Questo è il modo in cui i calciatori iraniani si sono mostrati durante l’inno del loro Paese prima dell’amichevole col Senegal.
Giaccone nero indosso, a coprire la maglia e i colori della Nazionale, per manifestare la loro vicinanza alle donne iraniane che in questi giorni stanno combattendo, e morendo, per Mahsa Amini. per la loro libertà, per i loro diritti.
Un gesto simbolico potente e coraggioso che rompe la retorica del regime, dimostrando che quelle donne non marciano da sole.
Un atto dimostrativo sintetizzato perfettamente dalle parole di Sardar Azmoun, considerato il Messi iraniano.
“Non posso più tacere. La punizione può essere che mi escludano dalla squadra, ma è un piccolo prezzo da pagare, un sacrificio che farei anche per una sola ciocca di capelli di una donna iraniana. Vergognatevi per la facilità con cui uccidete le persone. Lunga vita alle donne iraniane".
Lorenzo Tosa
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