giovedì 7 febbraio 2013

Mps: Draghi difende Bankitalia 'Fu corretta'



'Più poteri a Via Nazionale avrebbero aiutato'


 Mario Draghi

 L'ingresso di Monti di Paschi di Siena

 L'ingresso di Monti di Paschi di Siena

 Il presidente di MpS, Alessandro Profumo

 Palazzo Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena

  Giuseppe Mussari arriva al Tribunale di Siena

 L'ex presidente di Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari arriva al Tribunale di Siena insieme al suo avvocato Fabio Pisillo

  Palazzo Salimbeni, sede del Montepaschi

  Palazzo Salimbeni

 Palazzo Salimbeni a Siena, sede del Monte dei Paschi

 Mps

Strenua difesa dell'ex governatore di Bankitalia dell'operato di Palazzo Koch sulla vicenda Mps: "'C'é un rapporto dettagliato della Banca d'Italia, che ha fatto tutto quello che doveva e ha agito velocemente", ha detto il presidente della Bce. "Le tante voci sulla vicenda del Monte dei Paschi dovrebbero essere liquidate come il classico 'rumore' prodotto da una campagna elettorale". "Ho firmato io entrambe le ispezioni sul Montepaschi" effettuate dalla banca d'Italia. Una cosa che questa vicenda insegna è che più poteri all'autorità di vigilanza avrebbero aiutato"
E' "sicura", secondo la procura di Siena, la "provenienza illecita delle liquidità e dei totali complessivamente amministrati" dalle cinque persone cui sono stati sequestrati circa 40 milioni di euro. E questo, si legge nei decreti di sequestro, ha "evidente valenza dimostrativa degli ipotizzati reati posti in essere dagli indagati".
Nell'agosto 2007 Banca Antonveneta fu proposta a 5 istituti bancari. Di queste 4 "si dichiararono fortemente interessate" e solo Unicredit, allora guidato da Alessandro Profumo, rifiutò subito l'offerta. E' quanto si legge nell'informativa del marzo 2012 inviata dalla gdf alla Procura di Siena
Militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza, che indagano su Mps, hanno eseguito una perquisizione presso una società fiduciaria con sede a Bologna.
I sequestri per un totale di circa 40 milioni di euro disposti ieri dalla Procura di Siena ed eseguiti dalla Guardia di Finanza - secondo quanto apprende l'ANSA - sono a carico dell'ex capo area finanza di Mps, Gianluca Baldassarri, del suo vice Alessandro Toccafondi e di altre tre persone: Fabrizio Cerasani, David Ionni e Luca Borrone.
Per effetto della richiesta di 500 milioni in più di Monti Bond è prudente "traslare di un anno il termine ultimo per il rimborso degli stessi", quindi, al 2016. Lo ha detto il Cfo di Mps, Bernardo Mingrone, in conference call.
"Non ci sono altre Santorini". Lo ha detto l'ad Fabrizio Viola in conference call, riferendosi allo scandalo derivati. "Ora l'attenzione si riduca a zero". "Non c'é fuga di depositi" da Mps, ha aggiunto Viola, rassicurando la comunità finanziaria, precisando che nei primi giorni in cui è emerso lo scandalo "come è logico, soprattutto nella componente piu volatile della raccolta, come fondi e istituzionali, ci sono stati dei movimenti in uscita".
In particolare, gli strumenti strutturati sono stati corretti dal Montepaschi e "trasformati in semplici finanziamenti", ha spiegato Viola. Alexandria e Santorini "'sono state trasformate in asset swap con oggetto titoli di Stato''. Mentre "Nota Italia è un'operazione del 2006 che incorporava un derivato con oggetto la protezione sul rischio Italia, assimilabile soprattutto ai Btp, che non era stato correttamente contabilizzato sin dall'inizio dell'operazione. "Nel mese di gennaio - aggiunge - avevamo già chiuso il derivato sul rischio Italia, riducendo il rischio complessivo della banca. Questa chiusura ci consente, a fronte dell'impatto negativo, di avere un effetto positivo grazie alla plusvalenza tra la chiusura del derivato e il valore che avevamo attribuito al 31 dicembre. Una plusvalenza riconducibile al calo dello spread".
"In una banca commerciale come il Montepaschi la finanza deve avere un peso residuale e comunque funzionale all'attività" principale. "Questo lo confermo e le azioni e le decisioni sono coerenti con questo obiettivo" ha aggiunto.
Mps apre le contrattazioni in Borsa in rialzo del 3,34% a 0,23 euro. L'istituto ha annunciato ieri sera di aver iscritto a bilancio perdite da derivati per 730 milioni, escludendo problemi di liquidità.
Le indagini sull'acquisizione di Antonveneta da parte di Mps e i filoni collegati saranno di competenza della procura di Siena; quelle sullo Ior, anche per quanto emerso nell'inchiesta su Mps, saranno svolte dalla procura di Roma. E' quanto deciso nella Capitale al termine di una riunione di coordinamento tra magistrati delle due procure.
Alla riunione hanno partecipato, per la procura di Roma, il procuratore Pignatone, l'aggiunto Rossi e il sostituto Pesci; per la procura di Siena, il procuratore Salerno e il sostituto Nastasi. Alla luce delle decisioni assunte, vi sarà ora uno scambio di documenti tra le due procure.
(ANSA)

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