Denunciare un evasore fiscale – Il caso di Valentino Rossi –
Dolce&
Gabbana – Alberto Aleotti – Loris Capirossi – Basterebbe fare patti
con la Svizzera – Globali? No, grazie – Comunione e Fatturazione –
Paradigmi per una rinascita – La crisi economica: un inganno
premeditato- Silvio, il ricattato a vita
Da spinoza
La Cina chiede garanzie: “Mica fallirà il capitalismo proprio
adesso?”.
..
Siamo a 1901 miliardi di euro di debito pubblico....
...quando arriviamo a 2.000, vinciamo la bamboletta in omaggio...
Alvaro
..
Tremonti promette di trovare diversi miliardi con una intensa lotta
fiscale
Ma l' Agenzia delle Entrate fa sapere che non potrà fare le verifiche
per mancanza di personale. Alla facciazza della lotta all' evasione!
Stefano
ONORE AL LAVORO
VV
Il vero scivolone del Pd non è stato nell’appoggiare Penati ma
nell’appoggiare Marchionne.
E il vero autogoal di Berlusconi non è stato nei 12 punti
anticostituzionali della manovra, ma nel licenziamento libero, con
cui
non solo si offende la Costituzione ma si attacca il principio
fondamentale su cui si fonda la nostra democrazia: il lavoro.
Spero che questo costi al Pd la fuoruscita da un futuro governo e a
Berlusconi la caduta rapida di questo governo come da ogni governo
futuro.
..
MARZIANI
Viviana Vivarelli
Berlusconi dà ai padroni la libertà di licenziare i loro dipendenti
ma
non dà ai cittadini la libertà di licenziare il Governo.
Martinazzoli lo considerava un marziano.
Per noi è un mafioso e un massonico.
Comincia sempre per 'ma' ma è molto peggio.
Ma a chi si è avvalso dello scudo fiscale e non ha pagato nemmeno il
5%, cosa gli fanno? Lo licenziano?
Martinazzoli ne aveva anche per i post-comunisti, ovvero il Pd.
Diceva:
"Invece di tenersi il bambino e buttare l'acqua sporca, hanno buttato
il bambino e si sono tenuti l'acqua sporca". Voleva dire che invece
di
tenersi le radici e le idealità, avevano preso il peggio di
Berlusconi
e ci avevano marciato.
E ora che dirà Bersani sui licenziamenti liberi?
Bofonchierà qualcosa di poco chiaro? Si allontanerà ancora una volta
dalle piazze dei lavoratori?
In quanto a Cisl e UIl hanno detto che sullo sciopero ci dovevano
ancora pensare e che non lo avrebbero fatto se non c'erano
motivazioni
abbastanza gravi.
Che siamo marziani anche loro?
..
Per quanto ci sia un peggio
ci sarà sempre qualcuno che lo apprezzerà
e, apprezzandolo, aprirà il varco a qualcosa di ancora peggiore
Questa è la cosa per me impossibile da capire
..
Maria Pia Caporuscio
Io non mi meraviglio più di nulla, cosa ci si poteva aspettare da un
governo di faccendieri? Oggi la politica in Italia non esiste, chi fa
parte di questa associazione ne ignora le regole più elementari.
Questi esseri sono saliti al potere per godere di privilegi
indecenti,
conquistare il potere e arricchirsi, tutto il resto non esiste. Basti
vedere il comportamento del capo di governo che passa il tempo al
telefono a conversare di puttane con papponi e delinquenti di ogni
sorta, sequestra il Parlamento per farsi leggi e leggine per salvarsi
dai processi mentre il Paese precipita così in basso come mai nella
sua storia era accaduto. Questo signore si era prefisso lo scopo di
salvare dal fallimento le sue aziende e dalla galera sé stesso e in
venti anni quel disegno è riuscito a realizzarlo in pieno. Le sue
imprese sono le sole che non subiscono perdite anzi sono progredite
in
modo osceno e la galera può attendere visto che è ancora lui il capo
di questa cosca chiamata governo. In venti anni né l'Italia e
tantomeno gli italiani sono rimasti gli stessi. L'immoralità è
dilagata, la popolazione impoverita e l'onore della nazione
calpestato. Il nostro Paese è terra di conquista della mala dove
trova
qui il paradiso per depredare visto che nel nostro Parlamento
imperano
84 indagati di ogni sorta di crimini. Vogliamo meravigliarci che si
studiano opere faraoniche per arricchire amici e parenti? Opere che
MAI vedranno la luce perché servono esclusivamente per spartirsi i
miliardi che rubano allo Stato? Quel che mi stupisce invece è perché
non esiste un tribunale capace di stroncare questi delitti, perché
sono delitti derubare gli italiani di ogni risorsa per farli
sgargarozzare a questi pescicani. Mi dispiace dirlo ma oggi
servirebbero dei briganti per stroncare questa deriva verso l'abisso
perché a quanto pare gli italiani, troppo onesti e pacifici,
purtroppo
non sono in grado di farlo.
…
SU CHI DENUNCIA UN EVASORE FISCALE
Viviana Vivarelli
Insomma tutto questo bailamme di urla, lazzi e lai, per dire che
sarebbe bene esporre le dichiarazioni dei redditi quando queste
risultano già esposte in Comune.
E tutto questo attacco a presunti orrendi delatori quando già ora col
117 si possono denunciare fatti di evasione!
Che ci sarebbe di nuovo?
Le dichiarazioni dei redditi sono pubblicate da anni via Internet
negli Stati Uniti e in alcuni paesi europei. In Finlandia, possono
essere consultate mandando un SMS con il telefonino ad un numero
prefissato. E nessuno si scandalizza tanto!
Tutto questo urlare alla delazione mi puzza di peloso!
Chi ha la coscienza a posto non ha paura né di delatori né di
pubblicazioni!
Ma davvero dopo 18 anni di frodi e menzogne da parte di questa
gentaglia, qualcuno crede ancora alla balla di un Tremonti che dice
che per i grandi evasori arriverà il carcere (ma quando mai?) o che
le
dichiarazioni dei redditi saranno pubblicate on line e nelle
dichiarazioni stesse verranno indicati i rapporti con le banche e che
addirittura gli enti locali riceveranno dei premi per la lotta
all'evasione in caso di fattiva collaborazione agli accertamenti?
Ma davvero esiste ancora in Italia qualcuno così fesso da credere
nelle balle di Tremonti?
E magari crede anche nelle balle di un Maroni che assicura che la
mafia viene debellata e i suoi patrimoni sequestrati e messi a
beneficio della comunità, quando solo l'1% si è svincolato dalle
pastoie legali e in genere tutti i patrimoni falsamente sequestrati
sono rimasti nelle mani dei loro possessori!
Denunciare una evasione fiscale provata sarebbe una delazione?
L'organico del ministero delle finanze consiste in 70.000 unità,e un
tale organico sarebbe stato più che sufficiente per ottenere
risultati
strepitosi anche senza il coinvolgimento dei cittadini.
Ma lo Stato non può (o non vuole) arrivare dappertutto.
Ci sono volute le ronde col principio che il cittadino deve dare una
mano allo Stato e non si accetta la denuncia sugli evasori? Strano!
Se io vengo a sapere di qualcuno che ha commesso un reato 'grave' e
posso provarlo, ho il 'dovere' di cittadino di avvertirne l'autorità,
e non mi si venga a dire che questa è delazione. E' cittadinanza.
Partecipazione attiva.
Non siamo una cricca di mafiosi che tacciono omertosi sui reciproci
reati.
L'evasione fiscale 'sui grandi numeri' è un reato grave (e non parlo
dello scontrino del bar o della piccola ricevuta dell'elettricista).
In Italia siamo in presenza di evasioni enormi, per più di 200 MLD.
Nel 2010 gli evasori 'totali' scovati dalla GdF furono 8.850 per 50
MLD di €, e possiamo immaginare quanti ce ne siano ancora nell'ombra.
Se vado da uno specialista che mi fa pagare 300 € per 3 minuti di
visita e non mi rilascia fattura, ho tutto il diritto di
denunciarlo,perché mi ha derubato.
Se allo stesso modo vengo a sapere di qualcuno che ha commesso una
forte evasione e ne ho le prove certe, ho il dovere di cittadino di
denunciare il suo reato alle autorità.
La furia con cui la maggioranza degli italiani si è scagliata contro
la denuncia non mi fanno cambiare idea su questo: tacere
sull'iniquità
di chi evade le tasse significa essere complici di chi le evade.
E chi rifiuta qualsiasi tipo di denuncia da terzi è perché non ha la
coscienza pulita.
In quanto al numero delle denunce, esse si decurtano in automatico,
se
solo poniamo la regola delle prove certe, giudiziali, e di una soglia
monetaria sotto cui la denuncia viene cassata, come avviene per
qualunque reato.
Anzi, io farei di più, creerei una ulteriore sede giudiziaria dove
valutare e punire precisamente questo tipo di reato emerso sotto
denuncia. E pagherei le GdF in percentuale delle somme evase
scoperte.
Il carcere è ridicolo, basterebbero forti multe, non premi!
Mi spiace che l'unico soggetto evasore su cui tutti si scagliano sia
quello che guadagna più di un tot, essendo la sperequazione dei
redditi fortemente avvertita come una iniquità sociale intollerabile,
mi spiace che non si dica una parola su chi delocalizza il lavoro o
mette la sua residenza fiscale all'estero.
Per fare un es. storico: Marchionne che guadagna più di mille operai.
Perché non dire che, secondo le leggi di altri Stati, vige la regola
che i compensi di un manager siano commisurati al rendimento del
gruppo e, visti i rendimenti in calo di Fiat, qui dovrebbe essere
Marchionne che rende indietro qualcosa agli Agnelli.
In 5 anni Marchionne ha preso 35,6 milioni di €, 6,3 l’anno, più 69,9
milioni in azioni, più stock option per 115 milioni,più.. Il totale
dà
38.8 milioni l’anno.
In USA le cose vanno diversamente: secondo il Dodd Frank Act,la paga
di un capo è commisurata al salario medio versato dal gruppo. La
legge
italiana non lo esige. Perché? Non sta già qui una grossa iniquità?
La
sperequazione delle sperequazioni!
Morale: ogni anno Marchionne guadagna 1.037 volte il suo dipendente
medio, che non è nemmeno l’operaio Fiat, il quale prende ancora meno
e
fa una vita di merda, grazie allo schiavismo imposto dal medesimo
manager, pure sorretto dalla feccia partitica e sindacale.
E le tasse non le paga avendo furbescamente preso residenza in un
cantone svizzero! E voi mi parlate di evasione?
Qui il reato non c'è solo perché la legge tollera come lecito un
comportamento criminoso.
Perché la legge italiana permette che un top manager trasferisca la
sua residenza fiscale fuori dal Paese dove forma il suo
reddito,quando
gli fa comodo? Ma permette pure che l’imprenditore che delocalizza il
lavoro, mandando a spasso i suoi dipendenti nazionali, non paghi poi
le tasse sui profitti che ottenuto all'estero sul lavoro de
localizzato.
Quando la Marcegaglia esalta i successi e i guadagni dei suoi
imprenditori, quanti di costoro producono o vendono all’estero senza
portare una sola lira in Italia?
..
Harry ripete che delle tasse se ne devo occupare lo Stato e non
spetta
al cittadino denunciare gli evasori.
Mio Caro Harry
è lapalissiano che se lo Stato funzionasse, non saremmo qui a
discuterne di queste cose.
Ma è urgente anche che, in presenza di uno Stato catatonico o iniquo,
chi parla di democrazia diretta voglia intervenire anche sui buchi
del
fisco, le sue smemoratezze, le sue palesi cecità, perché, se non si
correggono le sue evidenti storture, e soprattutto se non si fa
partendo dalla base finanziaria, quale democrazia diretta possiamo
fondare?
Non era Marx a dire che la base economica è la prima struttura e
tutte
le altre sono sovrastrutture? E se la base economica dello Stato non
è
il fisco, cosa cavolo è ?
Ma se non si fa questa opera di pulizia utilizzando l'autorità
giudiziaria, mi dici a chi dovremmo rivolgerci per sanare il marcio?
Al sindacalista che le tasse non le paga? Al politico che mette i
soldi evasi all'estero o vota allegramente nuovi condoni?Al premier
che è il primo evasore d'Italia?Alla banca che sta in cima alla
classifica degli evasori?O al prete che ritiene l'evasione un diritto
divino?
Se democrazia diretta vuol dire partecipativa, la lampante evasione
fiscale del mio avvocato o del mio ortopedico o del gioielliere sotto
casa mi deve coinvolgere, eccome! Altrimenti manca la prima base
fondante di uno Stato democratico.
Si torna sempre alla solfa del vicino, forse perché brachiamo più
spesso nei fatti suoi, ma che dire delle SOCIETA' che sono protette
dallo stesso Stato in mille modi, e in Italia vergognosamente, per
poter evadere in pace? Che dire delle scatole cinesi di cui anche il
nostro premier fa largo uso? Dei nomi fittizi, delle infinite gabole
di un diritto societario fatto a bella posta per favorire i
criminali?
O di un Tremonti che in UE corre affannosamente da ogni parte per
evitare rendiconti societari e soprattutto penalità alle società che
evadono?
Parliamo sempre del vulnus che il Pdl ha fatto al diritto processuale
o penale, fino a snaturarne compiti e natura, parliamo anche dei
danni
fatti al diritto societario e soprattutto delle amnistie fatte ai
reati finanziari!
Trovo giusto che ci si batta per una patrimoniale certa e per
accertamenti a tappeto su ogni tenore di vita che non si giustifichi
con le denunce fiscali fatte.
Trovo giusto, altresì, che in casi lampanti e 'provati' di evasione,
ogni cittadino abbia il pieno diritto e dovere di denunciare
l'evasore
al fisco, entra nel merito la sua partecipazione attiva a uno Stato
che sia la casa di tutti, che sia responsabilità attiva di tutti, e
non una cricca omertosa di malfattori, in cui il ladro protegge il
ladro, l'assassino l'assassino e l'evasore l'evasore, e dove chi
denuncia il malfatto debba essere considerato una spia e un
traditore.
Ma traditore di che? Della legge? Dell'eguaglianza dei cittadini?
Di
una sana democrazia?
.
Un caso vergognoso: VALENTINO ROSSI
Il 3 agosto 2007 l’Ufficio di Pesaro dell’Agenzia delle Entrate gli
contesta compensi non dichiarati per quasi 59 milioni di euro,
relativi al periodo 2000-2004. Considerando Irpef, Irap e Iva,
l’evasione fiscale è pari a quasi 44 milioni di euro. Il fisco chiede
anche il pagamento delle sanzioni e degli interessi, per un totale
complessivo di 112 milioni.
Per tutti e 5 gli anni in questione, Rossi aveva presentato una
dichiarazione Irpef con un reddito inferiore a quello reale. Lo
stesso
dicasi per l’Irap e l'Iva del 2000, mentre per il quadriennio
2001-2004 non ha presentato alcuna dichiarazione Irap e Iva.
Valentino si è difeso affermando di aver rispettato la legge e di
aver
pagato tutte le imposte dovute nel Regno Unito, paese UE, dove
risulta
residente (ah ecco la gabola! Non è residente in Italia!).
Nel febbraio del 2008 è stata resa nota la notizia che Rossi ha
raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate patteggiando il
pagamento di 19 milioni di euro per il periodo 2000-2004 e 16 milioni
per il periodo 2005-2006: 30 milioni
Ha una evasione di 44 milioni, non solo non li paga, non solo non
paga
alcuna multa, non solo non va in carcere, ma lo Stato gli regala 14
milioni di euro!!!! (e poi mettono in carcere uno per due pianticelle
di Marijuana o perché non ha permesso di soggiorno o perché ha rubato
al supermercato!)
Per eliminare le sue pendenze anche nei confronti della magistratura,
nel maggio del 2009 Rossi chiede alla Procura di Pesaro un
patteggiamento a 6 mesi di reclusione (come se li avesse fatti!),
anche se non sconterà mai tale pena né il suo nome verrà menzionato
nel casellario giudiziario.
EVVIVA!
..
Prendiamo un altro esempio: i due stilisti Dolce&Gabbana
Processati per evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato: hanno
spostato la sede della società all’estero per pagare meno tasse. E’
una cosa illegale che viene fatto più spesso che non si creda e fa
sfuggire al fisco somme gigantesche. Una vera frode ai danni dello
Stato, in cui somme enormi possono finire in quei paradisi fiscali
che
i cari G8 si sono guardati bene dal chiudere malgrado le roboanti
promesse.
Con questo espediente i due stilisti furbetti hanno spostato il loro
impero dall’Italia al Lussemburgo, evadendo così nel 2004 un miliardo
di lire. Nel 2004, infatti, il sistema delle royalties del gruppo
viene sottratto a una struttura fino a quel momento lineare – con
alla
testa la società a responsabilità limitata D&G, con sede a Milano –
e
trasferito a una catena di scatole cinesi e la testa del gruppo è
portata in Lussemburgo”.
Siamo nel 2011, sono passati 7 anni, ne avete saputo qualcosa?
Avete saputo di punizioni su altri imprenditori che hanno messo su
simili scatole cinesi?
Sapete che Berlusconi sia stato punito per le frodi che ha montato
per rubare al fisco, per le sue operazioni di appropriazione
indebita,
frode fiscale, falso in bilancio ...?
..
Hanno preso la residenza all’estero per non pagare le tasse:
Marchionne, Sofia Loren, Pavarotti, Briatore, l’atleta altoasina
Denise Karbon, Zucchero, i Berloni,.. solo nella famigerata lista
Falciani nella banca svizzera Hsbce ci sono 7.000 nomi e 400 società,
molti i professionisti, soprattutto avvocati e commercialisti, ma
anche operatori del settore della moda e diplomatici e il caro
Berlusconi con lo scudo fiscale votato allegramente da quella ladra
della Lega li ha graziati tutti, bonificando i patrimoni rubati! Per
questi ladri fraudolenti è bastato dimostrare di aver aderito allo
scudo fiscale per ridurre al minimo i rischi di fronte alle pretese
dell'erario. Ladro premia ladro.
Il patron della Menarini Alberto Aleotti fa pace col fisco con 330
milioni, dopo aver commesso frode fiscale e truffa e aver rimpiattato
i soldi nella banca Lgt del Liechtenstein. Peccato che fossero in
ballo 3 miliardi! Ma il proprietario del gruppo farmaceutico ha
raggiunto un accordo con il fisco in base al quale si impegna a
versare nelle casse dello Stato, in unica soluzione, circa 330
milioni
di euro, a fronte di un accertamento di 500 mln. Lo stesso aveva
fatto
rientrare dall’estero capitali per circa un miliardo di euro nel
2003, avvalendosi dello scudo fiscale. Ecco chi vota Berlusconi!
Loris Capirossi è stato multato di 2 milioni di euro per avere evaso
il fisco prendendo residenza a Montecarlo. Ma quanti ce ne sono che
sono stati graziati da questo governo di malfattori? E che non si
sono
nemmeno degnati di pagare quello che dovevano in base alla legge
truffa congegnata da Berlusconi nella lunga serie di leggi truffa per
corrotti ed evasori?
..
Gilda Caronti scrive:
Veramente il sistema della delazione c'è già, infatti il 117 esiste
da
anni ma poi nessuno persegue le segnalazioni, e siamo anche abituati
all'inefficienza generale.
L'Italia arretra sempre più nel sistema di cosche mai sconfitto
Non abbiamo più la comunità ma neppure abbiamo una Repubblica
Sempre insuperabile la definizione di Elio e le Storie Tese: La Terra dei
cachi!
Il vero messaggio per l'Europa è che siamo sempre meno affidabili e
così la speculazione che dicono di voler combattere la praticano a
man
bassa nello stesso momento!
Altro che legge della giungla!
Almeno lì vince la meritocrazia o la forza.
Qui siamo condannati ad obbedire alle leggi fatte da ladri e
leccaculi
vari, col cervello di gallina
E finché obbediremo saremo sbaragliati, in nostro nome, con i nostri
soldi, rimarremo in condizioni che nemmeno gli schiavi ateniesi
avrebbero sopportato!
E il bene pubblico, la condivisione dei destini e tante belle
chiacchiere che fanno sempre ci riportano alla realtà di un Paese che
non ha mai fatto una rivoluzione, che si è sempre piegato al potente
di turno, per amore o per forza. Troppi sopportano le ferite e non si
indignano nel vedere le ingiustizie, anzi magari ne approfittano
Altrimenti come si spiegano i voti a Berlusconi?
Da cantante da crociera a sultano-clown che non fa neanche ridere che
tiene in pugno 60 milioni di persone nel suo delirio.
Lui vede un paese di m. io vedo un paese senza rivolta, insensibile
alla dignità, senza amore per se stesso e la sua libertà:
campanilismo
e logiche tribali, peggio che in Libia o in Afghanistan.
Abbiamo il coraggio di bombardare loro in nome della democrazia?
Chi accetta le sue catene imprigiona anche te, digli di smettere!
Basta deleghe in bianco, basta sistema dei Partiti dove si nasconde
l’ignavia dietro l’ideologia.
Non facciamo la spia né le vittime.
Creiamoci le reti mutualistiche, le monete alternative, gli scambi
gratuiti, le banche del tempo, l’informazione condivisa, non c’è
nessuna altra speranza
..
Chiedo Venia: la Lega ha Ragione.
Occorre Sparare agli Extracomunitari e Bombardare i loro Paesi
d'Origine.
Andorra, Montecarlo, Liecthenstein, Campione, S.Marino, Belize, etc.
Cominciamo però da Antigua...
..
Riporto il post di Santo Buhler
Basterebbe fare patti con la Svizzera
"Chissà perché Tremorti rifiuta di firmare con la Svizzera gli
accordi
sui capitali italiani là depositati. Gli stessi accordi sono stati
firmati da Inghilterra e Germania,con notevoli vantaggi di entrate
fiscali. Gli svizzeri dicono che dovrebbero versare all'Italia
qualcosa come 10 MLD l'anno! Il suo studio commerciale conosce bene
il
sistema: si é specializzato nel trasferimento di capitali da oltre 20
anni. Perché Tremonti non vuole i benefici dell'evasione fiscale
verso
la Svizzera, soldi disponibili subito e ogni anno?"
Ma la manovra la potevano fare solo operando sull'evasione, evitando
tagli dolorosi che aumentano la recessione, con un Fisco per es. che
respinga come truffaldine tutte le denunce fiscali ridicole di quei
liberi professionisti o commercianti che sono sotto un minimo di
attendibilità, con dipendenti che dichiarano di più, e spingendoli a
rifarle da capo in tot più credibili pena forti multe.
Vi risulta che sia normale che (dati di Tremonti) la base imponibile
evasa ogni anno sia di 200 MLD? E, secondo altri studi, addirittura
di
330? Quante manovre si farebbero con questa montagna di soldi senza
vessare gli onesti?
Per il Centro Studi di Confindustria l'evasione fiscale vale
addirittura molto di più.
La distribuzione dell’evasione per settori di attività è:
Commercio, alberghi e ristoranti: 46,9%
Trasporti, comunicazioni ed altri servizi: 33,8%
Industria:10,8
Ma in cima a tutto ci sono banche, assicurazioni e società.
Dovrebbero
essere quelle più facili da controllare. Perché questo governo lo ha
reso quasi impossibile? Perché Tremonti ha assicurato alla
Marcegaglia
che avrebbe diminuito i controlli su società e grosse imprese e ne
avrebbe fatti di più sui pesci piccoli, artigiani e bottegai? Ma poi
di più cosa, dal momento che la GdF non è mai stata ampliata? E che
tutto quello che hanno fatto è un spot! Ci sputo su questo ridicolo
e
ipocrita spot!
..
Armando Di Napoli
Il mondo senza sapore
disconoscendo sacrificio
saccheggia l’animo dell’umiltà
unghia stanche d’aggrapparsi
alla scellerata sopravvivenza
si spezzano affogando negli inferi
di una lubrica trasgressione
l’acqua salata inquinata di potere
si trasforma in olio di ricino
bucando le lacrime che sprofondano
senza musicalità nelle viscere della disumanità
le gole dei deportati arse d’acido
si sfrantumano nelle sabbie delle dimenticanze
mentre nell’ombra del massacro schiudono
da gusci marci esseri metà uomini e metà tirannosauri
vestiti di maglie cinesi con scritte sopra
guardia costa o polizia locale
con mimiche e tratti somatici
del vecchio stampo fascista
prodigandosi in assurdi scempi
spiumano ali di angeli
mostrando vanto e vanità
nell’olimpo delle sofferenze calpestate…
..
Globali? No grazie!
Paolo De Gregorio
Non sono molti quelli che riconoscono la grande lungimiranza dei
cosiddetti no-global, che intuirono molti anni fa i grandi guasti che
avrebbe portato la globalizzazione, e moltissimi sono coloro che oggi
davanti alla crisi la ritengono inevitabile e senza alternativa.
Persino Tremonti, di cui abbiamo subito per anni le saccenti ed
incomprensibili analisi, è oggi costretto ad ammettere che la crisi
c’è, è di sistema e non ciclica, e non se ne vede la fine (lui dice
“game over”).
La ricetta infallibile, di destra e di sinistra, prescrive di
rilanciare l’economia, espandendo la nostra penetrazione nei mercati,
come se ciò dipendesse dalla buona volontà di qualcuno o dalla
possibilità di licenziare più facilmente o da una maggiore
produttività.
La dura realtà e la cruda verità non sono mai arrivate al grande
pubblico, perché c’è da sudare freddo ad ammettere un declino senza
speranza, determinato dal peso insopportabile degli interessi da
pagare su un debito pubblico arrivato a 1.900 miliardi di euro, e
dall’altra parte da una feroce lotta sui mercati che è stata perduta
dall’Italia, che è stata invasa da merci straniere di ogni tipo,
anche
in quei settori in cui era un paese esportatore (tessile, cantieri
navali, ceramica, ecc.).
Ma il segno più evidente di un declino senza speranza è quello di
vedere ridurre, da un governo incapace, i finanziamenti alla ricerca
e
alla università, con il risultato che i nostri migliori cervelli
vanno
a rinforzare le economie che hanno vinto la globalizzazione.
Bisogna capire che la globalizzazione ha già i suoi vincitori e i
suoi
vinti. L’Italia ed i paesi europei (eccetto Germania e Francia) che
non hanno industrie multinazionali, che non hanno manodopera a basso
costo per competere con i paesi asiatici, che sono fortemente
indebitati e prossimi al fallimento, sono ostaggi delle banche e dei
fondi sovrani dei paesi ricchi, tipo la Cina, che è in grado di
comprare il debito pubblico di interi paesi e governarli secondo i
propri interessi, tenendoli in eterno in condizione di inferiorità e
sottosviluppo.
I paesi forti, finanziariamente, per struttura industriale,
militarmente, tendono, in una sorta di neo-colonialismo, a far
restare
deboli i paesi in crisi, comprandone tutti i pezzi pregiati a prezzi
di saldo, magari sostenendo che lo fanno per aiutarti e per evitarti
il fallimento.
Francia e Germania detengono metà del nostro debito, siamo sotto
tutela e commissariati, e se volessero comprarsi rispettivamente
Alitalia o la Fiat a prezzi stracciati non avrebbero difficoltà e il
nostro declino sarebbe conclamato.
Se la maggior parte degli italiani avesse chiara la situazione, non
si
illuderebbe che basta cambiare governo, è necessaria un svolta
epocale.
Nessun movimento e nessun partito si prende la responsabilità di dire
come stanno veramente le cose. Nessuno indica l’unica strada
percorribile, che è quella di dichiarare fallimento e non restituire
il debito, tornare ad una moneta nazionale, uscire da WTO, FMI, NATO,
finirla con le spese militari, e affrontare un piano trentennale per
avviare una riconversione che ci porti alla indipendenza energetica
ed
alimentare, con ricerca, manifattura, installazione tutta italiana,
protetta da dazi adeguati.
Chiunque vi dica che l’economia si riprenderà, che senza l’Euro siamo
finiti, che bisogna essere sempre alleati di qualcuno altrimenti ci
invadono, che abbiamo un prestigio da difendere, vi prende
perfidamente in giro e apre la porta ad un futuro drammatico, perché
con l’autosufficienza energetica con le rinnovabili e con
l’autosufficienza alimentare si sopravvive, ma da una crisi
petrolifera e dal fatto che importiamo il 70% del nostro fabbisogno
alimentare si esce solo uccidendoci a vicenda.
Chiunque può fare la scelta di andare in campagna e rendersi
indipendente con le rinnovabili e con una agricoltura legata al
territorio, con vendita diretta dei prodotti, lo faccia e si rivelerà
più furbo di tanti intellettuali e politicanti che sono sanno solo
campare sulle spalle dei contribuenti.
..
IL LAVORO CHE NON C’E’
vv
Quando 3 anni fa sentii in Piazza Maggiore a Bologna Beppe Grillo che
diceva: "il nostro problema è che manca il lavoro" non mi rendevo
ancora conto bene della situazione ma sentii un brivido freddo nella
schiena, perché dai nostri cari media una frase così nitida e
spietata
non l'avevo mai sentita dire.
Oggi sento che a Gela cercano 3 spazzini per una discarica, per soli
tre mesi, e si sono presentati in 3.000, moltissimi i laureati! Chi è
che dice ancora che gli italiani non si adattano ai lavori umili?
Riusciamo a capire, almeno per un momento, al di là delle risate
compiaciute dei tre caimani e del falso ottimismo di facciata dei
nostri ipocriti tg, che tutti i parametri sono saltati e siamo
sull'orlo di un precipizio?
....
COMUNIONE E FATTURAZIONE
Saverio Tommasi
Roberto Formigoni, presifrntr della Lombardia, consacrato "Memores
Domini", principale referente politico di CL.
Cl è una chiesa privata, allineata alla destra italiana. Dicono di
seguire Cristo e poi lo mercificano, usandolo come scudo e clava per
quelli fuori dal giro, estranei a CL.
..si proteggono, neanche fossero una setta. O forse lo sono. Si
ritrovano ogni anno a Rimini in nome dell’amicizia e ne escono
rafforzati negli affari. Se non sono setta sono una lobby.
Poi c’è la Compagnia delle Opere, emanazione di CL, questa sì una
super-mega-straordinaria-potentissima lobby costituita da 34.000
imprese, con un fatturato complessivo stimano in 70 MLD di dollari.
Difficile dire che sia tutto “in nome
dell’amicizia”. Quel che è certo è che da queste parti è da un pezzo
che non credono più al “denaro sterco del diavolo”. Per questo hanno
piazzato uomini chiave nei consigli di amministrazione di banche,
istituti e fondazioni. Inanellando conflitti di interesse, ma su
quello non potranno mai superare il maestro.
Il segretario della DC De Mita li definì “teologi d’estate”. Ma sono
affaristi tutto l’anno. A Rimini 3200 volontari che per una settimana
lavorano gratis perché forse ci credono davvero. Di poter essere
utili. Di apportare il loro contributo per una causa più grande di
loro e del meeting. E si ritrovano invischiati in una lobby che
vorrebbe piegare le scelte politiche a un ordine confessionale. Per
giunta in nome di Cristo, che se fosse ancora vivo, c’è da giurarci,
li prenderebbe a calci dove non batte il sole.
.
Lorenzo
E’ evidente che CL e la Compagnia delle Opere sono una possente lobby
confessionale di destra che manifesta un calore sfegatato verso gli
uomini di potere, da loro ammirati e ascoltati per il solo fatto che
dispongono di un potere politico. Nei loro confronti mai che abbia
colto una critica o un indirizzo contrastante, in favore, che so, di
un’Europa con una visione strategica quale che sia, di una politica
verso gli immigrati, regolari e non, che punti all’integrazione
sociale, di una politica fiscale che chiami i più ricchi a
contribuire
in modo progressivamente crescente con la loro ricchezza, di un
progresso nella diminuzione delle disuguaglianze, insomma di qualcosa
che abbia un’ispirazione evangelica, cioè del Regno di Dio così come
è
enunciato nelle Beatitudini, o almeno dei diritti umani, come
enunciati nella Carta dell’ONU.
.
Nicoletta Ceresi
La globalizzazione é la disfatta del mondo una manovra dei potenti
per
distruggere la singolarità per portarci al più basso dei livelli, un
mondo senza storia, senza orgoglio, senza morale. Lottiamo per la
nostra individualità culturale perché il mondo non sia impoverito
insieme a noi!
..
IL VIAGGIO
Viviana Vivarelli
Quando ti metti in viaggio
non guardare
l’arrivo
è grande il mondo
una sarà la dimensione dell’andare
l’altra i compagni lungo la via
Vedrai albe e tramonti
cieli e montagne
paesi come perle nel rosario
ma il filo profondo sempre sia
negli amici del viaggio
Tante le forme del cammino
Unica sarà la dimensione
Del tuo cuore
..
PARADIGMI PER UNA RINASCITA
Roberto Savio
(Continuo a leggere di persone che, ignare del dibattito svolto da
almeno 30 anni da parte dei cittadini consapevoli, chiedono proposte
alternative all’attuale governo. Queste proposte ci sono sia livello
nazionale che mondiale. Basta contattare i circuiti giusti che non
saranno mai quelli dei media di regime.
Riporto un programma in 6 punti di un grande del mondo: Roberto
Savio)
Ecco un programma per tornare quasi alla normalità: far sì che i
cittadini possano decidere come difendere la loro vita oltre che
sull’acqua e il nucleare; far sì che la solidarietà non diventi un
impegno “marginale”; far sì che 400 milioni di persone non scappino
da
ambienti avvelenati o desertificati; far sì che 12 milioni di persone
non finiscano ogni anno nella schiavitù del crimine e ricordare che
l’80% dei lavoratori del mondo è privo di tutela sociale.
Il mondo della finanza “inventa” 100 milioni di nuovi diseredati (e
l’arricchimento di pochi continua) -Roberto Savio
I problemi sono gravi. Poniamoli sotto un preciso paradigma “Non c’è
pace senza sicurezza”. La sicurezza non è certo quella militare, dove
vanno 1.6 trilioni di
dollari ogni anno. La sicurezza è quella umana, per la quale oggi il
totale dei bilanci per lo sviluppo sono 50 miliardi. Basterebbe che
il
10% delle spese militari andassero a quelle umane, che già avremmo
160
miliardi di dollari. Molto di più di quanto si richiede alle Nazioni
Unite per un accordo sul controllo climatico. Un soldato americano
costa, secondo il Pentagono, un milione di dollari l’anno. Questo
equivale alla somma con la quale vivono, secondo le Nazioni Unite,
2.740 persone in un anno. Ma un mondo dove 51 milioni di persone
hanno
la stessa ricchezza di 1,2 miliardi di cittadini, non è sostenibile.
Oggi il mondo vive in senso di crescente insicurezza. Ma i conflitti
ed il terrorismo contano sempre meno nell’immaginario collettivo. E’
il quotidiano che è sempre più scoraggiante. Evidenziamo 6 problemi
massimi che contengono tutti gli altri
1
Il mondo vive oggi in una profonda crisi di governabilità. Il declino
economico e sociale dei Paesi del Nord sta creando una fuga in
avanti,
con partiti e movimenti che sognano un ritorno ad una epoca ormai
scomparsa. Il Tea Party, che ha catturato il partito repubblicano in
America, ed I partiti di dx xenofoba usciti alla ribalta in Paesi
modello, come Olanda, Norvegia, Svezia, Finlandia, ma anche Ungheria,
Lituania, ecc, sono il risultato della fuga in avanti. Siamo passati
dalla fine delle ideologie alla affermazione del pragmatismo come
formula della politica. Ma senza un quadro di riferimento e di
analisi, si scivola nell’utilitarismo, cioè gestire solo ciò; che è
utile. La politica oggi non produce più idee, visione, strategia, e
diventa autoreferente e senza rapporto con i cittadini, e quindi
manca
di legittimità. Contro l’insufficienza della politica partitocratica
ci si salva solo con una maggiore partecipazione dei cittadini, al
di
là del sistema elettorale: una democrazia partecipativa, in cui si
deleghi ai cittadini la discussione sui beni comuni, non solo l’acqua
o il nucleare.
2
Un elemento chiave della crisi attuale è il volo senza controlli
della
finanza, sempre più sganciata e sempre più opposta alla economia
reale. Mentre gli scambi commerciali sono calati di un 15%
mondialmente, le transazioni finanziare sono in continuo aumento,
raggiungendo ormai 40 trilioni quotidiani. La finanza non ha nessuno
strumento di controllo internazionale. Il Commercio ha la OMC, il
lavoro la OIL, l’aviazione la ICAO, e via di seguito. La pressione
delle borse fa sì che oggi il deficit fiscale sia più importante di
quello sociale. Secondo la maggioranza degli economisti, siamo in una
crisi che andrà oltre questo decennio. La finanza sta mettendo in
crisi l’Europa politica, e aumenta il numero dei poveri in modo
drammatico. Le proposte di controllo sono minime, e tutti i piani di
recupero economico sono stati diretti a salvare il sistema bancario.
Intanto la crisi ha prodotto, secondo le nazioni Unite, 100 milioni
di
nuovi poveri.
Se le banche debbono soffrire, e con loro le borse, che ciò resti un
fatto interno alla finanza, e non sia scaricato sui cittadini. Si
riporti alla divisione fra banche di investimento e banche di
deposito, abolita nel 2001 (mai prima di allora crisi di questa
grandezza), si impedisca alla banche di deposito di speculare con i
soldi dei clienti, riducendo così la bolla speculativa. E si riducano
gli strumenti speculativi in uso, molti dei quali sono delle lotterie
rischiosissime.
3
Queste due crisi hanno messo in ginocchia la idea della cooperazione
internazionale. Il tema della giustizia sociale internazionale, della
solidarietà, è divenuto marginale. Ma in un mondo globalizzato, non
si
può lasciare le idee del mercato e del profitto come uniche leve.
Occorre anche mantenere l’etica come un elemento insostituibile dei
rapporti internazionali.
Poniamo intanto una tassazione sulle speculazioni finanziarie. Queste
sono così enormi, che basterebbe introdurre una tassa del 1 per
10.000, per generare 400 milioni di euro QUOTIDIANI. Questi si
dovrebbero distribuire alle vittime della crisi, ai disoccupati, ai
giovani, al deficit sociale, in modo proporzionale secondo la
grandezza di ogni paese. Non occorre creare una burocrazia. (basta un
programmino internet che trattiene una quota minima su ogni
transazione vietando quelle allo scoperto).
4
Ambiente. I dati del riscaldamento globale sono davanti a tutti. Ma
il
governo americano è prigioniero di un congresso che li nega. E di
conseguenza nessun accordo internazionale è possibile. Intanto sta
nascendo una nuova categoria di profughi: quelli ambientali. Le stime
delle Nazioni Unite è che possono diventare 400 milioni entro 30
anni.
E chi paga la crisi sono sopratutto i paesi più poveri, in prima fila
quelli africani. Ma anche l’Europa si vedrà profondamente colpita. I
produttori di vino stanno già comprando terreno in Inghilterra,
perché
il sud dell’Europa andrà verso un aumento di temperatura importante
per l’agricoltura. E l’aumento del prezzo degli alimenti sta
aumentando il numero dei poveri, e provocherà grandi moti di
disperazione e di ribellione. Chiediamo ai parlamenti che mettano in
atto gli impegni internazionali sulla riduzione della dipendenza dai
fossili, la introduzione delle nuove tecnologie verdi, temi su cui
tutti (meno forse la Cina) sono profondamente in ritardo. E chiediamo
ai cittadini di riconoscere che questo modello di sviluppo, basato
sul
consumismo, non è più sostenibile e richiede purtroppo modifiche del
nostro stile di vita.
5
Diritti umani Secondo la OIL, ogni anno 12,3 milioni di persone sono
catturate da organizzazioni legate al crimine, e obbligate a lavorare
in condizioni inumane. L’Ocse in giugno ha tenuto a Vienna un
convegno
sulla coercizione, da quella sessuale a quella del lavoro. In Europa
ci sono centinaia di migliaia di persone in condizioni di schiavitù.
La OIL riporta il caso di una zona al sud di Napoli, 1.200 lavoratori
agricoli, senza documenti, senza casa, lavorano 12 ore al giorno per
paghe ridicole, in tendopoli controllate da caporali. Si parla tanto
della minorenne marocchina ‘utilizzata’ da B, ma quanto si parla
delle
decine di migliaia di donne attirate con false promesse di lavoro, e
poi costrette allo sfruttamento?
Riconosciamo che senza una politica di immigrazione basata sulla
dignità degli immigrati, la crescita dell’Europa non è possibile, né
il mantenimento dei sistemi di previdenza, visto che il rapporto
intergenerazionale si è ridotto per la bassa natalità. La Merkel ha
chiesto a un gruppo di 5 saggi cosa si doveva fare per mantenere la
Germania competitiva per i prossimi 20 anni. Hanno detto: aumentare
il
numero degli immigrati. Oggi è di moda, e porta voti, dire il
contrario. Va anche di moda ignorare il cambio climatico. Ma come
dicevano i romani, fatti hanno le gambe lunghe. è nostro dovere
saperlo. Chiediamo quindi che sul tema della immigrazione si apra un
dibattito per creare una politica di immigrazione europea, che esca
dai generici luoghi comuni nei quali il mondo della politica si è
rifugiato.
6
Ridare dignità al mondo del lavoro. Oggi i sindacati rappresentano
mondialmente il 12% della forza del lavoro, e sono sempre più isole
di
difesa dei propri iscritti. L’80% dei lavoratori nel mondo è senza
contributi sociali La disoccupazione giovanile è del 30 al 70%
superiore a quella media. Secondo la OIT, la pensione media per la
generazione di coloro che oggi hanno dai 20 ai 30 anni, sarà di 470
€.
Che tipo di società sarà? E quella dei loro figli, che non potranno
contare come quella attuale, sui genitori come ammortizzatori
sociali?
Ma questa gigantesca mutazione sociale non trova proposte nel mondo
della politica.
Va rilanciato il tema della solidarietà e responsabilità
intergenerazionale. Si riveda il sistema economico e fiscale, per
ridurre lo scarto crescente tra cittadini che oggi sono dentro, e
spesso bene, con coloro che resteranno fuori. è un tema politicamente
suicida, e quindi assente dal dibattito. Ma ricordiamo a tutti che,
se
non verrà affrontato, andremo verso un mondo di sofferenze e di
penuria. E chi guarderà allora a noi di oggi, ci giudicherà con
ragione o ciechi o egoisti, o tutti e due.
È arrivato il tempo dell’impegno, del sacrificio, nello sforzo comune
e personale. Manca un Churchill, che promettendo lagcrme e sangue,
riuscì a mobilitare il Paese contro il nazismo. E manca anche un
Manifesto… ma abbiamo abbastanza dati per sapere che, evaderli, è un
atto gravissimo. E non basterà dare la colpa ai politici. Noi siamo
egualmente corresponsabili.
.
(Roberto Savio è cofondatore e segretario generale di Media Watch
Global, sede a Parigi. Nel 2001 è stato uno dei promotori del Foro
Social Mondiale. Attualmente coordina la Commissione di Comunicazione
del Consiglio Internazionale. È tra i promotori di un progetto di
informazione impegnato nello sviluppo, dell’agenzia di notizie Inter
Pres Service (Ips), della Techonolical Information Pilot System
(Tips), della Rete di Informazioni Internazionali per Caribi e
America
Latina (Asin) e del servizio latinoamericano Alasei e Women’s Featue
del servizio latinoamericano Alasei e Women’s Feature Service (Wfs).
Gorbaciov lo ha voluto membro del Comitato Scientifico del Foro
Politico Mondiale. Negli Stati Uniti presiede la
direzione della Alleanza per l’Umanità. Nato a Roma, cittadino
argentino, ricercatore economico in una Università italiana, ha
lavorato alla Rai Tv come direttore dei notiziari per l’America
Latina.)
..
LA CRISI ECONOMICA: UN INGANNO PREMEDITATO
Viviana Vivarelli
Il rollo della domanda
Non ci dobbiamo far ingannare. L’Ue sta compiendo una spregevole
opera
di terrorismo finanziario usando la crisi come un grimaldello per
imporre un Nuovo Ordine Mondiale di tipo totalitario. L’Ue non fa
chiedere sacrifici ai paesi membri che si riversano sui lavoratori o
sui poveri. C’è qualcosa di orrido e premeditato in questo. Una
grossa
infame frode di un neoliberismo che diventa ogni giorno più sporco.
E’
chiaro agli occhi di tutti che banche, assicurazioni, società,
multinazionali e magnati hanno continuato ad essere aiutati dai
governi nei loro arricchimenti e nelle loro luride speculazioni, a
spese di cittadini comuni, lavoratori, pensionati, famiglie,
giovani…che diventano sempre più miseri e insicuri, con riduzioni di
redditi, tagli allo stato sociale, tagli dei diritti..
Non dobbiamo più accettare una politica di duri sacrifici che non
colpisce mai i detentori del danaro, in primo luogo coloro che ne
hanno tanto da metterlo nei paradisi fiscali, da usarlo in vizi e
sciali innominabili o da investirlo in guerre e azioni di
corporazioni
affamatrici.
La politica di tagli imposta dall’UE è recessiva e troncherà
totalmente qualunque possibilità di ripresa.
Le imprese occidentali non possono essere aiutate ad aumentare la
produzione per il semplice fatto che hanno già ampie capacità
produttive in eccesso. Basta vedere la FIAT. A che pro schiavizzare
gli operai, nullificare i loro diritti, mortificare i loro salari,
delocalizzare verso schiavi più consenzienti, se non c’è domanda di
auto? Dov’è finito il paradigma di Ford che diceva che il salario dei
suoi operai doveva essere tali da renderli acquirenti delle auto che
producevano? A che pro imporre aumenti dell’Iva, licenziamenti
facili,
salari diminuiti, tagli delle festività, mostruosità costituzionali o
non si sa quali altre aberrazioni, se le auto non sono richieste?
Tutte le manovra imposte dall’Europa comprimono la domanda e
aumentano
la crisi.
Quella che manca è la richiesta di beni. Il mercato è fatto da due
parti: chi vende e chi compra. Se sparisce chi compra, a che servirà
favorire chi vende? Se le manovre dei peggiori stati europei
mireranno
solo a rende i popoli più poveri, chi salverà l’Europa?
Delocalizzare non è mai stata la soluzione
Ma che senso ha continuare a esigere l’aumento di un Pil (buono solo
a
giustificare le follie del rating) e insistere sugli aiuti alle
imprese affinché amplino la loro produzione, se c’è un tale calo
della
domanda e se le manovre in corso la schianteranno completamente?
La crisi è cominciata con la corsa alle delocalizzazioni. Era ovvio
che, delocalizzando il lavoro all’estero, si sarebbe contratta la
domanda nazionale di beni con un calo del Pil. Normalmente chi perde
il lavoro non si mette a comprare di più. Ma non gli bastava, hanno
tentato anche la direttiva Bolkestein, di peggiorare le condizioni
dei
lavoratori e di portarle al minimo Ue, mostrando bene una sporca
linea
liberista incontrastata.
Ma le delocalizzazioni non hanno portato all’Italia nemmeno il
beneficio di risorse fiscali dai loro promotori grazie ai maggiori
utili conseguiti dal costo inferiore del lavoro, ché anzi governi
come
il nostro hanno permesso il rientro di capitali evasi e hanno cercato
di agire, con l’alibi della concorrenza e del mercato, solo nel senso
di distruggere la capacità contrattuale e salariale dei lavoratori
nazionali. Così il danno è stato doppio. E le industrie nazionali si
sono adagiate su questo doppio binario (delocalizzazione e aiuti
neoliberisti di Stato) per abbandonare innovazioni e
razionalizzazioni
e vivere di sfruttamento e regalìe. Come non bastasse, gli utili sono
andati, non alla ricerca e all’innovazione, ma alla speculazione
borsistica (vd Tanzi di Parmalat che è riuscito a rovinare un’azienda
sana per vizio di gioco, portando alla rovina 30.000 risparmiatori),
e, malgrado ciò, Governi e organismi sovranazionali si sono guardati
bene dal mettere il sia pur minimo freno alle speculazioni. Ogni
intrallazzo è continuato sempre peggio, dai sub prime, ai derivati,
alle vendite allo scoperto, alle banche di investimento, alle scatole
cinesi, ai paradisi fiscali.
E oggi ci vengono a parlare di ‘sacrifici’!? Ma questo è
inaccettabile!
E’ da 30 anni che l’Europa declina
Ma come si fa a parlare di Pil quando sono almeno 30 anni che la
crescita dei paesi europei sta declinando? Ci vorrebbero delle
invenzioni che vivacizzassero la produzione, delle grande scoperte,
dei ritrovati di livello rivoluzionario, e le energie verdi avrebbero
potuto essere un nuovo campo di ricerca e di mercato, ma abbiamo
visto
come, nel campo dell’auto per es., i vecchi dominatori hanno fatto
ripiegare il mondo su produzioni obsolete. Così la ricerca langue, in
Italia è addirittura morta mentre si sta assassinando la scuola, e le
imprese hanno cessato da un pezzo di innovare!
Del resto, se si guarda un paese che un tempo era primo
nell’innovazione tecnologica, il Giappone, si vede che è in
stagnazione da più di 20 anni, e che il suo problema non è stato di
produrre di più ma di vendere.
E la Cina che tanto ha infervorato i produttori europei ha copiato
brevetti e macchine per produrre lei stessa quello che l’Europa
voleva
vendergli e rivendercelo a prezzi inferiori con l’UE immobilizzata
dagli imprenditori che continuavano a sperare nella contropartita
cinese e hanno permesso ogni sorta di importazioni fallimentari.
L’incuria del mercato interno
Il problema grave per le imprese europee è che hanno dato per
scontato
per non era importante un mercato interno e che si doveva essere
competitori col Terzo Mondo dove la mano d’opera stava quasi a zero.
Così hanno tentato di portare i salari europei a livello di quelli
del Terzo Mondo, mentre le esportazioni si stavano rarefacendo.
Aggiungiamo gli abomini assolutamente difesi da tutti della
speculazione borsistica e la manovra fallimentare delle grandi banche
protette dai governi e siamo a questo punto!
Come possono i governi europei pensare a una ripresa possibile con
politiche che continuano a comprimere i salari e a impoverire le
famiglie, mentre non tolgono un solo euro alla Chiesa, ai politici,
ai
magnati, alle società, alle banche, alle assicurazioni, alla Borsa?
Si dice che un salario medio italiano sia di 5 volte più basso di uno
tedesco, ma quello tedesco già nel 2010 era del 2,5% inferiore al
2000. E per più di metà dei dipendenti tedeschi era calato del 10%.
Che deve dire allora l’operaio italiano che ha dovuto subire anche il
raddoppio dei prezzi a causa del controllo assente del’incapace
Governo Berlusconi? Quando sarebbe bastato l’obbligo di esporre il
doppio prezzo, in lire e in euro, su tutti i cartellini al momento
del
passaggio all’euro! E far partire multe a raffica su chi si
approfittava del cliente!
Che deve dire il disoccupato o il povero italiano che manca, unico in
Europa, di un salario minimo garantito? Che paga tutto più caro degli
altri europei. Dalle scarpe per bambini al latte in polvere, delle
bollette alle medicine, dagli affitti al costo dei libri scolastici,
dalla benzina ai cd?
Mi pare assurdo che ogni paese europeo pensi di fregare gli altri e
di
rafforzarsi solo attraverso il proprio export alla Cina o simili! In
quasi tutto l’export ormai siamo perdenti sulla concorrenza dei costi
mondiali, almeno finché esisteranno paesi dove il lavoro è pagato con
un salario da fame.
Se non si torna a incentivare la domanda interna di beni non se ne
esce, se non si torna a incentivare l’interscambio europeo, saranno i
paesi dalla miseria atroce a batterci e non coi migranti ma proprio
col mercato!
Ma come si può risollevare la domanda interna se questa sporca Bce e
questi sporchi governi cercano solo di diminuire i diritti, aumentare
i prezzi, licenziare liberamente e deprimere quindi ogni consumo?
Non sarà aumentando la concentrazione di ricchezza nei troppo ricchi
e costringendo anche la classe media a impoverirsi che salveremo
l’Europa.
Oggi come oggi, non si vedono soluzioni. L’avidità mostruosa di
alcuni
sta diventando la disgrazia di tutti.
Le manovre europee porteranno recessione
Non sappiamo perché l’Europa si sia intorcinata in questa vite da
girone dantesco.
Per frenare gli impazziti deficit europei la Bce chiede misure di
recessione che stroncheranno ogni ripresa, impoverendo i cittadini e
abbattendo la domanda di beni. Alla fine il rimedio sarà peggiore del
male. Lo sa Draghi come lo sapeva Visco e lo sa Trichet.
E non si è preso un solo provvedimento per frenare i danni micidiali
della speculazione borsistica, nemmeno quella blanda Tobin Tax che
avrebbe imposto in automatico un 1% di penalizzazione alle
transazioni, frenando leggermente il circuito perverso e impazzito e
ottenendo denari da avviare all’aiuto ai deboli e allo sviluppo. Né
si
sono presi provvedimenti su quelle agenzie di rating che, essendo
quotate in Borsa, speculano sulle loro stesse valutazioni con un
conflitto di interessi illegittimo e intollerabile. No si sono
nemmeno
vietate le vendite allo scoperto, cioè senza pagamenti reali. Non si
sono separate le banche da investimento da quelle speculative.
Non si
sono penalizzate quelle banche che prima hanno agito da fattore
critico e poi si sono beccate gli aiuti governativi.
La Merkel in questo momento non se la passa bene e riscuote una
sconfitta dopo l’altra (e parliamo ancora del primo paese d’Europa)
ma
è assurdo che pensi di dribblare il mercato europeo proiettandosi
sulla Cina, quando sinora il suo vantaggio commerciale è venuto
proprio dal commercio coi paesi europei.
Ci si chiede in che mani siamo! Basti pensare che Trichet, alla
vigilia della crisi, voleva aumentare il tasso di sconto rendendo più
difficile il credito e che ora, in piena stagnazione, voleva fare
altrettanto.
Le imprese piccole sono costrette a chiudere perché le banche negano
loro i prestiti e qui si vuole alzare il tasso di sconto?! Siamo alla
follia!
Hanno fatto tutti i deficit che hanno voluto e ora intendono
riversarli sulle famiglia e sui lavoratori. Sono decisioni
demoniache!
Siamo nelle mani di organismi come la FED, la BCE, la BMI, il FMI di
un neoliberismo sporco e maligno, votato solo al peggioramento della
vita mondiale. E tutto per arricchire una cricca miserabile di poco
più di mille magnati che stanno distruggendo il mondo!
Basta col dire che i sacrifici sono necessari! Basta col ripeterlo
soprattutto ora che abbiamo sotto gli occhi l’arroganza e gli sciali
di un Strauss-Kahn, ex direttore del Fondo monetario mondiale, o i
bordelli indecenti di un Berlusconi, o le mazzette di un Sarcozy o la
tracotanza classista di un Cameron!
A chi sono necessari questi sacrifici? Ai ricchissimi per diventare
ancora più ricchi? Agli sfruttatori per usare sistemi di sfruttamento
ancora più stronzi? Ai fascisti per imporre nuovi fascismi basati sul
denaro e sulla strafottenza? Alle Chiese che coi regimi di destra è
andata sempre a braccetto?
Non c’è nessuna necessità di fare altri sacrifici!
Non ci ributteranno ai tempi delle caverne, al sistema dello
schiavismo, alla divisione feudale tra pochi ricchi straricchi e una
massa informe di poveri troppo poveri!
Il tempo delle loro canagliate è finito e non riusciranno a ribaltare
il senso della storia!
Non è questo il tempo dei sacrifici!
E' invece il tempo di ribaltare questo sistema disumano e spietato di
sfruttamento e di innalzare sistemi politici ed economici rispettosi
dell’uomo e degni della sua natura!
…
Ippolita segnala:
diciottobrumaio.blogspot.com/2011/09/la-nuova-babilonia.html
Gli impianti sono sottoutilizzati e le fabbriche chiudono, la
disoccupazione e la precarietà aumentano, cala il potere d’acquisto
dei salariati, eppure i padroni chiedono più produttività e maggiore
“flessibilità” che tradotto significa solo e sempre aumento dello
sfruttamento. Chiedono che si vada in pensione più tardi, anche le
donne, cioè vogliono succhiare la vita ai salariati ad oltranza. Per
produrre merci che non riescono a vendere (Fiat docet). Si tratta di
una contraddizione evidente, ma i media non sono autorizzati a
parlarne.
«La produttività del lavoro italiano arranca: negli ultimi 30 anni è
cresciuta a una media annua dell'1,2% e già nell'ultimo decennio il
suo valore è risultato negativo dello 0,5%. Ma nel periodo 2007-2009,
pur in presenza di una sensibile caduta del monte ore lavorato, la
produttività ha fatto registrare un vero e proprio crollo: -2,7 per
cento in media d'anno». (Il Sole 24 Ore).
Si tratta del solito uso terroristico della statistica. Misurano la
produttività del lavoro secondo parametri fasulli. La produttività
del
lavoro è data invece dal rapporto tra capitale variabile investito
(salari) e plusvalore prodotto (profitto), detto anche saggio di
sfruttamento. Il monte ore cala perché c’è meno manodopera impiegata.
Nell’ultimo quindicennio i profitti sono aumentati del 75%. Solo che
questi profitti non sono andati in investimenti produttivi (in un
trentennio -38,7%), ma in parte notevole nel grande casinò della
speculazione finanziaria.
Allora cosa serve lavorare di più? Perché una parte consistente del
plusvalore sia presa direttamente e indirettamente dalle tasche dei
lavoratori e trasferita dallo Stato alle banche com’è successo in Usa
e in GB e altri posti? Il nuovo direttore del FMI ha proposto per le
banche europee proprio questa cura. Del resto le banche non producono
valore la speculazione se lo spartisce. Oppure perdono parte della
propria capitalizzazione azionaria alla roulette della Borsa. Le due
maggiori banche italiane hanno perso negli ultimi mesi circa i tre
quarti del prezzo delle loro azioni. La loro patrimonializzazione
iscritta a libro si è ridotta di oltre l’80%. Una qualunque altra
attività avrebbe chiuso i battenti. Invece le banche e i colossi
industriali seguono le leggi di mercato solo quando fa loro comodo.
Ormai dovrebbe essere diventato chiaro che questo sistema economico
non funziona, eppure si spera nella “ripresa”, sempre annunciata e
sempre più lontana. Sottoposti come siamo a un bombardamento
incessante da parte dei media, tale evidenza stenta ancora a
diventare
consapevolezza comune di una coscienza sociale che invece resta
prigioniera della logica schizoide del sistema. I media sono il
collante necessario di questo sistema, senza il flusso ossessivo
della
loro propaganda, senza la menzogna demente, lo sviamento e
l’occultamento sistematico della realtà, il sistema sarebbe in grave
pericolo. Ha quindi ragione Mc Luhan quando scrive che questo tipo di
comunicazione è diventata “talmente penetrante nelle sue conseguenze
personali, politiche, economiche, estetiche, psicologiche, morali,
etiche e sociali, da non lasciare nessuna parte intatta, vergine,
immutata”.
Anche la comunicazione alienata dei media è attività in gran parte
economicamente fallimentare e se non fosse sostenuta dalla pubblicità
che tutti noi paghiamo, volenti o nolenti, all’atto dell’acquisto di
qualsiasi merce, chiuderebbe. Ecco un altro motivo “vitale”, un
conflitto d’interessi palpitante, per tenere in piedi il teatrino
capitalistico e con esso la nuova Babilonia.
..
Megamax
Il debito pubblico Italiano è pari a circa 2000 miliardi di euro e il
patrimonio complessivo degli Italiani è di 4 volte tanto, circa 8000
miliardi di euro. Questo è abbastanza rassicurante in quanto è come
se
una famiglia avesse debiti per 200 mila euro ma proprietà per 800
mila
euro quindi in extrema-ratio può sempre vendere e non fallire.
Ma la cosa preoccupante è che il 60% di questo patrimonio è detenuto
da meno del 20% degli Italiani, (è come se solo 1 dei 5 componenti
della nostra famiglia avesse 500 mila euro mentre gli altri 4 quasi
pareggiano il debito con il capitale detenuto), fatti 2 conti vuol
dire che 5000 miliardi sono in mano a 15 milioni di Italiani,
mediamente 350 milioni di euro a testa.
I dati sopra elencati sono di NOMISMA.
Se così è non sarebbe meglio applicare una patrimoniale secca del
4/5%
a questi 5000 miliardi di euro, che fanno 200-250 miliardi di entrate
ed abbassare così il debito pubblico dal 120% del PIL al 108/105% con
evidenti benefici per lo spread e di conseguenza per tutti i
detentori
di btp e probabilmente azioni ?
La patrimoniale è una tassazione inviso a molti ma se pensiamo che
serva per sterilizzare la speculazione e quindi ridurre gli interessi
che tutti noi complessivamente paghiamo non sembra tanto iniqua (se
ne
avvantaggiano anche quelli che avento btp o azioni per 350 milioni di
euro vedranno il loro capitale nominale crescere)
Se infine si ritiene ingiusto applicare una tassazione ad una
ricchezza accumulata su cui si sono già pagate le tasse come reddito
mi viene un dubbio: ma se solo 1% degli Italiani hanno dichiarato più
di un milione di utili come hanno fatto 15 milioni di Italiani ad
accumulare 350 milioni di euro negli ultimi 10 o 20 anni?
Infine se con gli studi di settore si arriva ad imporre un utile in
virtù di quanto le aziende hanno come patrimonio disponibile al punto
da ritenere infedele una dichiarazione se non è congrua e coerente,
non possiamo dire lo stesso per i privati? MA CHI STIAMO DIFENDENDO ?
..
SILVIO IL RICATTATO A VITA
Viviana Vivarelli
Dell’Utri disse con sfacciata supponenza che solo chi è ricattabile
può fare politica.
Da quanto tempo Berlusconi è ricattabile? Da sempre.
E quale massa gigantesca di danaro ha pagato e sta pagando ai suoi
ricattatori?
Perché non confessassero alle procure il giro di scatole cinesi e di
frodi per non pagare le tasse, i suoi rapporti con mafia e camorra,
la
sua partecipazione alle stragi di stato, i pizzini a cui ha risposto
ai capi della mafia siciliana per fare promesse, per dare appalti. I
milioni o miliardi sprecati perché non confessassero alle procure i
suoi giri viziosi di carne di ragazza sempre fresca, i giri delle
minorenni, le partite di cocaina, le serate mega-hard, gli amplessi e
le voglie oltre i limiti dell’attendibile?
Centinaia di intercettazioni compromettenti rivelerebbero un giro di
vizio e corruzione superiore a quello di un satrapo orientale, un
giro
che Berlusconi vorrebbe tacitare con uno stop alle intercettazioni
che
metterebbe in ginocchio un paese fuori ormai da ogni credibilità.
Solo per Tarantini si parla di ricatti che superano gli 800.000 euro.
Poi Lele Mora. Fede. Lavitola. Anni e anni di vizi turpi, di
personaggi infami, di frequentazioni da bassifondi con delinquenti
che
entrano nelle grazie del premier per essere papponi di prostitute o
fornitori di droga o emissari della mafia. Da Mangano in poi è tutto
un susseguirsi di brutti ceffi con cui Berlusconi ha confidenza,
intimità. Sono essi il vero governo di questo paese. E la Lega zitta,
anzi partecipa al postribolo. Cosa facciamo con questa gente? Li
dichiariamo tutti eroi nazionali come Mangano? Cos’altro ci vuole ai
berlusconiani per arrossire di vergogna nella colpa intollerabile di
aver mantenuto questo osceno bordello di stato per 18 anni?
No, qui non mi si può venire a raccontare che “la colpa di tutto è
Veronica”, che “dei suoi soldi uno può fare quello che gli pare”,
“che
i vizi privati di un presidente rientrano nella sua privacy e sono
intoccabili” o altre simili impudenze! Non le tolleriamo più! Lo
scandalo perpetuato di Berlusconi che ha fatto dello Stato il suo
bordello personale e anche ancora infierisce su lavoratori o
pensionati deve finire! Tutta questa mescolanza ignominiosa di un
uomo
turpe e scellerato che ha mescolato pubblico e privato e ha fatto del
pubblico il suo privato
Più di 800.000 € a Tarantini per tacere sul giro di squillo,minori e
coca.
Rientro nei servizi con super stipendio al marito della Sanjust che
minacciava lo scandalo per i rapporti di B con sua moglie.
Una casa da un milione a Evelina Manna che minacciava rivelazioni
imbarazzanti.
Bonifici da 130.000 € ad Alessandra Sarcinelli
Milioni non si sa quanti a Fede e Mora. E a Fede si garantisce la
sopravvivenza di Rete4 con multe megagalattiche pagate dagli italiani
all’UE.
9,5 milioni di €,solo quelli accertati, a Dell’Utri.
Decine di migliaia per pagare prima e tacitare poi le ragazze
dell’Olgettina.
350.000 (per cominciare) e non si sa quanti milioni poi a Ruby, alla
Minetti, alla Began..per pagare il loro silenzio su fatti sconci e
vergognosi
600.000 € a Mills per testimoniare il falso
8 milioni a Previti per comprare i giudici
E chi non è entrato in Rai o nei servizi con super stipendio,è
entrato
nelle istituzioni dello Stato, alla Minetti un posto garantito in
Regione con Formigoni che non batte ciglio, ad altre la candidatura
nelle liste elettorali, la Carfagna addirittura si becca un posto da
ministro, Lavitola entra nelle commissioni di Finmeccanica, Tarantini
stava per avere un contratto con l’Eni…
Berlusconi non divide pubblico da privato e usa le istituzioni
pubbliche per pagarsi marchette o ricatti
E non si sa per quanti milioni abbia comprato "i responsabili"!
E ogni legge che B fa, persino in un momento tragico come
questo,persino ora che con l'Italia con l'acqua alla gola e un crack
tremendo che farebbe sparire tredicesime,pensioni e anche stipendi di
pubblici dipendenti, lui a che pensa? A fare intascare qualche MLD a
Mediaset!
Perché agisce sempre e solo per i suoi interessi, per le sue aziende,
per il suo patrimonio, per se stesso, per far cassa, per sfuggire ai
processi, per evitare le conseguenze ai suoi reati..! Immondo!
Non si può permettere ancora che un intero paese sia asservito
all’utile e ai vizi di un uomo solo e di tutte le sue cricche di
sodali e puttane.
Quello che preoccupa è che si sa già tutto, che nessun italiano può
accampare il diritto di non sapere, e che, malgrado questo,
continuano
a persistere senza alcuna vergogna veri aborti nazionali come quella
Meg che anche davanti a questo orrore continua a difendere gli
interessi di questo criminale senza curarsi affatto di sembrare
criminale come lui.
Quello che preoccupa è che la Lega ha appoggiato fino a ora questo
bordello di Stato e persino ora che lo Stato è ormai a brandelli, la
Lega diminuisce ma non sparisce, e non si prende affatto la sua
responsabilità dell'attuale sfacelo e del gigantesco quadro di
corruzione che ha contribuito a mantenere.
Quello che preoccupa è che anche nell'attuale tragedia ci siano degli
imbecilli che a niente pensano e di niente si curano e tentano solo
di
attaccare questo blog, i veri democratici e tutti coloro che
intendono
rovesciare questo stato di cose.
A riprova che la criminalità dell'animo, quella dentro, quella
personale di intenti e di scopi, con Berlusconi si è dilatata
all'infinito.
Così come, sotto il regime di Hitler, si dilatarono fino a
comprendere
quasi la totalità del popolo tedesco, i vizi e le oscenità di un uomo
solo.
..
RIDIAMARO :- )
Maurizio Spina
Confermato lo sciopero dei calciatori di serie A...
Azz...se insieme a loro scioperano anche le veline mettono in
ginocchio il paese...
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IL PIAZZISTA
Forse non sarà ricordato come il miglior statista degli ultimi 150
anni, ma come il miglior piazzista di sicuro.
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Bossi con questa manovra economica s'è calato mezze braghe.
Se le sarebbe calate tutte se non avesse avuto il gomito fratturato.
STAINO
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Twitter:
“A Washington c’è stato un terremoto di magnitudo 5,8. Obama voleva
3,4, i tea party 5,8. Alla fine hanno trovato un compromesso”.
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Giannelli:
“Tremonti ha detto che non ha la bacchetta magica
“E la bacchetta del mago Silvio?”
“E’ scarica”.
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VV
E’ ovvio che il decreto lo hanno fatto in 4 giorni!
Della crisi si sono accorti dopo 4 anni!
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LAPALISSIANO
Viviana
Ratzinger riafferma il primato della persone sulle cose e sul
capitale. Ma non l’aveva detto Marx?
Tremonti fa uno spot in cui si dice: pagare tutti per pagare meno. E
pensare che era uno spot di sinistra?
Berlusconi dichiara di aver fatto una manovra forte ed equa. Mentre
scavalca le macerie del secondo ( o terzo?) tentativo fallito.
Bersani ribadisce: “Non ho parole!” e vola in testa alla classifica,
superando in curva Penati.
La Gelmini assicura che non ci saranno altri tagli alla scuola che
ormai è monca ed orba, e con un veloce colpo di mano leva il preside
a
2000 scuole e in Sicilia e Sardegna ne elimina una su 5.
Carcere a chi nasconde 3 milioni. Ma devono essere proprio 3 milioni
precisi, perché a chi ne nasconde 5 non gli fanno pagare nemmeno il
5%.
Nonostante le buffonate di Berlusconi, la Merkel gli rinnova la
fiducia. Evidentemente pensa che le notizie economiche dall’Italia
gliele dia il Vernacoliere. Si stenta a credere all’inverosimile.
Se la manovra che non c’è non piace, la voteranno alla fiducia.
Avranno valore anche i parlamentari assenti. Per coerenza.
..
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