venerdì 30 novembre 2012

MILINGO SCRIVE AL PAPA E MINACCIA LO SCISMA


CITTA' DEL VATICANO - Milingo non demorde: chiede al Papa di inserire a pieno titolo preti e vescovi sposati nella Chiesa; dà per acquisita la propria autoproclamata prelatura di preti e vescovi con moglie; dirama inviti per l'incontro di preti sposati a New York, dall'8 al 10 dicembre. Il vescovo ribelle, ormai scomunicato dal Vaticano dopo l'ennesimo colpo di testa dell'ordinazione vescovile di quattro uomini sposati, si è fatto vivo con due lettere, a Benedetto XVI e alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti, nelle quali afferma che "i preti sposati così come i vescovi sposati devono essere immediatamente ma gradualmente reinseriti nella Chiesa".

Nelle missive, diffuse dal prete sposato italiano don Giuseppe Serrone, Milingo afferma inoltre che "una nuova chiesa cattolica si formerà con o senza la vostra benedizione" e ricorda che già con Giovanni Paolo II sono state istituite prelature personali, alludendo probabilmente a quella concessa all'Opus Dei o forse alla soluzione cui il Vaticano potrebbe pensare per i lefebvriani pentiti.

Se nella lettera a papa Ratzinger Milingo si dilunga soprattutto in riflessioni di natura teologica sul sacerdozio ("siamo chiamati ad arricchire la Chiesa di una nuova forma: nella Chiesa c'é qualcosa di nuovo ad ogni nascita in essa, ma questa nascita è propriamente una nuova manifestazione dell'antico"), è nella lettera alla Conferenza episcopale degli Stati Uniti che le richieste si fanno più dettagliate.

Il reinserimento a pieno servizio dei sacerdoti sposati e la apertura dei seminari a uomini ammogliati e con prole, a giudizio del vescovo esorcista e guaritore, aiuterebbe a far fronte alle gravi carenze di organico di tante parrocchie e diocesi, a causa del problema delle vocazioni. "Per far fronte a questa crisi - suggerisce l'ex arcivescovo di Lusaka ci sono 25 mila preti sposati pronti e desiderosi di servire la Chiesa.

E ci sono uomini sposati che sono pronti a prendere i voti e ad essere ordinati". Intanto fervono i preparativi per l'incontro a New York di Married Priest Now, l'associazione fondata dal vescovo africano per raggruppare i preti che hanno messo su famiglia: egli stesso, che nel 2001 sposò l'agopunturista coreana Maria Sung con il rito della setta anticristiana del reverendo Moon sembra essere tornato tra le braccia della Sung, che aveva ripudiato a fine 2001, convinto dal Vaticano, grazie anche alla mediazione dell'attuale segretario di Stato Tarcisio Bertone.

Il Vaticano per ora tace, anche perché dopo l'annuncio, lo scorso 26 settembre, della scomunica "latae sententiae", cioé automatica, prevista dal canone 1382 del codice di diritto canonico per il vescovo che ne ordini altri senza mandato pontificio, e per gli stessi ordinati, la via è tracciata. Un eventuale pentimento del vescovo ribelle potrebbe anche essere preso in considerazione, ma sembra che Milingo ormai sia perduto per la Chiesa.

(ANSA)

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