Corpo di un uomo sciolto nell'acido trovato nella provincia di Pistoia
I resti del corpo di un uomo, parzialmente sciolti nell'acido ed in avanzato stato di decomposizione, sono stati ritrovati in un bidone all' interno di un capannone nel comune di Serravalle Pistoiese. Il bidone era nascosto in un'intercapedine situata a circa due metri di altezza tra le due canne fumarie di un forno di verniciatura e non visibile dall'esterno.
Il capannone, di cui la polizia conosce la proprietà, è attualmente affittato a terze persone che, nell'effettuare alcuni lavori di manutenzione, hanno notato il fusto che emanava odore di materiale organico ed hanno segnalato la cosa alle forze dell' ordine. I resti sono stati fatti rimuovere e posti a disposizione dell'autorità giudiziaria per identificare il cadavere e stabilire le circostanze della morte.
I resti umani potrebbero appartenere a Rosario Orefice, il 38enne scomparso senza lasciare traccia il 30 aprile 2010, nel comune di Serravalle Pistoiese. L'ipotesi, tuttavia, al momento, non è confermata dalla polizia. Del caso della scomparsa si occupò anche la trasmissione 'Chi l'ha visto?'. Il capannone dove il corpo è stato ritrovato risulta di proprietà del fratello di Rosario, Luigi Orefice, 45 anni, rinviato a giudizio per l'omicidio e la soppressione del cadavere del fratello.
«Il mio cliente è molto provato da questa cosa, alla quale però si ritiene estraneo e continua a proclamarsi innocente». Così l'avvocato Guido Tesi, difensore di Luigi Orefice, proprietario del capannone di Casalguidi (Serravalle Pistoiese), nel quale sono stati trovati resti umani che potrebbero essere quelli del fratello Rosario. A carico di Luigi Orefice è iniziato a dicembre 2013 il processo in Corte d'assise, a Firenze, per l'omicidio e la soppressione del cadavere del fratello Rosario, scomparso il 30 aprile 2010.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/CRONACA/corpo_sciolto_acido_pistoia_fratello/notizie/596715.shtml
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