giovedì 16 gennaio 2014

Effetti dell' inflazione sulla microeconomia. 

All' interno dell' articolo, un video che spiega l' accezione della deflazione ed inflazione


Istat, tasso di inflazione nel 2013 crollato a 1,2%. Minimo dal 2009

 Il tasso d'inflazione medio annuo per il 2013 è pari all'1,2%, in decisa frenata rispetto al 3,0% registrato nel 2012. Lo rileva l'Istat, confermando le stime e aggiungendo che si tratta del livello più basso dal 2009, ovvero da quattro anni. Il tasso risulta di due volte e mezzo inferiore a quello dell'anno precedente.
L'inflazione media annua per i prodotti ad alta frequenza di acquisto é aumentata nel 2013 dell'1,6%. Per i beni a bassa frequenza di acquisto l'inflazione é salita nel 2013 dello 0,2% e per quelli a media frequenza dell'1,2%. Nella media del 2013, si sono riscontrate decelerazioni nella crescita dei prezzi per quasi tutte le divisioni di spesa. Le decelerazioni più marcate riguardano i prezzi dei trasporti (+1,2%, da +6,5% del 2012), dell'abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+2,1%; era +7,1% il precedente anno), delle bevande alcoliche e tabacchi (+1,4%, da +5,9% del 2012), dei servizi sanitari e spese per la salute (+1,5%, da +4,3% del 2012) e dell'abbigliamento e calzature (+0,3%; era +2,2% nel 2012). L'Istruzione è stata l'unica divisione per la quale si rileva una accelerazione nella crescita dei prezzi (+2,5%, dal +2,3% del 2012). Si è accentuata sensibilmente la flessione in media d'anno dei prezzi delle comunicazioni (-5,1%, da -1,5% del precedente anno).
Più caro a dicembre il carrello della spesa degli italiani
A dicembre, l'inflazione per i prodotti ad alta frequenza é salita dello 0,5% su mese e dell'1,2% su anno. Il rialzo mensile dell'indice generale é in gran parte dovuto all'aumento dei prezzi dei vegetali freschi (+13,2%) - su cui incidono fattori stagionali -, dei beni energetici non regolamentati (+1,6%) e dei servizi relativi ai trasporti (+0,9%), anch'essi influenzati da fattori di natura stagionale. Il tasso tendenziale di crescita dei prezzi dei beni sale allo 0,4%, dallo 0,2% di novembre, e quello dei prezzi dei servizi scende all'1,0% (era +1,2% nel mese precedente). Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di quattro decimi di punto percentuale rispetto a novembre.
I fattori che determinano la stabilità del tasso di inflazione
A determinare la stabilità dell'inflazione sono, principalmente, l'accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli alimentari non lavorati, l'ulteriore riduzione della flessione di quelli dei beni energetici, il rallentamento della dinamica su base annua dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti. Il contributo inflazionistico dei primi due fattori (al netto dei quali l'«inflazione di fondo» scende allo 0,9%, dall'1,2% di novembre) viene quindi compensato dal terzo. Anche al netto dei soli beni energetici, l'inflazione rallenta (+1,0%, da +1,1% di novembre).
Gli effetti dell'aliquota Iva
L'aumento dell'aliquota ordinaria dell'Iva, entrato in vigore all'inizio di ottobre 2013, ha esercitato sull'inflazione un effetto "parziale e modesto". Lo ha sottolineato l'Istat. La dinamica dei prezzi al consumo nel corso del 2013, ha spiegato l'Istat, «riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi, in particolare degli input energetici, e quelli dell'intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie. I prezzi dei prodotti hanno segnato rallentamenti più o meno marcati nella crescita o diminuzioni in quasi tutti i comparti, anche se permangono elementi di rigidità in quello alimentare e in alcuni comparti dei servizi con una forte componente regolamentata».
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-01-14/istat-tasso-inflazione-2013-crollato-12percento-minimo-2009-100355.shtml?uuid=AB4JZap
https://www.facebook.com/laura.giovannelli.protani

Nessun commento:

Posta un commento