domenica 31 agosto 2014

Jihad. Gli estremisti vogliono contagiare il mondo con la peste bubbonica

jihad-Redazione- La peste bubbonicautilizzata come arma batteriologica contro gli occidentali.
Sarebbe questa la proposta di almeno un jihadista, scoperta da due giornalisti attivi in Siria, Harald Doornbos e Jenan Mussa. I due, infatti, sono riusciti a mettere le mani su di un laptop che era appartenuto ad un estremista islamico, ancora funzionante e apparentemente vuoto.
I due reporter, però, sono stati in grado di scoprire che, all'interno dello stesso, si nascondevano oltre 35mila file, divisi in 2.367 cartelle nascoste. Scritti in tutte le lingue, erano più che altro documenti di propaganda terrorista, ma non mancavano le istruzioni pratiche su come per costruire bombe, rubare auto o viaggiare in incognito. Inoltre, uno di essi, quello che ha maggiormente attirato l'attenzione dei giornasti, spiegava come utilizzare la peste bubbonica per far sprofondare nel terrore i nemici.
In esso, l'autore, un tunisino jihadista dal nome di Muhammed S., spiega come testare il bacillo della peste e come diffonderlo, dall'alto delle sue conoscenze chimiche. Si tratta di un pericolo allarmante, ma non facilmente concreto. Prima di poter contagiare il mondo con la peste, i militanti dell'Isis devono dapprima entrare in possesso del batterio, riprodurlo in quantità sufficienti e, in ultimo, scoprire come impiegarlo in maniera efficace, senza però rischiare di contagiare sé stessi. Secondo l'autore, il miglior modo sarebbe quello di utilizzare "piccole grante con il virus" nei luoghi in cui si radunano molte persone, come stadi e piazze: non si spiega, però, come costruire tali armi.
Ciò nonostante, resta alta la preoccupazione da parte dei governi e delle autorità, dovuta alla consapevolezza che i jihadisti ritengono le armi batteriologiche una strategia funzionale ed adoperabile.
http://www.articolotre.com/2014/08/jihad-gli-estremisti-vogliono-contagiare-il-mondo-con-la-peste-bubbonica/

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