domenica 10 febbraio 2013

Saipem: ipotesi 'rientro' di parte delle tangenti in Italia



Si evince dal decreto di perquisizione


 La sede Eni e Saipem di Milano

Gli inquirenti milanesi, che coordinano l'inchiesta sulla presunta corruzione internazionale in Algeria, starebbero anche lavorando all'ipotesi che parte delle presunte tangenti pagate, secondo l'accusa, da alcune società del gruppo Eni, tra cui Saipem, sarebbero anche 'rientrate' in Italia nella disponibilità di altre persone.
In questo contesto, secondo quanto si è appreso, ieri sarebbero state effettuate anche perquisizioni in Svizzera e Francia. Gli investigatori della Gdf, tra l'altro, avrebbero rintracciato il 'passaggio' di alcuni milioni di euro dall'intermediario algerino Farid Bedjaoui, il presunto 'collettore' delle mazzette, a Pietro Varone, ex manager Saipem, soldi che pare siano stati investiti nell'azienda agricola di cui è titolare l'ex dirigente delle società e di cui l'intermediario algerino è socio. Gli inquirenti, però, puntano a capire se quei soldi possano far parte delle tangenti al centro dell'inchiesta. E sono al lavoro per ricostruire i flussi di denaro e individuare eventuali altre tracce di soldi rientrati in Italia.
MAXITANGENTE IN 7 TRANCHE - Sarebbe stata suddivisa in 7 'tranche', ovvero 7 flussi arrivati sui conti della società di Hong Kong 'Pearl Partners Ltd', la tangente da oltre 197 milioni di euro pagata, secondo l'accusa, dal gruppo Eni per appalti in Algeria. Lo si evince dal decreto di perquisizione firmato dalla Procura di Milano notificato ieri all'ad di Eni, Scaroni.
All'atto emerge anche che l'ex manager Saipem Pietro Varone avrebbe 'sponsorizzato' con una nota per un cda del 2007 la società presunta 'intermediaria'.
BERLUSCONI, STIMO SCARONI ESCLUDO SUO COINVOLGIMENTO - "Conosco personalmente alcuni dirigenti di Eni, Scaroni in testa. Sono persone di grandissima rettitudine che fanno molto bene e hanno fatto molto bene all'Italia e all'Eni. Mi sento di escludere un loro coinvolgimento e un loro interesse personale in queste vicende". Lo afferma Silvio Berlusconi in un'intervista alla web Tv del quotidiano il Messaggero visibile sul sito del giornale.
(ANSA)

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