mercoledì 29 gennaio 2014

“Il mio amico Arnold” e quella lunga sequela
di film e telefilm sui quali è calata una maledizione


“Il mio amico Arnold” e quella lunga sequela <br /> di film e telefilm sui quali è calata una maledizione

Due suicidi, un incidente domestico, droga, alcool e arresti vari. Questi sono i numeri di uno dei telefilm più noti degli anni 80, “Il mio amico Arnold”, in America conosciuto come Diff’rent Strokes. E mentre dalle strane circostanze della morte di Gary Coleman, al secolo Arnold Jackson, i giornali sono passati alle foto impietose e drammatiche dei suoi ultimi momenti di vita, abbiamo scoperto che sono tanti i film e i telefilm che hanno lasciato dietro di sé lunghe scie di sangue.
di CLAUDIA MIGLIORE
E’ difficile cercare un punto in comune, per capire se esiste una qualche maledizione, per cercare di spiegarsi il perché di certi avvenimenti. E’ difficile perché alcune sono storie maledette altre lo sono meno, alcune conservano nella loro natura il germe della maledizione altre con sangue, delitti e mostruosità non hanno nulla a che vedere. Eppure un punto in comune c’è. E’ tutto il sangue che hanno lasciato dietro di sé. Oggi molto semplicemente diremmo che “portano sfortuna”.
Superman, Rosemary’s baby, l’Esorcista, il Corvo e Batman, il mio amico Arnold. Una lunga scia di sangueNon avremmo mai pensato che la lunga serie di film e telefilm dedicati a Superman, il supereroe per eccellenza, quello senza macchia che combatte contro il male, potesse “portare sfortuna”. E invece così sembra dai fatti. Il primo Superman della serie anni ’50, George Reeves, viene trovato morto nel 1959 per colpi di armi da fuoco. La morte è archiviata come suicidio ma sulla pistola non vengono ritrovate le sue impronte digitali. L’interprete della seconda serie, Christopher Reeve, ha un incidente nel 1995 che lo paralizza completamente. Muore nel 2004, a soli 52 anni, quando l’immagine della forza che lo aveva reso famoso era ormai un ricordo lontano. Richard Pryor, attore comico afro-americano, partecipa nel 1983 a Superman III e nel 1986 si ammala di sclerosi multipla morendo nel 2005. Lois Lane, al secolo Margot Kidder, nel 1990 è vittima di un incidente aereo, non può lavorare per due anni e tuttora soffre di disturbi della personalità.
Rosemary’s Baby è uno di quei film che la maledizione se la porta dentro. Il patto con il diavolo per ottenere la fama. Un bambino nato come merce di scambio con il diavolo ed una madre che soggiace rassegnata al male. Il film viene girato nel Dakota Building di New York dove nel 1981 verrà ucciso John Lennon. Ma non è per questo che passa alla storia. Rosemary’s Baby è il film che Roman Polansky sta presentando a Londra mentre la sua compagna Sharon Tate, incinta di 8 mesi, viene massacrata da Charles Manson e dalla sua compagnia di folli.
L’Esorcista, classe 1973. Il film maledetto per eccellenza. Il capostipite del genere horror. Abbiamo passato notti insonni con impresse nella memoria i suoi singoli fotogrammi. Linda Blair, nei panni di Regan la bambina posseduta dal demonio, forse nella vita avrà fatto anche altro ma nessuno lo ricorda più mentre il suo volto verdastro in preda al delirio demoniaco è passato alla storia del cinema. Un film come l’Esorcista non poteva certo passare inosservato. Neanche nella vita dei suoi protagonisti.
L’attrice che interpretava la madre di Regan a pochi giorni dal primo ciak è vittima di un incidente che le paralizza il collo per oltre una settimana. Durante le riprese i macchinari si guastano continuamente fino a che il set viene devastato da incendio causato da un corto circuito. Mentre Max Von Sydov gira il film suo fratello muore come anche il nonno di Linda Blair. L’attore Jack MacGowran muore invece due mesi dopo aver recitato l’ultima scena del film. Il figlio di Jason Miller (Padre Karras), sempre durante le riprese, si schianta con la moto e rimane in fin di vita due settimane. Muoiono anche il ragazzo che refrigerava la stanza dopo gli esorcismi e il bimbo appena nato di un macchinista. A questo si aggiunge anche la strana sparizione della gigantesca statua del demone assiro Pazuzu che, spedita in Iraq per le riprese del prologo, finisce ad Hong Kong per qualche oscuro motivo. Una vera e propria sciagura.
“Il Corvo” del 1994 e Batman – Il Cavaliere Oscuro del 2008 sono accomunati dalla triste sorte dei loro protagonisti. Brandon Lee che interpreta il giovane protagonista ritornato dalla terra dei morti per vendicare la sua compagna e Heath Ledger, giovane promessa del cinema americano che in Batman intepreta Jocker. Un colpo di pistola accidentale durante le riprese del film per il primo, un overdose di barbiturici per il secondo. Ci sono però altri episodi a corollario che ci hanno portato ad inserire i due film tra quelli che “portano sfortuna”. Per il Corvo per la parte principale si presentò anche River Phoenix, morto di overdose nello stesso anno di Brandon Lee. Mentre Morgan Freeman, che in Batman interpretava Lucius Fox, è rimasto vittima di un grave incidente stradale, rischiando la morte.
E arriviamo, in ordine di tempo, a “Il mio amico Arnold” la cui storia non ha proprio nulla a che fare con demoni, redivivi, possessioni. Eppure. Tutti morti o quasi. Sciagure, guai economici, galera, alcol, droga sono i mali minori che hanno afflitto i personaggi della serie degli anni ’80 nota in America come “Diff’rent Strokes”.
Willis Jackson, al secolo Todd Bridges nel 1989 viene accusato e poi assolto per aver ucciso uno spacciatore. Tossicodipendente da sempre finisce in galera per detenzione illegale di armi e per aver accoltellato una persona.
Kimberly Drummond. La sorella maggiore adottiva interpretata da Dana Plato. Abuso di droga e rapina a mano armata. Si suicida l’8 maggio del 1999. Tyler Lambert, figlio di Dana Plato, a distanza di undici anni dalla morte della madre si uccide, dopo essersi stordito con alcool e droga, sparandosi un colpo di pistola alla tempia.
E infine lui, Gary Coleman, Arnold Jackson. Nato con una malattia congenita ai reni che gli aveva bloccato la crescita, dopo una serie di guai con la legge, l’ultimo dei quali nel 2009, muore il 25 maggio per un incidente domestico. Almeno così dicono. Quello che rimane di lui sono le foto dei suoi ultimi momenti di vita che la sua ex moglie dopo aver staccato la spina ha deciso di vendere ai giornali.

http://www.gialli.it/film-e-telefim-maledetti

Nessun commento:

Posta un commento