giovedì 4 ottobre 2012

Ilva: in 6 mesi 2012 a Taranto +50% di ricoveri per tumore



Drastico l'aumento di ospedalizzazione per patologie tumorali, secondo i dati resi noti dalla Asl


  Veduta esterna dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto

 Una immagine del presidio degli operai dell'Ilva davanti ai cancelli

 Veduta esterna dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto

 La protesta dei lavoratori dell' Ilva



  ILVA: CONTINUA PROTESTA, SCIOPERO E BLOCCHI STRADALI

 ILVA: FIM E UILM, SCIOPERO DOMANI E DOPODOMANI 

 Operai sul camino dell'Ilva

 Gli operai sul camino e nei riquadri i fratelli Riva

 Lavoratori dell'Ilva di Taranto saliti in segno di protesta sull'altoforno


 Una manifestazione all'Ilva, in una foto d'archivio

ROMA - Nel primo semestre del 2012 si registra un drastico aumento di ricoveri per patologie tumorali su tutto il territorio della Asl di Taranto, pari a un +50% rispetto al primo semestre del 2011. Questi i dati resi noti dalla responsabile controllo spesa farmaceutica della Asl, Rossella Moscogiuri. Nel corso del congresso della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) a Villasimius la funzionaria Asl di Taranto ha anche rilevato che in oncologia si registra inoltre un aumento del 60% di day hospital e del 40% di accessi ambulatoriali.
MALATTIE RESPIRATORIE SOPRA MEDIA  - A Taranto "si registra un'alta percentuale di patologie respiratorie insieme a una più alta spesa farmaceutica rispetto alla media nazionalé. Lo rende noto la responsabile del Controllo spesa farmaceutica della Asl di Taranto. Rossella Moscagiuri ha spiegato che la Asl di Taranto ha avviato uno studio comparativo con altre Asl di Veneto, Toscana e Abruzzo:"Dai primi dati risulta che a Taranto il 3,3% della popolazione soffre di grave patologia respiratoria,contro l'1,8% di Verona e il 2,3% di Teramo".
SCOPPIO IN REPARTO SEQUESTRATO, USTIONATO OPERAIO -Un operaio dell'Ilva, Giuseppe Raho, di 34 anni, ha subito ustioni di primo grado in seguito allo scoppio delle scorie incandescenti di un contenitore denominato 'paiola', all'interno del reparto Grf (Gestione recupero ferro), uno di quelli sottoposti a sequestro dalla magistratura.
OPERAI SCENDONO DAL CAMINO DOPO LA MEDIAZIONE DEL PREFETTO - Gli operai dell'Ilva che da otto giorni protestavano sul Camino E312 e sull'Altoforno 5, a sessanta metri di altezza, hanno sospeso l'agitazione dopo un incontro con il prefetto di Taranto, Claudio Sammartino, avvenuto ai piedi del Camino. "E' stato un incontro molto proficuo - ha detto all'ANSA uno di loro Michelangelo Campo - e il prefetto ha detto che si farà portavoce delle nostre istanze con gli altri organi istituzionali".All'incontro ha partecipato anche il presidente dell'Ilva, Bruno Ferrante. "Il prefetto ci ha detto - ha aggiunto Campo - che si sta facendo di tutto per tutelare sia il diritto alla salute che i livelli occupazionali. La nostra protesta simbolica è stata apprezzata dal prefetto, che ci ha chiamati eroi. Ora possiamo tornare dalle nostre famiglie e speriamo che i problemi si risolvano nel migliore dei modi". "La speranza - ha concluso - è che il nostro gesto serva a sensibilizzare tutti e si abbandonino le divisioni. I soggetti in campo devono sedersi intorno ad un tavolo per trovare la giusta soluzione".
OK AL DECRETO SULLA BONIFICA DI TARANTO - Il Senato, con 247 sì e 20 no, approva in via definitiva il decreto sull' Ilva. Il provvedimento che reca disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio di Taranto, è convertito definitivamente in legge. Solo la Lega vota contro.
ANGELETTI: UNO SCANDALO, SE CHIUDE E' UNA BOMBA ATOMICA - Una "cosa scandalosa. Se dovesse accadere che un atto amministrativo fa chiudere la più grande industria siderurgica d'Europa sarebbe come una bomba atomica", commenta il leader Uil, Luigi Angeletti. "Nel mondo, dove già ci considerano come un posto dove forse venire solo in vacanza, diranno che da noi l'attività imprenditoriale non si può fare. Al massimo possono venire qui, comprare le nostre aziende e produrre altrove. E' il peggior spot - dice - che un Paese come il nostro possa fare".
BAGNASCO: SOLUZIONE SIA EQUA - Sulla vicenda dell'Ilva di Taranto, il cardinale Angelo Bagnasco si augura "una soluzione equa". "Seguiamo le cose con attenzione ed auspichiamo veramente la soluzione equa di tutti i problemi" ha detto oggi l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei rispondendo a una domanda al termine della visita al Porto Petroli. (ANSA)


Nessun commento:

Posta un commento