Fregene, i ricordi di Alberto Mastino:
"Walter Chiari testimone del mio matrimonio"
Il ristoratore amico dei vip, da Fellini a Sordi, a Mastroianni e Volontè. "Quelle penniche di Woody Allen".
Figlio di Ignazio, immigrato dalla Sardegna in barca, Alberto Mastino ha rappresentato per Fregene un'icona turistica ed eno-gastronomica oltre che la memoria storica del litorale romano. Il padre, intorno agli anni Venti, affrontò la traversata del Tirreno dall'isola su una barca a remi e approdò a Ostia dove era già presente una nutrita comunità di pescatori. Dopo aver lavorato per qualche anno come marinaio di salvataggio negli stabilimenti del Lido di Roma - “accompagnava sempre Mussolini a fare il bagno con il pattino” - Ignazio prima si trasferì a Fiumicino, dove conobbe e sposò Filomena, per poi stabilirsi a Fregene. Qui nacquero Giuseppe, morto in tenera età, Simona, Alberto e Maurizio.
Costruita una baracca sulla riva sinistra della foce dell'Arrone, fu lì che nel 1952 conobbe Federico Fellini impegnato nelle riprese del film “Lo Sceicco bianco” . Il regista chiese in prestito le barche di Mastino e alcuni figuranti per le riprese. “Mio padre e Fellini diventarono grandi amici dopo che papà litigò con lui perchè da 15 giorni non pagava e gli ritirò le barche: il giorno dopo arrivarono i soldi” ricordava sempre Alberto. “Sordi stava sempre a casa mia a mangiare: ci aveva sempre fame e appena c'era una pausa, veniva e chiedeva a mamma Filomena di cucinare per lui” aggiungeva.
Sotto la tettoia della capanna, poi trasformata in casa “perchè papà sapeva fare tutto, pure il muratore e il falegname”, dopo Sordi e Fellini si sono succeduti pure Massimo Girotti, Massimo Serato, Liana Orfei, Marcello Mastroianni, il presidente della Banca d'Italia Guido Carli. “Walter Chiari era proprio uno di famiglia tanto che al mi matrimonio mi fece da testimone e dopo, al pranzo nuziale, intrattenne senza respiro 150 ospiti” ricordava Alberto Mastino.
“Un altro grande amico – raccontava Alberto – è stato Gian Maria Volontè, con il quale ho lavorato addirittura in Jugoslavia. Spesso veniva al mattino sulla spiaggia e si metteva insieme a noi a pulire le reti. Si sceglieva il pesce e se lo faceva cucinare direttamente da mamma”. Meno amichevole il rapporto con Orson Welles. “Eravamo i suoi fornitori di pesce – spiegava Mastino – ma alla consegna lui non scendeva mai da casa e mandava un inserviente. Fino a che non ci siamo stancati e abbiamo protestato perchè dimenticava di pagare”. Tra gli attori internazionali iscritti nell'albo d'oro di Mastino, anche Marlon Brando, Costa Gravas e Ava Gadner “accompagnata da Waletr Chiari”.
Tra i tanti artisti che hanno frequentato negli anni le tavole di Mastino, il cui ristorante è stato aperto nel 1961, figurano Alberto Moravia, Mario Schifano, Francesco Rosi ed il pittore Tano Festa. “Non aveva mai i soldi per pagare il conto e ci proponeva di pagare con i quadri: oggi le sue tele valgono una fortuna” raccontava sorridendo di Festa, Alberto Mastino. “Woody Allen è stato nostro ospite per due settimane – è l'ultimo aneddoto rimasto impresso nella mente di Alberto Mastino quando il regista nel 2012 girava “Rome with love” - Era una persona di poche parole: mangiava gli spaghetti, un pesce arrosto e subito dopo sulla spiaggia si concedeva una bella pennica sotto l'ombrellone”.
Costruita una baracca sulla riva sinistra della foce dell'Arrone, fu lì che nel 1952 conobbe Federico Fellini impegnato nelle riprese del film “Lo Sceicco bianco” . Il regista chiese in prestito le barche di Mastino e alcuni figuranti per le riprese. “Mio padre e Fellini diventarono grandi amici dopo che papà litigò con lui perchè da 15 giorni non pagava e gli ritirò le barche: il giorno dopo arrivarono i soldi” ricordava sempre Alberto. “Sordi stava sempre a casa mia a mangiare: ci aveva sempre fame e appena c'era una pausa, veniva e chiedeva a mamma Filomena di cucinare per lui” aggiungeva.
Sotto la tettoia della capanna, poi trasformata in casa “perchè papà sapeva fare tutto, pure il muratore e il falegname”, dopo Sordi e Fellini si sono succeduti pure Massimo Girotti, Massimo Serato, Liana Orfei, Marcello Mastroianni, il presidente della Banca d'Italia Guido Carli. “Walter Chiari era proprio uno di famiglia tanto che al mi matrimonio mi fece da testimone e dopo, al pranzo nuziale, intrattenne senza respiro 150 ospiti” ricordava Alberto Mastino.
“Un altro grande amico – raccontava Alberto – è stato Gian Maria Volontè, con il quale ho lavorato addirittura in Jugoslavia. Spesso veniva al mattino sulla spiaggia e si metteva insieme a noi a pulire le reti. Si sceglieva il pesce e se lo faceva cucinare direttamente da mamma”. Meno amichevole il rapporto con Orson Welles. “Eravamo i suoi fornitori di pesce – spiegava Mastino – ma alla consegna lui non scendeva mai da casa e mandava un inserviente. Fino a che non ci siamo stancati e abbiamo protestato perchè dimenticava di pagare”. Tra gli attori internazionali iscritti nell'albo d'oro di Mastino, anche Marlon Brando, Costa Gravas e Ava Gadner “accompagnata da Waletr Chiari”.
Tra i tanti artisti che hanno frequentato negli anni le tavole di Mastino, il cui ristorante è stato aperto nel 1961, figurano Alberto Moravia, Mario Schifano, Francesco Rosi ed il pittore Tano Festa. “Non aveva mai i soldi per pagare il conto e ci proponeva di pagare con i quadri: oggi le sue tele valgono una fortuna” raccontava sorridendo di Festa, Alberto Mastino. “Woody Allen è stato nostro ospite per due settimane – è l'ultimo aneddoto rimasto impresso nella mente di Alberto Mastino quando il regista nel 2012 girava “Rome with love” - Era una persona di poche parole: mangiava gli spaghetti, un pesce arrosto e subito dopo sulla spiaggia si concedeva una bella pennica sotto l'ombrellone”.
http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/ricordi_di_alberto_mastino_di_fregene/notizie/353085.shtml
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