domenica 3 agosto 2014

1. RENZI-RECORD: È IL PRIMO PREMIER PD SENZA NEANCHE UN MEMBRO DEL CDA RAI IN QUOTA! - 2. DOPO COLOMBO, ANCHE LA TOBAGI APPOGGIA LA BATTAGLIA ANTI-RIFORME DEL “FATTO” - 3. E SUBITO ARRIVA IL CARTELLINO ROSSO DELL’EPURAZIONE DELLA RENZIANA LORENZA BONACCORSI: “GUBITOSI RIVOLUZIONA I TG, SI PARLA DI CENTO MILIONI DI TAGLI, MA LA GIORNALISTA TOBAGI SI OCCUPA DI LEGGE ELETTORALE… CHE CI STA A FARE NEL CONSIGLIO?” - 4. IL CARROZZONE DEI TG RAI DA 1.500 GIORNALISTI COSTA MEZZO MILIARDO DI EURO! - 5. IL PIANO SEGRETO DI GUBITOSI: UNIFICARE TUTTE LE TESTATE IN UNA REDAZIONE UNICA, “RAI INFORMAZIONE”. RUOLO CENTRALE PER RAI NEWS 24 DELLA FAVORITA MONICA MAGGIONI - 6. ADDIO ALL’ESERCITO DI DIRETTORI, VICE E CAPIREDATTORI CHE PASCOLA A SAXA RUBRA



1. “UNA SOLA TESTATA PER TUTTE LE NEWS”. TAGLI DI 100 MILIONI NEL PIANO GUBITOSI
Luigi GubitosiLUIGI GUBITOSI
 Aldo Fontanarosa per “La Repubblica”

Mettere un solo uomo (o una sola donna) al comando dell’intera informazione della tv pubblica. Un supervisore editoriale che tiri i fili dispersi e si prenda ogni responsabilità. Quest’assetto è la regola in altri Paesi forse più evoluti, a cominciare dal Regno Unito, ma ora è possibile anche nell’Italia dei tanti partiti e delle mille correnti, dei Guelfi contro i Ghibellini, delle lobby che si scontrano per dividersi il potere.

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI
Ne è convinto il direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, che propone questa soluzione unitaria nel suo piano di riforma dell’informazione della tv di Stato. Piano a questo punto (quasi) rivoluzionario, almeno nelle intenzioni. Siamo a pagina 65 del progetto. Ed è qui che il direttore generale suggerisce la riduzione delle testate giornalistiche televisive dalle attuali sette a due sole: Rai Sport per i notiziari sportivi, e poi Rai Informazione.
premio biagio agnes greco gubitosiPREMIO BIAGIO AGNES GRECO GUBITOSI

Quindi arriva il chiarimento: «Rai Informazione è la testata responsabile per la realizzazione dei servizi per tutti i canali tv e il web del nostro gruppo». Una sola testata per tutti i canali; una cosa mai vista, almeno dalle nostre parti. Il piano spiega, prudente, che questo è il modello cui «tendere». Uno scenario di prospettiva. Eppure la soluzione unica esiste.

È scritta nero su bianco ed è anche rappresentata graficamente nel piano Gubitosi (così come Repubblica mostra in questa pagina). Il progetto di riforma dà anche un’idea dei risparmi che le reti di Stato otterranno da una simile riorganizzazione. Al momento, le tante testate e i telegiornali pesano sul bilancio Rai per la bellezza di mezzo miliardo l’anno. Cinquecentouno milioni per la precisione «tra costi esterni e costi interni di produzione e testata ». Nel nuovo assetto, il «mondo news» (la de- finizione è di Gubitosi) costerà il 20% in meno, mostra l’istogramma di pagina 95. Fanno circa 100 milioni.
monica maggioni intervista bashar al assadMONICA MAGGIONI INTERVISTA BASHAR AL ASSAD

Arrivare a una simile svolta editoriale ed economica non sarà una passeggiata. La prima tappa sarà eliminare alcune edizioni dei telegiornali. Che sono troppe se «il 70% delle ore di programmazione vengono coperte da almeno un notiziario o da una rubrica di informazione». Su RaiUno, RaiDue e RaiTre saranno mantenute solo «le edizioni principali dei tg» e proprio la prima rete pagherà il prezzo più alto. Oggi offre 4 edizioni lunghe (tutte salve) e 8 brevi (invece da ridimensionare). Nessun canale europeo propone 12 notiziari al giorno.

Bianca Berlinguer e Mario OrfeoBIANCA BERLINGUER E MARIO ORFEO
La seconda tappa sarà creare due Newsroom. La prima - cosa ormai nota - unirà le redazioni di Tg1, Tg2 e Rai Parlamento. Insieme produrranno un nuovo canale di informazione sulle istituzioni «anche europee». Tutti i marchi storici saranno salvati (a partire da Tg1 e Tg2) mentre le forze giornalistiche sottostanti verranno unificate. La seconda Newsroom salderà invece il Tg3 di Bianca Berlinguer, Rai News 24 di Monica Maggioni e l’informazione regionale della TgR.
yteo44 maggioni m federici mar rebecchiniYTEO44 MAGGIONI M FEDERICI MAR REBECCHINI

Il piano specifica anche quale ruolo sarà chiamato a ricoprire il canale all news della Maggioni. Che produrrà tutte le edizioni straordinarie per RaiUno, RaiDue e RaiTre (in caso di fatti imprevisti) e tutte le «edizioni flash per i canali generalisti e specializzati ». Invece le redazioni della TgR funzioneranno da «uffici di corrispondenza locali» e, in questa veste, forniranno servizi anche al Tg1 e al Tg2 (che sono nella prima Newsroom).

Fino al 2017, la prima e la seconda Newsroom conserveranno il rango di testata giornalistica. Poi, a partire dal 2018, anche loro dovranno scucirsi questi gradi dall’uniforme e lasciare il posto alla redazione unica che il progetto di riforma – come detto – ribattezza Rai Informazione.
BIANCA BERLINGUERBIANCA BERLINGUER

Ma l’ultimo salto sarà possibile a certe condizioni, avverte il piano. È necessario che i cronisti della tv di Stato siano formati a un nuovo modo di lavorare, integrato e «multimediale ». E che la sede di Saxa Rubra a Roma – dove oggi le redazioni sono frammentate, come «polverizzate» - offra loro un tetto comune dove operare.

2. IL PD ATTACCA FICO (5STELLE): “LA VIGILANZA VA IN VACANZA RESTERÀ CHIUSA PER DUE MESI”
pimby06 barbara carfagna monica maggioniPIMBY06 BARBARA CARFAGNA MONICA MAGGIONI

«E’ inaccettabile che il presidente Roberto Fico continui a tenere chiusa la commissione di Vigilanza due mesi per ferie, alla luce delle importanti novità annunciate in questi giorni dal dg Rai Luigi Gubitosi sull’informazione del servizio pubblico. Fico cerchi una finestra temporale compatibile con i lavori del Senato, per far presentare subito il piano news in commissione».

La richiesta porta la firma di Michele Anzaldi, deputato del Pd. «La riorganizzazione dell’informazione impegna circa 1.500 giornalisti e centinaia di milioni di euro che derivano dal canone pagato dai contribuenti. Di fronte ad una rivoluzione del genere, è singolare che la commissione di Vigilanza decida di rinviare tutto a settembre, quando gli utenti si saranno già fatti un’idea grazie ai giornali e non grazie all’organo istituzionalmente preposto».
LA DOPPIA STRETTA DI MANO TRA GHERARDO COLOMBO E LUISA TODINI BENEDETTA TOBAGI E ANTONIO PILATILA DOPPIA STRETTA DI MANO TRA GHERARDO COLOMBO E LUISA TODINI BENEDETTA TOBAGI E ANTONIO PILATI

3. DOPO COLOMBO, ANCHE TOBAGI SI SCHIERA CONTRO RENZI E APPOGGIA LA BATTAGLIA ANTI-RIFORME DEL “FATTO QUOTIDIANO”

Avevo delle riserve a causa del toni in cui l’appello del Fatto quotidiano è formulato, tuttavia ho deciso di aderire perché condivido la profonda preoccupazione per i problemi che solleva. Firmo perché materie delicate come le modifiche costituzionali e la riforma della legge elettorale dovrebbero essere affrontate a partire da un confronto pubblico, aperto, approfondito, inclusivo, non sulla base di accordi riservati presi nelle segrete stanze, come il Patto del Nazareno. Le riforme su cui il governo sta forzando la mano configurano un sistema in cui sono ulteriormente contratti gli spazi di rappresentanza dei cittadini. Mi preoccupa, infine, l’aggressività dei toni con cui vengono denigrate o liquidate le posizioni di chi esprime pubblicamente il proprio dissenso. 
Ilda Boccassini e Gherardo ColomboILDA BOCCASSINI E GHERARDO COLOMBO
Benedetta Tobagi (giornalista e componente del Cda Rai) 

4. RAI: BONACCORSI (PD), RIVOLUZIONE NEI TG MA TOBAGI PENSA A L.ELETTORALE
 (Adnkronos) - "Il direttore generale della Rai propone quella che sembra una vera e propria rivoluzione nei telegiornali e nell'informazione della Rai, ma la consigliera d'amministrazione Benedetta Tobagi, tra l'altro ex giornalista Rai, preferisce occuparsi di tutt'altro: legge elettorale, riforme e Patto del Nazareno. Un atteggiamento stupefacente". E' quanto dichiara la deputata del Partito democratico e componente della commissione di Vigilanza Rai, Lorenza Bonaccorsi.
Benedetta Tobagi e Roberto SavianoBENEDETTA TOBAGI E ROBERTO SAVIANO

"Tobagi, in un intervento sul 'Fatto quotidiano' – spiega Bonaccorsi - aderisce all'appello contro le riforme che chiudono la stagione del bicameralismo perfetto. La consigliera trova il tempo per attaccare la maggioranza di governo, ma non dice neanche una parola sulla svolta epocale che i vertici Rai si apprestano a imprimere all'informazione del servizio pubblico: si parla di una testata unica, possibili risparmi per cento milioni, semplificazione delle procedure di produzione, tagli a spese inutili. Nessun intervento pubblico di Tobagi su questo".
lorenza bonaccorsiLORENZA BONACCORSI

"In attesa che il piano di Gubitosi - aggiunge Bonaccorsi - venga spiegato al più presto in commissione di Vigilanza, dalla consigliera espressione della società civile sarebbe stato lecito attendersi maggiore trasparenza e attenzione a informare gli utenti su quanto sta accadendo all'interno della Rai. Altro che aderire a campagne politiche di parte, che nulla hanno a che vedere con il ruolo che le è stato affidato dal parlamento".
Benedetta TobagiBENEDETTA TOBAGI

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