giovedì 7 febbraio 2013

Partito al governo contro il premier 'Contrari al governo dei tecnici'



Paese nel caos dopo l'omicidio di Chokri Belaid, leader 'laico' dell'opposizione


 La Tunisia si infiamma

TUNISIA - Il partito al governo in Tunisia, Ennhada, ha respinto la proposta del premier Rashid Ghannouchi di sciogliere il governo e di sostituirlo con una piccola compagine di tecnici. Lo hanno detto alla Reuters fonti ufficiali del partito.
La decisione del premier Hamadi Jebali di sciogliere il governo per costituirne uno di soli tecnici ha, di fatto, spaccato Ennahda che accusa il primo ministro di non avere consultato il partito. Di questo disaccordo s'é fatto portavoce Abdelhamid Jelassi, uno dei leader del partito, che ha detto che Ennahda non è d'accordo sull'ipotesi di un governo tecnico.
Secondo Jelassi, considerato molto vicino al leader di Ennahda, Rached Gannouchi, la Tunisia non ha bisogno di un "governo di competenze", ma di un esecutivo che conti "figure politiche". Che l'annuncio di Jebali avesse colto di sorpresa Ennahda lo si era capito ieri sera quando i massimi dirigenti si sono riuniti d'urgenza, a tarda ora, nella sede del partito.
Le forze di sicurezza dispiegate a Tunisi, in avenue Bourghiba, hanno effettuato alcuni lanci di granate lacrimogene. Il lancio, secondo le prime notizie, sarebbe stato effettuato quando alcune centinaia di persone, dapprima radunatesi davanti al teatro comunale, hanno cominciato ad avvicinarsi al palazzo del ministero dell'Interno.
Decine di manifestanti, che avevano protestato contro l'uccisione di Chokri Belaid, hanno fatto irruzione nel palazzo sede del Governatorato di Jendouba, senza comunque compiere atti di violenza. Nella città si era svolta, in mattina, a una marcia a carattere regionale, indetta dall'Ugtt, il maggiore sindacato tunisino, per ricordare Belaid.
Il comportamento non violento dei manifestanti era stato espressamente chiesto dagli organizzatori della marcia - cui hanno partecipato anche esponenti locali di molti partiti di opposizione - che avevano sollecitato anche a evitare qualsiasi forma di saccheggio. I manifestanti hanno anche chiesto al governatore di allontanarsi, accusandolo di essere un 'prodotto' del potere di Ennahda.
(ANSA)

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