giovedì 21 febbraio 2013

Boffo: il Vaticano e tutti si liberino dal vizio infame dossier anonimi



Card. Comastri: 'Mahony? No processi in piazza'. Card.Agnelo: 'Basta coperture preti pedofili'


 Papa Benedetto XVI durante un'udienza a piazza San Pietro

 Mahony

 San Pietro

 Padre Lombardi

 Federico Lombardi

 Uno striscione a Piazza San Pietro

 Piazza San Pietro

 Roger Mahony

  Piazza San Pietro


 Il Papa all'Angelus

 Fedeli all'Angelus

 I fedeli a San Pietro

 I fedeli in attesa dell'Angelus di Benedetto XVI a San Pietro

 Un uomo in piazza San Pietro a Roma per assistere all'Angelus di Papa

 Una donna attende l'inizio dell'Angelus

 Papa Benedetto XVI saluta il cardinale di Milano Angelo Scola

 Papa Benedetto XVI

 L'incontro tra il Papa e il presidente della Romania

 Commozione, lacrime e standing ovation per Benedetto XVI al suo ingresso nell'aula Paolo VI all'incontro con i sacerdoti romani




 I cardinali con i paramenti rossi, davanti all'altare principale della Basilica di San Pietro per partecipare alla messa solenne 'pro eligendo pontifice', che apre i riti del conclave per l'elezione del successore di Giovanni Paolo II il 18 aprile 2005

 San Pietro sotto la pioggia e i fulmini oggi pomeriggio (FOTO DI MEO)

 Benedetto XVI

"Io penso che la Santa Sede debba liberarsi del vizio infame delle lettere anonime senza firme e senza mittenti". Lo ha detto il direttore di Tv2000, Dino Boffo, commentando le indiscrezioni di Panorama circa il dossier dei tre cardinali ispettori Herranz, Tomko e De Giorgi, precisando però di non conoscerne il contenuto.
LOMBARDI: COMMISSIONE CARDINALI VATILEAKS NON DA' INTERVISTE - Benedetto XVI, nell'ultimo giorno di pontificato, non riceverà in udienza privata i tre cardinali della commissione d'inchiesta sul caso Vatileaks. Lo ha detto in un briefing con la stampa il portavoce vaticano padre Federico Lombardi.
"Non bisogna aspettarsi commenti dalla commissione dei tre cardinali Tomko, Herranz e De Giorgi incaricati dal Papa delle indagini sulla fuga di documenti riservati dal Vaticano e i tre porporati non concederanno interviste" ha precisato padre Lombardi, accennando alle "illazioni, fantasie, opinioni, che vengono espresse su questo argomento.
 Padre Lombardi ha osservato che la commissione cardinalizia su Vatileaks "ha fatto il suo lavoro, ha fatto il suo rapporto, lo ha consegnato nelle mani del Santo Padre, non stiamo - ha aggiunto il direttore della sala stampa vaticana - a correre dietro a tutte le illazioni, fantasie opinioni che vengono espresse su questo, non aspettatevi commenti, conferme, smentite su punti particolari". Dopo aver informato che la linea concordata è che i cardinali non diano interviste, padre Lombardi ha aggiunto che anche personalmente non farà "commenti o polemiche su punti particolari che - ha sottolineato - sono frutto della responsabilità di chi scrive queste cose".
Padre Lombardi ha poi aggiunto una "piccola curiosità" sulla "'prima puntata', dedicata a questi temi da un giornale italiano". Nell'articolo, ha osservato, si indica che il Papa riceverà la commissione dei cardinali nell'ultimo giorno del pontificato e che l'udienza generale del mercoledì si svolgerà a Santa Maria Maggiore. Ma nel programma delle giornate del Papa appena pubblicato, ha osservato Lombardi, non è in agenda né una udienza papale ai cardinali, né un passaggio a Santa Maria Maggiore. Il direttore della sala stampa ha spiegato di aver fatto "queste osservazioni per dire che se uno legge queste poche righe capisce che non c'é una competenza sugli argomenti vaticani da parte di chi ha scritto queste cose". Padre Lombardi ha anche osservato che "é naturale che in questi giorni ci sia tutta una serie di commenti che tendono a esercitare pressioni, presentare situazione in termini di conflitti, organizzazione di gruppi, questo - ha osservato il padre gesuita - è una cosa che è prevedibile in una situazione di questo tipo, ma nella massima parte dei casi viene da una prospettiva che è totalmente estranea alla Chiesa". "Papa Benedetto - ha comunicato padre Lombardi - sta vivendo questi giorni e noi con lui" preparandosi "spiritualmente alla sede vacante e all'elezione del nuovo Papa". Lombardi ha quindi invitato a "accompagnare i cardinali in un tempo di riflessione profonda e ricerca spirituale comune per il bene della Chiesa e il suo servizio all'umanità", "questo è lo spirito della Chiesa in questo tempo" e "certamente papa Benedetto desidera che ci muoviamo in questo senso".(ANSA).
COMASTRI: MAHONY? NO A PROCESSI IN PIAZZA - "I processi non si fanno in piazza". E' stato questo il secco commento del cardinale Angelo Comastri, arciprete della basilica di San Pietro, vicario del Papa per la Città del vaticano, prossimo ad entrare nel conclave che eleggerà il nuovo Pontefice sulla vicenda del cardinale americano Roger Mahony contestato per aver coperto casi di abusi sessuali nell'arcidiocesi di Los Angeles di cui era a capo e oggetto di una petizione affinché non partecipi all'elezione del successore di Benedetto XVI. 
Il successore di Benedetto XVI dovrà portare avanti la linea di trasparenza avviata a tutto campo nella Chiesa da Joseph Ratzinger' continua Comastri. "Non c'è dubbio - ha detto rispondendo a una domanda -, questa è una linea che nessuno potrà abbandonare".
CARD.AGNELO: BASTA COPERTURE PRETI PEDOFILI - "Il prossimo Papa non sarà scelto per l'età o per la provenienza geografica, ma per la sua capacità di affrontare le nuove sfide che la Chiesa di Roma ha di fronte, tra cui quella della pedofilia e delle sue coperture". Ne è convinto il cardinale brasiliano Geraldo Majella Agnelo, 79 anni, arcivescovo emerito di Salvador, secondo il quale "c'é una grande aspettativa attorno al prossimo conclave, considerando il momento storico che stiamo vivendo con le sue difficoltà e le sue sfide". In una intervista telefonica all'ANSA, l'ex primate della Chiesa cattolica brasiliana, che ha il maggior numero di fedeli al mondo, ritiene che le principali sfide del momento siano rappresentate "dalla violenza, che è ovunque, e dalla mancanza di dialogo: non si prova più a risolvere le controversie in modo pacifico.
Ma la sfida più difficile per la Chiesa, per il cardinali e per i vescovi sarà quella di porre fine alle connivenze che hanno coperto gli scandali di pedofilia, escludendo i colpevoli dallo stato clericale e puntando molto anche sulla formazione dei nuovi sacerdoti. Il prossimo Papa dovrà agire con fermezza in questa direzione, nel solco di quanto fatto da Benedetto XVI".
Entrando nella vicenda del cardinale statunitense Roger Mahony, accusato di aver coperto numerosi casi di abusi sessuali su minori da parte di preti pedofili quando era arcivescovo di Los Angeles, Majella ritiene che "la pedofilia e l'omosessualità sono colpe molto gravi, ma nessuno può impedirgli di entrare in conclave. Tecnicamente, secondo il diritto canonico, non è possibile impedire ad un cardinale di votare in conclave: non si può, per nessun motivo. Tutti possiamo votare ed essere votati".
"E' molto triste che (Mahony, ndr) si trovi in questa difficile situazione di fronte all'opinione pubblica, deve causargli molta sofferenza", ha aggiunto. Riguardo alle dimissioni di Benedetto XVI, Majella esclude motivi che non siano strettamente legati alle sue condizioni di salute.
"Si è dimesso perché non riusciva più a far fronte fisicamente alle sfide della Chiesa, ma non sta fuggendo dal dovere: sta solo anteponendo gli interessi della Chiesa a quelli personali". "Il suo successore - ha aggiunto - dovrà proseguire il lavoro cominciato da Pietro, dovrà tentare di tenere assieme la Chiesa universale e la curia romana. Il numero dei dicasteri è aumentato e tutto ciò necessita un impegno sempre maggiore da parte della curia e del Papa".
(ANSA)

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