Il ragazzo nella foto si chiama Kamran Manafly, ha 28 anni, è un giovane professore di geografia come tanti, in tutto il mondo.
Solo che Kamran vive e lavora Mosca, dove se vuoi insegnare devi piegarti al regime.
Lui non lo ha fatto. Non si è piegato. E, per questo, è stato richiamato all’ordine, licenziato, persino aggredito.
La sua “colpa”?
Aver raccontato ai propri studenti la verità sulla guerra in Ucraina, in modo obiettivo. E poi questa foto su Instagram che lo ritraeva a una manifestazione contro la guerra con parole contro la propaganda di governo.
La preside lo ha censurato, denunciato. E ora il professore rischia anche un processo per “tradimento della patria”, come prevedono le nuove leggi di Putin. Al punto da costringerlo a fuggire dal suo Paese.
Un professore costretto a emigrare solo per aver invocato la pace e fatto il suo mestiere.
Se volete un’idea precisa di cos’è una dittatura, provate a chiederlo a lui, provate a chiederlo a questo giovane uomo coraggioso e dalla schiena dritta. E non scordiamocelo mai.
Lorenzo Tosa
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