Nel bel mezzo di una puntata de “L’Eredità”, pochi minuti prima del Tg1, Flavio Insinna ha preso la parola per dire una cosa giusta, importante.
“Risparmio? Per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare e con quei soldi andrebbero costruiti scuole, ospedali, case. Mi taccio…” ha detto, criticando apertamente la posizione del governo.
Perché un conto è il (sacrosanto) sostegno a un popolo invaso, un altro è utilizzare una tragedia per giustificare il riarmo indiscriminato di un Paese.
Ci vuole coraggio e schiena dritta per pronunciare queste parole oggi, sul servizio pubblico, controvento e controcorrente.
Non è la prima volta che Flavio Insinna lo dimostra. E di sicuro non sarà l’ultima.
Lorenzo Tosa
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