lunedì 4 febbraio 2013

Ucciso cecchino-leggenda Navy Seals



Trovato in poligono. Uccise in Iraq 160 nemici, scrisse bestseller



Scampato per anni alle imboscate dei talebani, dagli assalti degli uomini di al Qaida e delle truppe di Saddam, è stato fatto fuori in una sparatoria tra privati in un poligono a due passi da casa sua. E' morto così Chris Kyle, 38 anni, uno dei più famosi ex militari americani, divenuto celebre per aver scritto il bestseller autobiografico 'American Sniper', il cecchino americano. L'omicidio si è consumato in circostanze ancora poco chiare nel poligono di tiro di Stephenville, in Texas.
La polizia lo ha trovato ormai morto accanto al cadavere di un suo amico e ex commilitone dai tempi dell'Iraq, Chad Littlefield, 35 anni. C'é anche un fermato, il probabile killer: si tratta di Eddie Ray Routh, 25 anni, anche lui con un passato militare, arrestato mentre si trovava a bordo del minivan di Kyle. Secondo le prime informazioni, Routh, un ex marine, soffre di una forma grave di sindrome da stress post-traumatico. Kyle di recente aveva raccolto fondi per un'organizzazione no-profit che fornisce aiuti, attrezzi da palestra, a veterani rimasti feriti in guerra, nel fisico o nella mente. Tuttavia, il direttore di questo centro, il Fitco cares, ha fatto sapere che i due non si sono mai incontrati attraverso la sua Fondazione.
Kyle, originario del Texas, sposato con due bambini, è stato ben 4 volte in Iraq come membro del corpo speciale dei Navy Seals, lo stesso commando che qualche anno dopo il suo ritiro individuò e uccise Osama Bin Laden. Il valore mostrato nelle battaglie a Ramadi e Falluja lo resero leggendario, tanto che i nemici lo chiamarono con il nomignolo 'Devil of Ramadi', 'il diavolo di Ramadi', e misero addirittura una taglia sulla sua testa. E' accreditato di aver ucciso 160 persone, nel decennio che va tra il 1999 e il 2009, tra cui un terrorista, nel 2008, colpito da 1.2 miglia, circa due chilometri di distanza. Fu decorato con due stelle d'argento e cinque stelle di bronzo.
Secondo la stampa si trattava dell' 'America's deadliest sniper', come dire il tiratore scelto più letale d'America. E in un'intervista, quando gli chiesero cosa gli passava per la testa mentre inquadrava un obiettivo, rispose: "Quando metto nel mirino un uomo non lo guardo come una persona, non mi chiedo se possa avere una famiglia. Mi dico che sto cercando di tenere al sicuro i miei compagni. Ogni volta che uccido qualcuno, quello non può piazzare uno Ied (un ordigno artigianale, ndr). Così non ci penso due volte". Dopo aver lasciato le forze armate, Kyle ha fondato la Craft International, una società specializzata nell'addestramento di militari, agenti della polizia, ma anche clienti privati. L'anno scorso il libro, un'autobiografia, scritta con un commilitone, Scott McEwan, che ha avuto un successo enorme, schizzando in testa alle classifiche. "Leggere questa notizia è stato uno shock - ha detto oggi Mc Ewan - se penso al passato di Chris, sopravvissuto a ben dieci anni di combattimenti durissimi. E' stato ucciso vicino casa, dopo che in guerra c'é andato molto vicino per così tanto tempo"

(ANSA)

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