mercoledì 29 gennaio 2014

02- V kyu, riflessioni sull’Aikido: L’Aikido come difesa personale?


L’AIKIDO può essere considerato “difesa personale?” Molti cercano nell’arte marziale una sicurezza, un’armatura dove nascondersi e proteggersi dal mondo circostante. La mancanza di fiducia in se stessi non deve essere nascosta, ma è opportuno esternarla e combatterla; bisogna incominciare a capire che il vero nemico da cui bisogna difendersi é la nostra paura del mondo. Il vero nemico da combattere è dentro di noi.
Avendo detto tutto ciò, risulta difficile capire perché un uomo debba sacrificare un’ intera vita nello studio di tecniche estreme di difesa personale, solo allo scopo di apparire più forti e sicuri, sperando in un eventuale rissa che forse potrebbe anche non accadere. Esternare con soddisfazione la propria forza, è sintomo di debolezza e insicurezza; trovare nella debolezza altrui una soddisfazione personale, non è altro che pura follia. Il vero valore interiore si manifesta attraverso l’amore e attraverso la purezza dello spirito. La reale forza di un uomo non si esterna attraverso la forza muscolare, o la brutalità, ma per mezzo dell’essenza e della razionalità.
Ritornando al concetto di difesa personale, bisogna dire che l’Aikido essendo stata utilizzata in passato come arte da guerra, é indubbiamente chiaro che anche essa avrà la sua efficacia, e potrà quindi essere intesa o magari utilizzata come difesa personale; ma difesa personale da chi?
Forse le nostre paure divengono così imponenti che assumono forme e nomi?
L’aikidoka, attraverso le vie del budo e dello zen, studia come far trionfare la pace e l’ armonia nel mondo, quindi sembra assurdo come possa nello stesso tempo acquisire tecniche estreme di difesa personale, ed utilizzarle contro il prossimo. Cercando di distruggere o ferire un nostro simile, non si avrà altro che la nostra distruzione; arricchire la sete di violenza e di vendetta, non servirà a placare l’insicurezza e la paura che dimora dentro noi. La pratica dell’Aikido può essere piacevole per chi la pratica, ma devastante per chi la subisce, infatti alcuni stili d’AIKIDO, si basano sulle torsioni e lavorano maggiormente sul dolore; ma è importante chiedersi il perché di certe azioni. Studiare tecniche e principi che si fondano sul dolore o sulla forza, e pressoché inutile e inefficace. È facilmente spiegabile e comprensibile che una tecnica imperniata sul dolore è assurda; non tutti gli esseri umani hanno la medesima resistenza al dolore, quindi la stessa tecnica potrebbe riuscire o meno, in base all’avversario che ci troviamo di fronte.
Una tecnica reale con solidi principi permette la sua esecuzione ad ogni tipo di soggetto, robusto o gracile, uomo o donna, giovane o anziano.  Quasi tutte le scuole D’Aikido, non soffermano i loro studi sui cosiddetti tsuki (colpi), infatti quest’arte é conosciuta proprio per la sua indifferenza ai colpi. L’Aikido non studia come poter distruggere un uomo, ma studia come poterlo migliorare attraverso movimenti armoniosi; questo ci fa comprendere l’inefficacia dello studio dei tsuki, anche perché uccidere un uomo con un colpo é facile, gestire invece il suo corpo e la sua rabbia non é assolutamente semplice.
È importante ribadire che in quest’arte marziale si parla di indifferenza ai colpi, e non di assenza; infatti è impensabile poter iniziare una tecnica senza un attacco da parte uke. Questo attacco può essere sferrato in tutte le possibili maniere, attraverso prese, tsuki di gambe e di braccia ecc. L’indifferenza agli tsuki durante la pratica è fondamentale. Vi immaginate cosa potrebbe mai succedere se, durante un allenamento, tutti i colpi celati dietro le tecniche di immobilizzazione venissero scagliati realmente contro i nostri compagni di allenamento? La risposta è semplice: Le numerose lesioni non consentirebbero un allenamento continuo e costante, il nostro corpo invece di progredire, incomincerebbe a regredire e non si avrebbe più la possibilità di studiare serenamente.
Usa il tuo Aiki e attiva e manifesta ogni potere: porta pace intorno a te, crea un mondo più bello” (Morihei Ueshiba).

http://www.aikidoedintorni.com/

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