venerdì 30 novembre 2012

AFRICA SEMPRE PIU' BOLLENTE


ROMA - Africa sempre piu' calda. In un secolo la temperatura sul Continente ha registrato un aumento di 0,7 gradi mentre per il futuro si prevede un incremento tra 0,2 e 0,5 gradi per decennio nei prossimi 100 anni. L'Sos è stato lanciato dal Wwf in un rapporto reso noto in occasione dell'apertura della 12/a Conferenza sui cambiamenti climatici (Co12) e del 2/o meeting delle parti sul Protocollo di Kyoto (Mop2) a Nairobi (fino al 17 novembre).

   E l'associazione avverte: "I cambiamenti climatici possono costituire un freno al miglioramento degli standard di vita medi in Africa". "Lo stato della scienza - si legge nel rapporto - mette in evidenza che la temperatura in Africa ha subito un aumento di 0,7 gradi nel secolo scorso, ma che nel prossimo si prevede un innalzamento tra 0,2 gradi e 0,5 gradi per decennio. Se i trend di aumento fossero confermati, l'impatto sulle comunità rurali dell'Africa orientale sarebbe particolarmente dannoso".

    "Le conseguenze dei cambiamenti climatici sono più preoccupanti in Africa perché colpiscono paesi poveri e quindi più deboli - commenta Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf Italia - dobbiamo inoltre considerare che l'Africa subisce l'innalzamento della temperatura del pianeta senza averlo provocato; è quindi a buon diritto che chiede ai paesi industrializzati di porre rimedio, fornendo strumenti di difesa contro i cambiamenti climatici".

   Uno degli impatti più devastanti cui si assisterà in Africa orientale riguarda il cambiamento di frequenza e intensità delle precipitazioni con conseguenze sulla disponibilità di acqua e sulla produzione agricola. Un quadro che lascia presagire ulteriore penuria di cibo e possibili conflitti. Temperature più elevate possono anche significare il diffondersi di malattie come la malaria, specialmente in Africa orientale. Non bisogna inoltre trascurare l'eventualità del verificarsi di fenomeni meteorologici estremi o l'innalzamento del livello del mare che, ancora una volta, andrebbe a colpire le attività economiche della regione come l'agricoltura, il turismo, l'industria e la pesca.
  
   "Superare la soglia dei 2 gradi di aumento rispetto alle temperature medie dell'era preindustriale, potrebbe significare oltrepassare una soglia critica oltre la quale il sistema climatico sarebbe fuori controllo - avverte Mariagrazia Midulla, responsabile Campagne internazionali del Wwf Italia - possiamo ancora evitare i cambiamenti climatici dalle conseguenze più pericolose, ma le possibilità stanno rapidamente esaurendosi. Con una vera leadership politica e un'azione congiunta tra tutti i paesi del mondo, entro 10-15 anni si potrebbe avviare una reale riduzione delle emissioni globali".

(ANSA)

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