mercoledì 24 ottobre 2012

La sentenza: come un sisma devastante


di Giacomo
Nel 1996 nel suo libro “Il mondo infestato dai demoni” Carl Sagan cercava di spiegare che in una società impregnata di tecnologia come la nostra quasi a contrappasso dantesco si fanno sempre più largo l’irrazionalità, la superstizione, il pregiudizio ed il rischio di entrare in un’epoca di nuovo oscurantismo diventa sempre più alto; la società tecnologica è sempre più assediata da nuovi profeti, impeti di irrazionalità e falsa ricerca del meraviglioso. Basti pensare alla New Age ed alle sue esagerazioni, ai guaritori ed agli astrologi, consulenti di fiducia persino di importanti capi di stato, agli psicochirurghi, all’ufologia ed alla mitologia degli alieni, alle truffe della parapsicologia, alla disonestà di giornali e programmi televisivi che sfruttano la credulità di persone impreparate. Insomma allontanarsi dalla scienza o permettere che venga demonizzata, significa in realtà consegnarci ai veri demoni.
E consegnarci un paio di questi demoni irrazionali preconfezionati è proprio quello che hanno fatto i giudici del processo alla Commissione Grandi Rischi. Con la loro sentenza, che ha condannato per omicidio colposo plurimo i membri della suddetta Commissione. Politicamente discutibili a volte, sono, o meglio erano vista la concomitante sospensione da qualsiasi pubblico esercizio, sono comunque professionisti o scienziati preparati e capaci il cui unico errore è stato quello di attenersi alla scienza. Al suo metodo ed al pensiero scettico   come unico mezzo per costruire, capire, ragionare e riconoscere fra argomenti validi e non validi ricorrendo ad una verifica indipendente dei concetti la cui verità deve essere dimostrata ogni qual volta ci sia un dubbio. Insomma quel che è normalmente chiamato metodo scientifico.
E se c’è qualcosa di politico sembra proprio questa sentenza: 4 anni di reclusione ciascuno per “omicidio colposo plurimo” (oltre 300 persone morte per colpa loro dicono i giudici). Troppo poco per il numero di morti e troppo per il tipo di giustificazione senza fondamenti scientifici e razionali. Sappiamo inoltre che in Italia, se incensurati, dietro le sbarre per omicidio colposo non ci va nessuno!
Non indugerò su quanto tante altre volte, anche su queste pagine, ho scritto sull’impossibilità di prevedere i terremoti, con i mezzi e le conoscenze odierne: basti ricordare che nemmeno i giapponesi o i californiani ci riescono. Rimando a quanto persone più preparate commentano in queste ore ed a quanto ne sentiremo ancora nei prossimi giorni. Ne riporto solo qualche passo su cui riflettere.
…se invece la Commissione Grandi Rischi avesse concluso che nell’area dello sciame sismico che principalmente interessava il centro de l’Aquila era probabile nell’imminenza un forte terremoto (senza tra l’altro nessun supporto valido scientifico per l’imminenza), chi poteva escludere che ci sarebbero stati meno morti? Magari quelli per cui sono imputati forse si, ma chi poteva escludere che alcuni abitanti del centro dell’Aquila, che avvertivano più di altri tali scosse (come testimoniato da diversi servizi televisivi) sarebbero andati a dormire da parenti o amici nelle frazioni che poi sono risultate essere le più colpite come Castelnuovo, Onna, Sant’Eusanio, San Gregorio, Tempera con il risultato di più vittime?
Chi può escludere ciò? [via www.geologi.it]
Che processo balordo…mi piacerebbe sapere quanto viene a costare e che utilità in termini di prevenzione sismica ne scaturisce…intanto in Abruzzo non si riesce ad applicare la normativa sismica regionale per mancanza di personale addetto ai controlli…per mancanza di soldi e di volontà politica…[via www.geologi.it]
E’ stato un processo politico e spero che nei successivi gradi di giudizio si possa ribaltare completamente la sentenza odierna.
E intanto all’estero già ridono di noi della serie se avessero dovuto emanare un ordine di evacuazione allora la cosa dovrebbe valere per buona parte dell’Italia…Già, evacuiamo tutti in Francia e magari moriamo per l’esplosione di un reattore nucleare!
Negligenza, imbecillità, inettitudine, mancanza o mancata applicazione di norme specifiche ed altro del genere d’accordo. Ma una condanna del genere è farsesca e ridicola se non fosse tragica.
Mi sento profondamente amareggiato.
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Autore: Giacomo 
Un cinquantenne qualunque ovviamente. O qualsiasi, sempre che ci sia una qualche differenza nell'indifferenza tra qualunque e qualsiasi. Negli anni della mia gioventù sapevamo molto poco di quanto ci ingannassero ma volevamo fare e cambiare moltissimo: i nostri tentativi venivano affogati nel silenzio. Oggi, grazie alla rete, milioni hanno i mezzi per sapere, confutare ed opporsi alle menzogne: ma soltanto pochissimi vorrebbero fare. E così nulla accade ed il silenzio e la stagnazione continuano a regnare. Ma le cose sembra stiano iniziando a cambiare...


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