venuto via dall'Italia" rispose Oscar Alberto Dertycia, che perse tutti i capelli ed un'occasione, una sola.

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