“Andrea è il barbiere compagno di Montesacro. Lo è da una vita, lo erano suo padre e suo zio, vecchi militanti del PCI. Organizza cineforum, mostre, eventi gratuiti aperti al quartiere. Andrea è anche un formatore, ha insegnato a generazioni di ragazze e ragazzi a tenere in mano pettine e forbici, ad affrontare le difficoltà della vita.
La sua collaboratrice è una russa di #Odessa. #Putin infatti non sta bombardando soltanto gli ucraini, ma anche le decine di migliaia di suoi connazionali che vivono nel paese.
E. , il bambino di 8 anni che vedete nella foto, è scappato con tutta la famiglia ed è venuto a stare qui dalla zia. Quando sono partiti erano in 26 in un vecchio pulmino Ford da 11 posti, che alla fine si è rotto. Hanno fatto 12 chilometri a piedi sotto la neve per arrivare in #Moldavia.
Oggi sono qui a #Roma, e Andrea fra un cliente e l’altro insegna ai più piccoli l’alfabeto italiano, i nomi delle cose, i numeri e come salutare.
I clienti che entrano salutano, sorridono, chiedono se c’è bisogno di una mano. Io sono seduto qui a farmi tagliare i capelli e mi sento un microbo di fronte a questo piccolo gigante e ai suoi fratellini.
Buona fortuna a te, e all’altro milione di bambini che in sei giorni ha lasciato tutto per scappare da una guerra folle.
Vi auguriamo il meglio, e lo meritate davvero”.
Enrico Sitta
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