"Nesta si è infortunato subito, contro la Repubblica
Ceca nel girone eliminatorio. Quanti pianti, quante tensioni, era mezzo esaurito e si rifiutava di parlare con chiunque, a parte me.
Lippi ogni tanto ci lasciava la serata libera, lo portavamo fuori a cena, tentavamo in tutti i modi di farlo distrarre, eppure lui continuava a ripetere una frase: "Non mi sento parte di questa squadra, mi
faccio sempre male".
Una volta dovevamo tornare in macchina da Düsseldorf, guidava lui (c'era anche Barzagli).
In autostrada prima io e poi Daniele (De Rossi ndr.), dal nulla, abbiamo urlato lastessa cosa:
"Stai sbagliando strada, devi uscire qui, ad Ausfahrt".
"Ma..."
"Ma cosa? Esci Sandrino. Esci."
"Siete sicuri?"
"Certo che lo siamo. Esci, esci subito, sennò torniamo in ritardo e ci tocca pagare una multa."
Con una mossa spericolata, tipo passando da cento all'ora a zero in cinque secondi, ha seguito le nostre indicazioni. Ovviamente ci siamo ritrovati in un posto spettrale, senza luci, con campi tutto intorno. Ci eravamo persi.
Io e Daniele ridevamo, Nesta si preoccupava:
"Ma cosa cazzo c'avrete mai da ridere, e adesso come torniamo indietro?".
"Sandrino..."
"Porca puttana, già leggo sui giornali tutti i giorni che perdo i pezzi, ora scriveranno anche che sono il primo
calciatore italiano disperso nella storia del Mondiale."
"Sandrino..."
"Aò, ma 'ndo cazzo siamo finiti?"
"Sandrino..."
"Ma la smettete di ridere? Cosa volete?"
"Sandrino, ausfahrt in tedesco vuol dire uscita..."
Non ci ha menati altrimenti si sarebbe fatto male anche al braccio, ma la voglia c'era. Però avevamo raggiunto lo scopo, per qualche ora si era divertito.
Poi, a pochi giorni prima della semifinale contro la Germania, Sandrino ha sostenuto un provino per capire quali fossero le sue condizioni: se fosse realmente guarito, esisteva la possibilità concreta che potesse tornare in campo.
A un certo punto ha alzato la gamba e ha avuto subito la sensazione netta, terribile, di essersi procurato uno stiramento. Si è sentito morire lui, ma non stavamo tanto meglio noi.
Davanti a Lippi e al resto della squadra si è trattenuto, in camera no: tante lacrime così, tutte insieme, forse non le aveva mai piante nessuno.
Non voleva farsi vedere in quello stato, e conoscendolo credo abbia sostenuto uno sforzo sovrumano per evitare quel crollo in pubblico, però quando un sogno se ne va, davvero, non esistono contromosse.
Incassi il pugno e ne paghi le conseguenze, fisiche certo, ma soprattutto psicologiche".
Buon compleanno Alessandro Nesta... per noi sei un grande campione del mondo! ❤
Fonte: Andrea Pirlo - Penso quindi gioco.
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