lunedì 6 agosto 2012

MASADA n° 1318. 4-9-2011. IN CADUTA LIBERA


Dove sta la manovra? – Intanto avanza lo smantellamento del sistema
giudiziario – Mattarellum e porcellum a confronto – A chi le spara più
grosse - Quel Filippo Penati – Una manovra a brandelli - Chi è
interessato a che si vendano per poco le frequenze del digitale? –
Sacconi propose lo stralcio del riscatto della laurea – E Berlusconi
gli sgravi fiscali alle cooperative – Spariscono i tagli alle auto blu
– Alla fine aumenteranno l’Iva - Perché non si tassa il patrimonio
immobiliare del Vaticano? - Accuse a Gheddafi – La guerra è una follia
da mettere al bando : migliaia di soldati americani suicidi
"Questo è un paese di merda", ha detto l'utilizzatore finale.
..
Joseph Stiglitz, Nobel per l’Economia e uno dei fari del M5S:
“L’Europa e l’America stanno marciando, da sole e affiancate, verso
l’epilogo di una maestosa debacle”
..
SARX88
Uomo che grida:
Tunisia: “Diritti!!”
Egitto: “Democrazia!”
Libia: “Libertà!”
Italia: “GOAL!!”
..
"C'è un replay di misure che appaiono e scompaiono, battono le ali e
poi muoiono come le farfalle che vivono un paio d'ore, giusto il tempo
di incantare i bambini", dice un editoriale di prima pagina del
Corriere della Sera..
"L'atmosfera in Italia non cambierà fino a quando il governo non farà
di più sul lato della crescita", ha detto Fabio Fois, analista di
Barclays Capital. "Questa andare avanti e indietro sul piano di
austerità non è utile. I mercati resteranno nervosi".
Nel frattempo, altre economie europee indebolito stanno andando avanti
con misure di austerità. Il Governo del Portogallo ha annunciato una
serie di aumenti delle tasse e nuovi tagli alla spesa che mirano a
portare il paese vicino al pareggio di bilancio entro il 2015. In
Spagna Sarcozy ha dato le dimissioni, si preparano nuove elezioni e
anche un cambiamento della Costituzione. In Italia si succedono delle
sceneggiate.
"Il modello di leadership di Berlusconi non funziona", ha detto un
economista del Politecnico di Milano.
..
DI PIETRO
Bisognerebbe commentare la manovra, ma la manovra quale?
Ne hanno fatte 4 o 5, e quasi nessuna nelle sedi istituzionali
proprie. La verità è che si tratta di un governo imbambolato,
rincretinito, incapace di intendere e di volere che non sa più cosa
fare e ogni giorno ne inventa una. L’unica manovra da fare è quella
dei cittadini italiani che lo devono buttare fuori del Palazzo.
L’ultima trovata è la lotta all’evasione. Ma, intanto, i soldi che
vengono trovati vengono presi sempre dalle tasche di quelli che la
ritenuta ce l’hanno alla fonte. In 2° luogo, se dicono “inasprisco la
lotta all’evasione fiscale” in sé: vuol dire che sin qui non l’hanno
fatta bene. E ammettere che c’erano spazi per intervenire e non si è
intervenuto già dimostra l’incapacità.
Sinora ogni volta che si è trattato di affrontare la questione
fiscale, il governo ha fatto un condono, un indulto, uno scudo. Favori
agli evasori fiscali. Favori di B a se stesso.
In definitiva, la situazione è un po’ come la storia che hanno
raccontato l’altro giorno quando hanno detto “la riduzione del numero
dei parlamentari e l’eliminazione delle Province la faremo dopo”.
Insomma, annunci che farai la lotta all’evasione fiscale e che di lì
troverai tutti i soldi necessari, ma la realtà la si può sapere solo
alla fine, al consuntivo. Il modo di comportarsi giusto è che prima
fai la lotta, prima metti i soldi in tasca e poi dici cosa ci fai.
L’idea di usare i soldi prima di averli intascati, invece, è tipica
del bancarottiere.
L’IdV ha presentato 125 emendamenti e i soldi li in ben altri
circuiti, compresi quelli del no alla guerra o della tassazione delle
speculazioni finanziarie e dei capitali scudati.
Detto questo, bisogna prendere atto che molti emendamenti sono stati
proposti in modo uguale dall’opposizione e addirittura anche da
componenti della maggioranza. La realtà è che in Parlamento ci sono
oggi le condizioni per fare una vera manovra economica che ad un tempo
risponda alle esigenze della Ue e a quelle di equità e solidarietà. Ma
per questo la prima cosa da fare è mettere da parte il governo, non
farlo entrare nemmeno in gioco. Lo si può fare, perché di fatto siamo
già in piena assenza di un governo. Se l’Italia vuol essere credibile
a livello internazionale, meno questo governo si fa vedere, meglio è.
.
Viviana Vivarelli
Intanto Berlusconi procede nello smantellamento del sistema giudiziario.
Nel silenzio di tutti i media, si è cominciato a chiudere diverse
preture. La regola è che a ogni tribunale deve corrispondere una
pretura, ma qui si vuole proprio intralciare la giustizia.
Poi si è ridotto il numero dei giudici tributari (quindi processi più
lunghi e prescrizioni più facili) e si punirà (addirittura!) il
funzionario che farà un controllo fiscale a una società se questa ha
già ricevuto una qualunque verifica negli ultimi sei mesi.
La promessa che Tremonti ha fatto alla Marcegaglia di fare meno
controlli si sta realizzando.
La Marcegaglia era stata chiara: “Troppi controlli danneggiano le
imprese”. E Tremonti le ha dato ragione, parlando di un’oppressione
fiscale vessatoria sulle imprese. E ha ordinato che ci fossero meno
controlli sulle grandi imprese, e più sui piccoli, artigiani ed
esercenti, come se i numeri della GdF lo permettessero. (sarà anche
vessatorio questo fisco, ma con 200 miliardi di evasione presunta ci
sarebbe poco da ridurre!)
E poi questi parlano di aumento nella lotta all’evasione fiscale?! Ma
chi vogliono far fessi?
..
Aldo segnala:
La stampa estera massacra Berlusconi:
“Le sue buffonate danneggiano l’intera Eurolandia”
“In passato le buffonate di Silvio Berlusconi hanno danneggiato
l’Italia. Oggi rischiano di fare lo stesso con l’intera Eurolandia”.
Non usa mezzi termini il Wall Street Journal per giudicare i continui
dietrofront che stanno modificando una manovra economica sempre più
priva di credibilità.
Nel giorno dell’arresto di Tarantini (“solo l’ultimo degli scandali
che hanno accompagnato il premier italiano” ricorda oggi il Washington
Post), la stampa estera si scatena attaccando il governo italiano e la
sua testa di ponte.
“Roma avrebbe bisogno di prendersi una vacanza dalla politica” titola
oggi il principale quotidiano finanziario Usa sottolineando, nel suo
commento, l’ampiezza del disastro italiano.
“L’Europa potrebbe finire per pagare a caro prezzo il teatrino
politico italiano” afferma il WSJ.
..
MATTARELLUM E PORCELLUM A CONFRONTO
Viviana Vivarelli
Certo se pure vincesse il referendum abrogativo del porcellum, non
avremmo il perfetto sistema elettorale, ripristineremmo solo la legge
elettorale precedente che di pecche ne ha tante e non è nemmeno
commisurata alle differenze tra regioni. Sceglieremmo il meno peggio
Ma che il sistema attuale sia indecente lo disse persino Calderoli
appena l’ebbe finito. Aveva un unico scopo, far vincere B e mantenerlo
al potere il più possibile, ma ha fallito anche su questo.
E’ sempre stato comunque una mostruosità giuridica. Doveva garantire
governi stabili e non è servito a niente (si pensi alla fragilità
dell’ultimo governo Prodi) o si a cosa è costretto a fare B per stare
in sella.
Doveva ridurre il numero dei partiti e ne abbiamo una sessantina e
continuano a rinascere.
I suoi costi in termini di democrazia e governabilità sono stati altissimi.
Basti vedere il livello di immoralità e di incapacità di questo
parlamento di servi, formato da ‘nominati’ e non da ‘eletti’, e come
essi dipendano non dai loro elettori ma dai segretari dei partiti, in
una posizione supina che fa a pugni con qualunque idea di
rappresentanza popolare o di democrazia.
Col porcellum i segretari di partito hanno avuto un potere enorme e
hanno stipato le liste di mogli, figli, parenti, commercialisti,
avvocati, igieniste dentali, puttane e amanti al punto da svilirle
totalmente.
Il porcellum dunque va sotterrato, per rendere un minimo di decenza al
Parlamento.
Si tornerebbe al mattarellum , che ha dei difetti anch’esso, nella
speranza che un diverso governo possa migliorarlo, allargando i
diritti di una democrazia popolare più ampia e diretta possibile. Ma
ci turba la condotta del Pd che, se avesse voluto, avrebbe potuto
migliorare il sistema attuale, chiedendo a gran voce il cambiamento di
alcune norme dall’interno del Parlamento e non l’ha fatto.
Il paese ha bisogno di programmi chiari, di soggetti politici che
presentino al paese proposte chiare e forti. Ma questo il Pd non può e
non vuole farlo. Possiamo solo sperare che sparisca anche lui in
discarica insieme a quanto fatto da Calderoli.
..
Lacrime, Sangue e Puzza di Piedi
Flavio Amerighi
Io amo questa manovra in perenne movimento, surrealista, futurista,
meglio dell’87% della produzione poetica italiana dell’ultimo anno,
Davide Rondoni incluso. Il mondo ce la invidia la nostra manovra,
cazzo dobbiamo esserne orgogliosi, nemmeno Fregoli tanto poté!
Sì, una bellissima manovra, Lacrime Sangue e Puzza di Piedi, quando
Calderoli si toglie le scarpe.
Un annuncio qua, un annuncio là, un taglio qui, un taglio lì, tagliato
tutto escluso il Trota, lui no, fa la badante eccheccazzo! Vogliamo
discutere della meravigliosa idea di un contributo di solidarietà per
tutti quei fortunati che dichiarano redditi alti? Già bestemmiavano,
perché costretti a dichiararne anche solo un po’anziché poterlo
esportare all’estero in un qualche paradiso fiscale (d’altra parte
siamo un paese dall’economia votata a esportare, ci mancherebbe!).
Inizialmente colpiva dai 90000 euro in su, poi sono diventati 200000,
poi soltanto per chi è nato il lunedì, mercoledì e venerdì, poi il
doppio per i calciatori, poi il triplo per le mignotte dell’olgettina,
poi solo per i parlamentari, la prossima volta sarà solo per quei
parlamentari eletti col Partito Sardo d’Azione, ma nati tra il 1900 e
il 1950, purché albini. Infine, “stavamo scherzando, pesce d’aprile”!
Il tutto deciso in una sera da due portatori sani di prostata e ictus.
Oggi apprendo da uno dei tanti annunci di giornata che dovrò lavorare
giusto un altro annetto in più perché l’anno del militare non verrà
più considerato ai fini dell’anzianità di servizio. Vi prenda un colpo
a reti unificate! Li ricordate i bastardi che al telefono godevano, la
notte in cui l’Aquila fu semi distrutta da un terremoto della stessa
intensità di quello che a New York praticamente non ha fatto danni?
Sono tutti ancora lì.
E l’opposizione? L’opposizione è stupenda, abbiamo l’arma segreta,
Pierluigi “signora Coriandoli” Bersani, un uomo la sua leggenda!
Gianfranco Fini, il primo ministro degli esteri fascista dai tempi di
Galeazzo Ciano, Pierferdinando Casini, un furbino per tutte le
stagioni fin dai tempi in cui veniva nel mio paese a collettare voti
per Forlani. Ma soprattutto questi ex comunisti, rivestiti e rifatti
come i pidocchi della borghesia di un tempo, mi stanno qui, hanno
deciso che i mercati debbano avere in mano una “manovra credibile”
altrimenti prenderanno tante tòtò sul culetto. Detto fatto, creata
(con apposito annuncio!) una bella commissione parlamentare sui costi
della politica.
- Eccheccazzo mica stiamo qui a pettinare le bambole! – Pare abbia
dichiarato un autorevole esponente dell’opposizione.
Se Pier Paolo Pasolini aveva scritto sul Corriere della Sera prima di
venire brutalizzato e ucciso all’Idroscalo di Ostia: “Io so. Ma non ho
le prove. Non ho nemmeno indizi”, noi invece sappiamo, vediamo ogni
giorno, è sotto gli occhi di tutti lo scempio perpetrato da questa
classe politica impraticabile (dx sx centro sotto sopra obliqua), è
sotto gli occhi di tutti, lo sanno tutti, tutti hanno le prove, e
ancora non muoviamo un dito!
E’ quindi democraticamente deciso che tutto rimarrà come sempre, gli
evasori a esportare, la chiesa (quella con la “c” minuscola) a non
pagare l’ICI e le tasse perché i soldi servono a tacitare le famiglie
dei bambini seviziati da certi santi e a far votare grati il partito
dei ladri, l’opposizione a opporsi col culo, la maggioranza a non
opporsi per niente, fino al giorno in cui un ricco esalerà l’ultimo
respiro, pardon l’ultimo ruttino.
Allora si libererà un posto…
..
A chi le spara più grosse
IdV
Maggioranza di governo alle prese con la finanziaria. Con il caldo
record degli ultimi giorni, tra i ministri è ‘scoppiata’ anche la gara
a chi la spara più grossa, in un susseguirsi schizofrenico di annunci
e smentite (non necessariamente in questo ordine).
Non è mancata la sparata di Roberto Calderoli, titolare del dicastero
per la Semplificazione normativa che ha affermato: "bisogna andare ad
interessarsi delle pensioni di chi non ha mai lavorato". Ha poi
specificato: "Penso, ad esempio, a chi ha pensioni di reversibilità
eccessivamente alte e a chi prende accompagnamenti, che oggi vengono
dati indistintamente a tutti, senza che vi siano limiti legati al
proprio reddito".
Con queste parole, il ministro lascia intendere che vuole togliere
l'indennità agli invalidi civili, o quanto meno modificarla.
Alle nostre richieste di chiarimenti Calderoli non ha dato nessuna
risposta, ma è chiaro ora che i disabili sono tra gli obiettivi che il
governo Berlusconi intende colpire. Proprio loro che, certo, non hanno
bisogno di subire ulteriori attacchi da una maggioranza che ha già
tagliato i fondi per i servizi essenziali destinati a chi è meno
fortunato, mentre ha lasciato praticamente inalterati i privilegi
della politica; come spiega nel video Mario De Luca, responsabile
nazionale Idv Dipartimento delle Politiche per il Superamento
dell'handicap.
..
Claudio manda:
ORDALIA
Io proporrei di sottoporre i nostri esimi politici ad un semplice test
storicamente applicato nell'antichità e durante l'alto medioevo fino
al Rinascimento: l'ORDALIA
Lasciamo ogni singolo politico nelle mani della folla, composta
prevalentemente da disoccupati, pensionati al minimo e famiglie che
faticano ad arrivare a fine mese, se la folla lo lincia significa che
non ha superato la prova ...
In tal modo si potrebbero ridurre notevolmente le spese per la
politica ed ottenere un notevole effetto catartico e riequilibrativo
...
..
Lalla segnala:
Quel Filippo Penati
Alessandro Robecchi – da il manifesto
Ma il Filippo Penati di cui si parla tanto, colpevole di concussione
secondo la Procura e “solo” di corruzione secondo il Gip, è lo stesso
Filippo Penati che andava distribuendo lezioncine di legalità a destra
e a sinistra (soprattutto a sinistra)? E’ per caso lo stesso Filippo
Penati che diceva amenità tipo “Milano non è la capitale del Burundi,
ma ci sono troppi rom e clandestini”? Si tratta della stessa persona?
Il Filippo Penati di cui oggi il Pd discute animatamente se debba
dimettersi da tutte le cariche, fare un passo indietro, rinunciare
alla prescrizione in modo da essere da esempio per la diversità della
sinistra di fronte alla questione morale, è per caso lo stesso Filippo
Penati che un tempo faceva il presidente della Provincia di Milano e –
primo gonzo in tutta Italia – sganciava 250.000 euro ai comuni che
volevano organizzare le ronde? Il famoso sceriffo della sinistra che
sapeva illuminare le plebi oppresse con frasi come “Basta parlare di
accoglienza, i rom non sono mica i Gipsy Kings?”.
Come mai il Pd vuole liberarsi di lui adesso che l’hanno beccato,
mentre prima – quando sembrava un Calderoli qualunque – lo faceva
crescere nelle gerarchie e nelle cariche del partito? Persino
Pierferdinando Casini disse (aprile 2009): “Penati mi fa venire il
latte alle ginocchia se segue la Lega sul terreno delle ronde”. Erano
i tempi del decreto sicurezza, dei sindaci sceriffi. Erano i tempi del
“Non si può lasciare la sicurezza alla destra!”. Tempi in cui il Pd –
oggi tanto impegnato a sembrare “diverso” – si sbracciava tanto per
essere “uguale”.
Passati appena un paio d’anni, Penati non va in carcere perché la
prescrizione per i reati di corruzione è stata dimezzata. Una specie
di nemesi storica: law & order non tirano più, a far paura non sono i
Rom ma la Borsa, non gli stranieri ma i banchieri, non il Burundi, ma
la crisi. La stella degli sceriffi era di latta, la paura percepita
era una truffa e la sinistra che si travestiva da destra una farsa
orribile e una farsa orribile e vergognosa. E’ sempre antipatico dire:
“Io l’avevo detto”, e allora non lo dirò. Dopotutto, Penati non è mica
i Gipsy Kings!
..
UNA MANOVRA A BRANDELLI
Viviana Vivarelli
Si sono riuniti per 7 ore, non nelle sedi istituzionali che già ci
costano un patrimonio, no, a casa Arcore; si vede che le sedi
pubbliche non erano abbastanza comode; dovevano andare in una villa
privata che di istituzionale non ha nulla: cosa aveva di più di
Palazzo Chigi?La saletta per la lap dance?
Si sono riuniti per 7 ore! Ma di che cacchio hanno parlato per 7 ore?
Di prostata e ictus? Hanno manomesso tutta la manovra di Tremonti con
modifiche pure anticostituzionali e voglio che qualcuno mi spieghi
cosa c'entra, con un decreto economico di necessità e urgenza per
trovare 45 MLD, il patto aziendale con libero licenziamento che è
pure anticostituzionale; dopo di che hanno buttato tutto all'aria,
cancellando tutte le modifiche che avevano fatto e ora stiamo peggio
di prima perché mancano 5 Mld, ma forse sono 7 o 20, e chi lo sa,
nessuno sa niente e tutto è nel caos .
Poi B dice: "Convoco i ministri", e allora uno pensa: li convocherà a
Palazzo Chigi, sennò cosa ci sta a fare? E concorderanno insieme
qualcosa. Ma no, nemmeno per idea, i ministri si riuniranno ma col
divieto di parlare della manovra, e allora di che cavolo parleranno?
Di come hanno passato le vacanze?
Intanto Francoforte si arrabbia e Bruxelles si infuria, mentre Piazza
Affari picchia sempre più in basso; ci dicono e che il tempo passa e
stiamo a far niente e i bond ce li hanno comprati purché facessimo
'alla svelta' una manovra di riequilibrio del bilancio, ma qui di
manovre non se ne vedono e questa sembra la coperta di mia nonna, che
ogni ora ha una toppa nuova che non copre il buco. E Bruxelles di
nuovo si incazza, perché ci ha ordinato di fare una manovra per far
crescere il paese e perché da una crisi si esce investendo sullo
sviluppo, ma in questa manovra bastarda come in tutte quelle di
Tremonti non un solo € è destinato a stimolare ripresa e sviluppo. E
così siamo l'ultimo paese UE, quello che cresce meno, anzi che è fermo
del tutto, però quello dove il livello delle tasse è massimo, il
maggiore del mondo e dove i dati sulla disoccupazione sono taroccati
perché si ignorano i 2 milioni che il lavoro non lo cercano più.
Insomma Tremonti ha fatto una manovra iniqua. Berlusconi, Bossi e
Calderoli l’hanno disfatta in modo ancora più iniquo. Poi hanno
disfatto quello che avevano fatto. Ora non si capisce più quali
brandelli restano in vita e cosa si perderà a poche ore. Ma Berlusconi
si presenta con la più grande faccia tosta, come nulla fosse, fa la
sua sceneggiata tutto contento, si frega le mani a reti unificate e
ride a 360 denti dichiarando soddisfatto che: ‘Ora la manovra è
equa!’ Ma ora quando? E la manovra quale? E cosa hanno fatto che non
hanno fatto altro che disfare il già fatto? E equa dove e per chi? E
equa cosa? Ma il tg1 gongola con Berlusconi, e aumentano i tizi ignoti
che ci vengono a dire che approvano il governo e che chiedono il
diritto di dire a 4 venti che amano Berlusconi. Ma quanto lo amano? E
per quale di cavolo di motivo lo amano? Il mondo è un mistero, ma i
berlusconiani sono un mistero più grande del mistero universale, un
mistero della fede. O della feccia?
..
La "manovra"
Kasap Aia
Spesso si resta affascinati dalle manovre per il parcheggio di certi
automobilisti, spesso (ahi loro) donne o anziani col cappello.
Ma la manovra delle manovre alla quale assistere in questo periodo è
certamente quella economica di questo governo.
Se non si distingue il guidatore, l'osservatore, estasiato dalle
peripezie a volte acrobatiche, può attendere che il conducente scenda
per constatare che fattezze abbia.
Nel caso della manovra economica di questi giorni le scommesse sulla
identità della guida del mezzo vanno dalla scimmia ubriaca a
Frankenstein.
Anche volendo mettere insieme i pezzi come per esempio la testa di
Calderoli, le gambe del Nano, la sessualità di Tremorti, il dito di
Bossi, il culo di Sacconi e il sorriso di Brunettolo non si riesce
comunque a produrre una mostruosità tale da giustificarne l'obbrobrio.
Che ci sia l'intervento del Vaticano ?
Questo giustificherebbe l'essenza soprannaturale del fenomeno.
..
Viviana Vivarelli
Con questa manovra classista, cialtrona e sconnessa, il Cavaliere alza
il dito medio alla faccia di Bossi e Tremonti, ma soprattutto lo mette
in c… al paese, con una crisi non risolta e che anzi aumenterà i suoi
effetti letali, tranciando le classi medie e affondando quelle più
povere, in una voragine senza fine, senza un solo provvedimento per la
crescita o un solo provvedimento per i giovani o un solo taglio
strutturale di spreco pubblico, con un sicuro aumento delle tasse per
chi già le paga, un peggioramento certo di vita per 60 milioni di
persone e la salvezza totale per le cricche di magnati, evasori,
speculatori e parassiti di regime.
La manovra sicuramente cambierà e ormai è una coperta piena di toppe,
Tremonti si troverà a firmare una Finanziaria ormai scippata di ogni
sua decisione che di suo avrà solo il nome ma di fatto si presenterà
come il più grande pateracchio degli ultimi 150 anni, dettato da un
solo principio universale. “Noi non rinunceremo a niente, ma voi
pagherete tutto!”
L’indicibile iniquità di quanto accade ci atterrisce e, mentre gli
idioti di regime sono ancora manipolati con la paura dello straniero,
i veri nemici del paese proseguono la loro sciamannata e proterva
presa del potere aumentando la vera minaccia che attanaglia gli
italiani: la paura del futuro.
Scrive Massimo Giannini che la manovra, pur in tutte le forme
camaleontiche che stiamo vedendo,“è povera di senso e di struttura.
Non ha una sola misura per la crescita, senza cui nessuna uscita dalla
crisi sarà possibile. E’ depressiva sul piano dei redditi, dei
consumi, degli investimenti e dell'occupazione.” Non è stata nemmeno
accettata dall’Europa e non ha convinto i mercati finanziari e
sicuramente stroncherà del tutto un paese che è già in acque fonde e
senza speranza di ripresa.
In un mese e mezzo la manovra è stata rifatta 3 volte e ogni volta
peggio. La Casta non dà segno di ravvedimento, non fa cambiamenti
strutturali, non taglia la crassa dispendiosità del baraccone
politico, e impone con tutta l’arroganza possibile la ferocia
criminale del suo saccheggio al paese. Intanto è sparita l’abolizione
delle inutili Province e possiamo solo sperare nel referendum di Di
Pietro. E’ in forse anche l’accorpamento dei Comuni. E’ scomparso
anche quel lievissimo ”obolo” di 150 € per 3 anni dei redditi sopra i
90.000 €,quanto ognuno di questi paga in una cena. Non sono spariti
però gli attacchi gravissimi al lavoro dipendente con aumento degli
anni di lavoro, congelamento del Tfr e tentativo protervo di aprire al
licenziamento libero. Se Bossi ha messo il tricolore al cesso, B ha
fatto di tutto per metterci lo Statuto dei lavoratori. E a questi
ormai il prudente sciopero della Camusso non basta più, con a fronte
l’ondivago Bersani che come sempre si dissocia dalla piazza in buona
compagnia con i soliti Giuda UIL e CISL. Arriveremo al punto dello
sciopero permanente come in Grecia, quando l’esasperazione e il senso
di abbandono e di tradimento avranno rotto gli argini.
Non so come potrebbe andare peggio di così, sia da parte del Governo,
che da parte di questo abominevole Pd, ma ci arriveremo. Tutto rotola
verso la catastrofe.
Dice Giannini:“Tre manovre radicalmente diverse, affastellate in un
mese e mezzo, sono il segno inequivocabile del caos totale che regna
dentro una maggioranza pronta a tutto, pur di galleggiare e di
sopravvivere a se stessa".
Intanto Tremonti deve rimangiarsi tutta la sua supponenza di
onnipossente, B lo ha ricacciato in un angolo come uno straccio,
facendogli ben capire che vale quanto il 2 di picche e anzi tende a
dire in giro che Tremonti è la sua rovina. E Bossi deve rimangiarsi
tutte le promesse fatte e vantate di protezione delle pensioni.
Nell’angolo anche lui! Bella figura da impotenti entrambi! Spacconi
dalle tasche bucate che Berlusconi ha gabbato ancora una volta,
drogandoli con lo sciampagna del tradimento e della frode.
In questa schifezza che è la manovra attuale, non una parola sui 35
MLD di spese militari che pure la Merkel ha subito tagliato, e nemmeno
sui 98 MLd evasi dei gestori delle lotterie che restano col malloppo
intonso e non finiscono nemmeno in galera, non una parola sui lauti
regali al Vaticano che fa passare per Opera Pia anche il San Raffaele,
né sulle energie alternative che ci avrebbero liberato dalla schiavitù
del petrolio con tutte le sue guerre e sudditanze da dittatori infami
formando un volano per la ripresa, nessuna discussione iniziata seria
per una modifica costituzionale per alleggerire il carrozzone statale,
nessun provvedimento serio contro l’evasione, a parte un ridicolo spot
che riprende, senza alcun senso del ridicolo, frasi vecchissime
dell’opposizione, nessuno snellimento della burocrazia che è rimasta
elefantiaca contro ogni sbardellata dei soliti Calderoli e Brunetta.
Certo nei 150 anni di storia italiana un ministro ridicolo e
vanaglorioso come Tremonti non si era mai visto nemmeno nei momenti
peggiori, uno che in piena crisi e fino all’altro ieri ha continuato a
negare che la crisi esistesse e, peggio, non ha fatto nulla per
rallentarla, uno che viene deriso ormai in tutta Europa come lo è il
suo padrone, e per cui la crisi esiste praticamente “da 5 giorni”, ma
“tanto è mondiale” oppure “il debito dipende dai governi precedenti!”,
uno che a giugno con una manovrina aveva giurato che dalla crisi ormai
eravamo fuori e che ora ci presenta questa bella spappardellata per
finire di uccidere il paese. Ma questo non è un Ministro delle
Finanze, direi piuttosto il Ministro dall’accanimento agonico, quello
che non salva il paziente ma insiste su farmaci di sicura morte.
Davvero ridicoli i due tromboni Tremonti e Bossi, alla fine hanno
dimostrato che per loro conta solo il potere e che, per il potere
personale, sono disposti a mostrare a tutti che possono rimangiarsi
ogni cosa.
Tremonti aveva detto che, se la sua manovra non era presa così
com’era, dava le dimissioni. Gliel’hanno cambiata tre volte e
nell’ultima non è rimasto un brandello della prima, ma non ha perso la
sua faccia arrogante. Della manovra tremontiana di luglio non resta
quasi più nulla. Salta il contributo di solidarietà, saltano i pur
risibili tagli ai costi della politica, salta la cancellazione dei
piccoli comuni. Ma non salta Tremonti!
Questa gente non ha dignità, non ha faccia, non ha nulla, solo un
enorme culo attaccato come una ventosa al potere.
Berlusconi ha umiliato Bossi. Nessun traccia dei rumors blaterati
dalla Lega: dov’è finita la supertassa sugli evasori, la tassa del
lusso, la tutela delle pensioni ac perinde cadaver? Nulla di nulla!
Spero solo che tra i leghisti ce ne siano tanti che si vedranno
allungare l’età lavorativa o saltare il TFR o valere il licenziamento
facile! Se la prendano coi migranti, visto che non sanno fare altro
che spostare il problema del malgoverno con chi proprio non c’entra.
Bossi ha rumoreggiato ma ha vinto la barzelletta Berlusconi.
Ormai ai due tromboni non resta che la lap-dance!
Mi pare di vedere Maroni con Calderoli con un Alfano in maniche di
camicia che declamavano stronzate da un palco.
Meglio avrebbero fatto a colpire come meritano le società di comodo,
quelle che partecipano attivamente all’evasione nazionale, invece di
vedere la buffonata di un Tremonti che si affannava in Europa a
proteggerle da accertamenti fiscali.
Dice Giannini che Berlusconi, ad Arcore, prima li ha infinocchiati,
poi ha brindato con loro con lo sciampagne, non so a cosa hanno
brindato, al popolo ciuco e
bastonato, immagino. Ma intanto nemmeno con questi salti mortali da
sciamannati i 45 MLD sono venuti fuori.
“E fuori dai confini della piccola Italia, sarà un'altra storia. I
finanzieri della business community, i tecnocrati della Bce e i
partner dell'Unione Europea, non la berranno”.
..
COSA TAGLIARE
Viviana Vivarelli
In realtà gli spazi di manovra per trovare dei miliardi ci sono e sono
molti. Ma ovviamente sono spazi che Berlusconi si guarda bene dal
toccare, proprio perché non è il presidente di tutti gli italiani, ma
è stato messo a capo del governo da gruppi di potere apposta per fare
alcuni interessi e non altri.
Inutile fare lo gnorri e chiedere con aria sciocca dove altro si
possono trovare del soldi. Gli italiani di proposte ne hanno fatte fin
troppe, come ne hanno fatte i partiti, e le migliori sono state quelle
di Di Pietro.
Noi abbiamo richiamato tagli alle spese militari.
Via i soldati dall'Afghanistan, dal Libano e dalla Libia.
Tagli a province e comuni.
Tagli al carrozzone politico e agli abusi degli onorevoli.
Tagli alle consulenze extra.
Tagli alle regalie al Vaticano e tassazione dell'enorme patrimonio
immobiliare non dedicato a opere pie.
Equiparazione degli stipendi pubblici alla media europea.
Tagli ai palazzi del potere.
Ai vitalizi assurdi dei parlamentari e ai loro assurdi benefit.
Persino ai miliardi di fogli di carta mai usata dai parlamentari e che
possono tranquillamente essere sostituiti da messaggi on line.
Una riscossione, finalmente, su quei 98 miliardi fregati fiscalmente
ai gestori delle lotterie.
Lo snellimento della burocrazia, la riduzione delle leggi inutili.
La soppressione di un grado di giudizio..
Ci aggiungiamo il ricavato della vendita delle frequenze del digitale.
Sembra dalle dichiarazioni del Ministro Romani dell'ultim'ora, che non
regalino più le frequenze per fare gli interessi di Berlusconi ma ne
chiederanno 2,4 MLD. Ora la Merkel dalla vendita delle frequenze ci ha
preso 4,4 MLD e mezzo, e la Spagna spera di prenderci tra i 12 e i 16
MLD, perché noi meno? Si sta anche qui cercando di favorire Berlusconi
e il suo impero mediatico?
Hanno aperto le aste ma saranno vietati i rilanci, e perché poi? B ha
paura di essere fregato da qualche De Benedetti?
Ma poi Europa 7 che fine ha fatto?
..
Neologismi: Paraculo
Scelgo la definizione migliore:
Questo termine viene usato a Roma per descrivere i furbi ambigui, gli
opportunisti che scavalcano gli altri o li usano a loro vantaggio.
Pare derivare da "pararsi il culo”, che significa proteggersi,
mettersi al sicuro. Quindi il paraculo è contemporaneamente colui che
si protegge ("Pe' sicurezza me so' parato er culo!”) e colui che cerca
di saltare la fila ("Ao, anvedi 'sto paraculo"). Spesso lo si dice di
politici che poi alcuni votano proprio per questa ragione. Se ci
pensate bene (comunque la pensiate) il nostro attuale premier è stato
eletto proprio in virtù del suo paraculismo, ovvero l’ambigua
furbizia. Chi l'ha votato pensa che sarà furbo anche per gli italiani;
chi invece è contro pensa che continuerà a essere furbo solo per il
suo proprio tornaconto.
Il paraculismo è di chi usa la propria furbizia a spese degli altri.
Dunque unisce ‘scaltro’ con ‘stronzo’.
A me il furbo molto furbo lascia sempre un sapore di fregatura,
perfino se è un furbo di genio.
Furbizia e intelligenza spesso vanno insieme ma non sempre; ci sono
mille esempi di persone intelligenti ma non furbe (io per es.) e
viceversa; potremmo definire la furbizia come la capacità di
utilizzare con efficienza i meccanismi che governano il mondo. Se lo
si fa senza intaccare i diritti degli altri è accettabile; se invece
lo si fa svantaggio della collettività (come nel caso di Berlusconi)
allora non va: dipende sempre e solo dal tasso di senso etico del
furbo in questione. Ma in genere il paraculo ha interesse parecchio,
senso etico zero.
..
Trilussa
E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe' quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!
..
E SACCONI PROPOSE LO STRALCIO DEL RISCATTO DELLA LAUREA
Viviana Vivarelli
Lo stralcio del riscatto degli anni di laurea più quelli del servizio
militare non era solo anticostituzionale, è un reato, come se uno
pagasse un'auto e poi al momento della consegna il venditore si
rifiutasse di dargliela tenendosi i soldi. Qui c'è un preciso patto
tra lo Stato e i cittadini. Il cittadino pagava un riscatto salato
degli anni usati per conseguire laurea e specializzazione (per i
medici gli anni possono arrivare a 12), più l'anno del servizio
militare, in cambio lo Stato lo mandava in pensione prima. La parola
riscatto è molto chiara. Ma Sacconi ha avuto questa bella pensata di
tenersi i soldi eliminando il beneficio, come farebbe un comune ladro.
L’operazione fraudolenta avrebbe gettato un'ombra funesta sulle
istituzioni screditate a mo' di briganti di strada.
La cifra del riscatto può essere molto alta, equivale al 33% di quanto
guadagna al lordo il richiedente al momento della richiesta. Un mio
amico ingegnere 11 anni fa versò allo Stato 300 milioni di lire. Un
neolaureato, che è al 1° stipendio, può versare 3.500 € per ogni
anno. Se dopo il diploma ha studiato per 5 anni,fanno 17.500 €. E’
una cifra alta e non è detto che uno ce l’abbia.
Lo Stato così ha intascato un monte di soldi! Se lo stralcio fosse
rimasto, ci sarebbe stata la rivolta civile di tutti i medici,
ingegneri, architetti, avvocati, notai, insegnanti.. che si sarebbero
sentiti imbrogliati e avrebbero fatto causa di inadempienza allo Stato
paralizzando il paese. Sacconi ha detto che credeva che gli
interessati fossero 60.000. A parte l’errore macroscopico da parte di
un ministro, fossero stati anche pochi, sarebbe stata lo stesso una
fattispecie criminale.
Senza contare che le aziende aspettano in gloria i pensionamenti per
sostituire chi va via e ha alti stipendi di carriera e anzianità con
nuovi assunti pagati meno e così lo stralcio avrebbe penalizzato anche
loro, chiudendo oltre tutto posti di lavoro.
Ma non è l'unica cosa incostituzionale di questo pateracchio fatto da
veri deficienti, i rilievi anticostituzionali sono 12.
-per es.i tagli agli enti locali, per dettato costituzionale, non
possono andare oltre quel limite che non consente più di dare i
servizi ai cittadini
-oppure in un contratto aziendale non si può mettere il licenziamento
libero, che non attiene a quel tipo di contratto
-e non si può imporre un obolo di solidarietà ai soli dipendenti pubblici
-e ho forti dubbi se sia costituzionale sospendere il TFR
..
STRALCIO DEGLI SGRAVI FISCALI ALLE COOPERATIVE
Viviana Vivarelli
Un’altra proposta anch’essa incostituzionale e avanzata dallo stesso
Berlusconi tendeva a eliminare gli sgravi fiscali alle cooperative. E’
stato voluta fortemente da B per odio alle coop rosse, con un doppio
gravissimo errore che mostra la sua somaraggine, prima di tutto nel
totale delle cooperative non ci sono solo le cooperative rosse, ma
anche quelle bianche e quelle laiche come ‘libera’ per esempio,
presenti quelle bianche. in ogni paesino del Veneto e del Trentino e
molto amate, per cui (noi lo dicemmo subito) la protesta della Chiesa
sarebbe stata immediata, come poi è stato, per bocca dello stesso
Cardinal Bertone; in 2° luogo la proposta è incostituzionale, l’art.
45 della Costituzione infatti recita che "la Costituzione riconosce la
funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza
fini di speculazione privata".
Mi meraviglio che Berlusconi, laureato in legge, ignori a tal punto la
Costituzione, tant'è che la 2a stesura della manovra di agosto
comprendeva ben 12 violazioni di articoli costituzionali e sarebbe
stata immediatamente cassata dalla Corte Costituzionale.
Questa gente sembra ignorare le leggi fondamentali dello Stato o le
vuole calpestare. In quanto a Sacconi, che è uno dei peggiori ministri
mai esistiti, piccolo, meschino, borioso e vendicativo, ha tentato di
stralciare il riscatto della laurea commettendo addirittura un reato,
simile al contraente che, dopo aver intascato i soldi per un servizio
o per un bene, si rifiuti di darlo.
Questa manovra non è solo grottesca e ci riempie di ridicolo agli
occhi del mondo, ma è stata fatta proprio coi piedi da Tremonti,
Berlusconi, Bossi e Sacconi, come peggio non si poteva.
Qualunque partito fosse stato al loro posto avrebbe fatto meglio di
loro. Dico di più: qualunque membro del M5S fosse stato al loro posto,
il ventenne Calise o Favia o Piazza, o qualunque neosindaco
giovanissimo come Zedda avrebbe fatto meglio di questi incompetenti,
criminali, indecenti cialtroni.
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Ippolita segnala:
Sacconi fascista! (Parola di Acli…)
Francesco Peloso
Davanti alle Acli, il ministro Sacconi attacca “i bastardi anni ‘70”,
poi difende a spada tratta la traballante manovra economica del
governo invitando a “non avere gli occhi foderati di prosciutto” sulla
bontà delle misure adottate, quindi se la prende con il secolarismo
galoppante. Per tutta risposta dalla platea parte l’insulto:
“fascista!”. E’ finito così, ieri mattina, il confronto Sacconi, e il
convegno organizzato dalle Acli a Castel Gandolfo. Il ministro ha dato
del “cretino” a chi lo aveva apostrofato in quel modo e ha rivendicato
con orgoglio la propria storia politica aggiungendo con decisione di
essere un fiero “anticomunista” cosa che, in quel contesto già
alterato,ha suscitato nuovi fischi.
Un bel quadro d’insieme, insomma, che la dice lunga sul consenso di
cui gode il governo. Del resto che non sarebbe stata una bella
giornata per il ministro lo si era capito dall’inizio. Ad aprire la
serie degli interventi della mattina al convengo delle Acli, era stato
il Segretario di Stato Tarcisio Bertone che aveva riservato subito una
sonora stoccata al governo, giudicando eccessivamente punitiva nei
confronti del sistema cooperativo la manovra del governo. “Un’economia
civile – affermava Bertone – non può trascurare la valenza sociale
dell’impresa e la corrispettiva responsabilità nei confronti delle
famiglie dei lavoratori, della società e dell’ambiente. Mi sembra che
il mondo virtuoso delle cooperative, un mondo da apprezzare e che in
tempi di crisi ha dato segni straordinari di lavoro e solidarietà,
meriti un trattamento migliore di quello che gli è stato riservato
nella recente manovra economica. I diritti sociali sono parte
integrante della democrazia sostanziale e l’impegno a rispettarli non
può dipendere meramente dall’andamento delle borse e dei mercati”. La
platea cattolico-progressista delle Acli non poteva che applaudire.
Nella stessa direzione andavano anche il Segretario della Cisl
Bonanni e il Pd. Del resto il sistema cooperativo è parte essenziale
della presenza sociale cattolica, sia ad alto livello imprenditoriale
che nel diffuso terreno dell’assistenza sociale. Insomma la
sussidiarietà invocata spesso dalla Chiesa ha solide basi nell’impresa
cooperativa. Ma Sacconi aveva replicato: “Dobbiamo uscire
definitivamente da quel maledetto tempo, quei bastardi anni ’70 la cui
onda lunga arriva fino ad oggi.. Parole che non sono piaciute ai
delegati delle Acli.
..
Enzo segnala:
Numeri
2.414.310.901 euro (2 MLD e mezzo) è quanto necessitano la Camera e il
Senato per il proprio funzionamento annuo.
Le cifre sono contenute nei bilanci interni consultivi del 2010,
approvati in modo bipartisan dal parlamento.
54.423.639 (54 milioni) di euro è l'ammontare delle spese di
locazione e per gli oneri condominiali della Camera dei Deputati per
l'anno 2010.I contratti di locazione sono 21 e quasi tutti con la
società Milano 90 SRL.
39.710.008 di euro sono i contributi erogati nel 2010 alla stampa di partito.
I quotidiani che hanno ricevuto più finanziamenti sono L'Unità
(6.377.209,80 euro), Europa (3.527.208 euro), Il Foglio (3.441.668
euro) e Liberazione (3.340.443 euro).
Fanno parte della lista anche testate poco note come "Democrazia
Cristiana", il cui editore "La Balena Bianca" ha ricevuto 303.204
euro.
..
LE AUTO BLU NON CI SONO PIU’
Viviana Vivarelli
Avete visto come dalla manovra è totalmente sparito il taglio della
auto blu? Vi ricordate Brunetta come blaterava!? E Tremonti come
gridava che aveva dimezzato le auto blu. E Berlusconi lo stesso in
pieno Parlamento! E invece niente! Bugiardi fino al midollo! Brunetta
aveva dichiarato che erano solo 72.000, da un diverso calcolo
risultano invece 629.120 contro le 65.000 della Francia, dieci volte
di più. Brunetta disse che aveva pronto il decreto per i tagli,
peccato che nessuno l’ha mai visto! Solo chiacchiere vergognose! Ma
su questo fronte economie non se ne vedono, anzi ieri siamo venuti a
sapere che Berlusconi ha ordinato altri due lussuosi elicotteri
presidenziali dal costo di 50 milioni e oggi sentiamo che gli alti
dirigenti dell’amministrazione penitenziaria hanno 17 auto che vanno
dall’Audi A6 da 71.000 € fino alla Maserati da 125.000 €, alla faccia
della crisi! E mai che qualcuno mettesse un tetto di spesa a questi
lussi esagerati fatti sulle nostre tasche! E a disposizione di questi
signori ci sono 66 persone tra uomini di scorta e autisti. Ma chi
credono di essere? Basterebbe pensare a quei disgraziati di poliziotti
che sono privi fin della benzina, con le auto ferme per riparazioni
che non si fanno per mancanza di pochi euro e con gli uffici privi
perfino della carta per fare i rapporto. E come non bastasse,
intendono comprare ancora 60 berline grandi di super lusso con
cilindrata fino a 3000! Alla faccia della manovra di luglio che aveva
ristretto le auto sopra i 1600 a 5 alte cariche. La dottoressa
Mariotti, direttrice generale va in Jaguar XI. E come mai? Vive in un
altro paese più ricco del nostro questa tizia? Tanto valeva che
ordinasse una Ferrari! Io, se fossi il ministro competente di questa
signora una ispezione sulle larghe spese gliela farei!
..
VV
Il Financial Times lo dice fuori dai denti: “E’ ora che Berlusconi la
finisca con le sue ‘buffonate’ perché sta mettendo in guai seri
l’Italia e l’Europa”, ma questi continuano a fare lo gnorri come se
gli altri fossero tutti scemi. La prima manovra era una porcheria,
nella seconda c’erano 12 proposte totalmente incostituzionali per cui
non stava in piedi. Ora cosa si inventeranno? Nessuno dei tagli che
era ragionevole fare, agli evasori, ai ricchi patrimoni, alle armi,
alla Chiesa e al carrozzone politico, è stato fatto.
Si sono sentite le ipotesi più inverosimili, dal dimezzamento del
Parlamento di cui si ciancia a vuoto da 18 anni, alle manette agli
evasori, che, detto da uno che è il 1° evasore d’Italia e che ha ben
63 paradisi fiscali di cui uno proprio di sua proprietà, e che gli
evasori li ha premiati in ogni modo, risulta oltremodo ridicolo.
Volete scommettere che invece delle manette agli evasori o di una
addizionale ai capitali sporchi rientrati (che sono rintracciabili,
eccome!) si inventeranno un nuovo condono fiscale!! E il Pd farà le
sue opportune assenze anche questa volta?
B ormai è insostenibile, ha perso anche la faccia che non aveva. Il
Cavaliere dimezzato (ha perso altri 6 punti in 3 mesi) ha fatto la
manovra inesistente e su questo nulla di fatto si è auto coperto di
elogi. Non possiamo nemmeno dire che la montagna ha partorito un
topolino, perché Bossi, Berlusconi e Tremonti si sono mangiati pure
quello. Misure strutturali? Ma quando? Incentivi alla crescita? Ma
dove? Tremonti ha sibilato che tutto va bene e poi è sparito per non
vomitare e ha chiuso il telefono per non rispondere. B ha detto che
ora la manovra è ‘più equa’. La manovra è inesistente o
incostituzionale e ha l’equità del menga: chi i soldi ce l’ha se li
tenga.
.
ALLA FINE AUMENTERANNO L’IVA
Viviana Vivarelli
L’Iva se la tengono come Jolly, sapendo benissimo che la Bce si
metterà a ridere vedendo questa buffonata di manovra.
L’Iva è una tassa sui beni di consumo che pesa su chi compra qualcosa.
Qualunque cosa si comperi, da un paio di scarpe al conto
dell’idraulico a un libro per la scuola, si paga il 20% di Iva.
I beni di prima necessità come il pane o il latte o il giornale pagano
solo il 4%. Bar, alberghi e ristoranti pagano il 10%.
L’anno scorso l’Iva dette allo Stato 116 miliardi di euro.
Iva più accise, giochi e tabacchi dettero 218 miliardi.
Si evade l’Iva quando non si dà lo scontrino, quando non si fa la
fattura. In questo modo spariscono ogni anno 30 miliardi.
Se il Governo decide di aumentare l’Iva dell’1%, intascherebbe quasi 6
miliardi, ma noi ci ritroveremmo con tutti i prezzi aumentati ben più
di quell’1%, con un grave aumento della crisi perché la gente
smetterebbe proprio di comprare. E addio crescita! Il paese si
fermerebbe. Ma pur di non tassare i patrimoni o di aumentare le tasse
agli evasori e ai ricchi, questi sciagurati anche questo faranno!
Questo è il quadro di Confcommercio
(e non venitemi a dire che è una lobbie comunista!)
Tra il 2000 e il 2007 i consumi sono cresciuti ZERO. Poi la recessione
del 2008-2009 (mai pronunciare la parola recessione, mi raccomando! Il
Tg1 oggi ha detto che “forse rischiamo la recessione”, bontà sua!).
Infine con l’ultimo governo Berlusconi precipitiamo nel fondo del
pozzo peggio di 5 anni fa. 17 regioni su 20 consumano meno di 11 anni
fa. Al momento si salvano da ulteriori peggioramenti Molise (chissà
perché), Friuli Venezia Giulia e Basilicata (tre regioni, e nemmeno
Lombardia e Veneto!) in cui i livelli di spesa reale pro capite sono
appena superiori al 2000. A Sud siamo in profondo rosso. L’ISTAT
conferma. Il paese è fermo. Nessuno compra nulla. Calano anche gli
alimentari di base. Inutile ormai fare lo spot della borsina gialla.
Ancora un paio di anni così e ci pareggiamo all’Africa.
L’economia si è bloccata e gli sciali intollerabili degli straricchi
sfacciati e mai tassati non cambiano di una virgola le previsioni
tragiche di 60 milioni di italiani. La crisi italiana è cominciata ben
prima di quella finanziaria europea. Ed è stata prodotta artamente
dalla classe politica peggiore degli ultimi 150 anni!
E c’è ancora qualche berlusconiano o leghista che viene pure a
pretendere il diritto di apologia di questa cricca di taglieggiatori!
..
Il letame e le rose
Viviana Vivarelli
Screditare i ribelli libici o tunisini o gli altri del Corno
d'Africa,dicendo che nel calderone ci sono gli interessi anglomericani
o francesi mi sembra sterile e ingiusto.
Le cose non stanno mai tutte da una parte o tutte da un'altra.
Non c'è letame senza che vi siano rose.
La purezza di intenti esiste anche in movimenti sobillati da forze occidentali.
Ci manca che qualcuno dica che anche il venditore di frutta tunisina
che si è dato fuoco per protesta era una spia americana.
Inutile anche decantare la bontà di un regime dittatoriale come quello
di Gheddafi, che si reggeva da 42 anni, che vietava la libertà di
parola, che aveva messo nelle sue carceri 120.000 prigionieri
politici, che ne aveva torturati e uccisi a migliaia e che aveva
chiuso nei lager i disgraziati respinti dall'Italia o li aveva buttati
a morire nel deserto, che aveva realizzato il livello di
scolarizzazione più basso in Africa, mentre il dittatore metteva
insieme per sé e i suoi figli un patrimonio rubato di 170 MLD di
dollari.
Sul web pare adesso ci sia tutto un fiorire di tizi che si affrettano
a difendere Gheddafi e a dire che in Libia si viveva meglio che
altrove. Non so quanto siano interessati costoro, ma puzzano.
Gheddafi abolì partiti ed elezioni, fu di fatto un dittatore con
poteri immensi. La sua presunta socialdemocrazia è grottesca.
Espropriò a suo esclusivo vantaggio tutte le risorse petrolifere del
paese, come confiscò tutte le proprietà della comunità italiana e
ebraica. Nel 1970, 20.000 italiani furono privati di ogni loro bene,
compresi i contributi assistenziali versati all'INPS, e furono
sottoposti a progressive restrizioni fino all'ordine di lasciare il
paese.
Gheddafi sostenne i dittatori Amin e Bokassa. Fu sempre fiero
dell'attentato di Lockerbie, che coi suoi 270 morti è il secondo nel
mondo dopo quello delle torri.
Oggi è imputato del massacro di 50.000 libici.
Se sarà preso vivo, lo aspetta la Corte dell'Aya per crimini contro l'umanità.
Inutile tentare di difenderlo. E' solo una delle solite pagliacciate
italiane per difendere Berlusconi con lui.
..
Sara Nicoli IFQ
È’ uscito dalla porta secondaria di Arcore, Bossi. Quasi di soppiatto,
da sconfitto. Lui che solo due giorni fa ancora strillava che le
pensioni non si sarebbero toccate grazie a lui, ha perso la sua
battaglia e si è arreso: salta il contributo di solidarietà e il vero
salasso arriverà dalle pensioni, la cassa si farà tutta da lì. Per
Bossi una sconfitta cocente. E uno schiaffo per Calderoli e per la sua
tassa sull’evasione, che non è nemmeno stata presa in considerazione,
sostituita da un taglio sulle
agevolazioni fiscali alle Coop.
La Lega esce con le ossa rotte. Fa eccezione Maroni che si era
impegnato a salvare gli enti locali e ha salvato i piccoli comuni Ma
soprattutto, la manovra che è uscita da Arcore non è quella scritta
dal Tremonti. Altro trombato. E’ bastato che B dicesse:“Quella che hai
scritto tu è una manovra depressiva, io non la voglio”. E Tremonti ha
chinato la testa (ma non è stata recessiva per chi? Per evasori e
straricchi?). E con 90.000 ‘denunciati’ o a 1,500 con 150.000
‘denunciati’ era TROOOPPO! Invece con pensioni e diritti del lavoro
andava bene tutto!)
Ma i conti, alla fine, potrebbero “non tornare”. Di MLD ne mancano sempre 20!
“Berlusconi – commentava un ‘frondista’ pidiellino soddisfatto per
aver incassato, in qualche modo, una vittoria – ha dimostrato di avere
ancora in mano la golden share del governo e della maggioranza”
(Golden vuol dire ‘d’oro’ e quando mai questa manovra di merda può
chiamarsi ‘golden’?)
..
PERCHE’ NON SI TASSA IL PARIMONIO IMMOBILIARE DEL VATICANO?
Viviana Vivarelli
Un quinto del patrimonio immobiliare italiano è del Vaticano, un
quarto nella sola Roma: un impero immenso fatto di palazzi, cliniche
d’oro, collegi privati per rampolli abbienti, alberghi, case
affittate, negozi.. difficile farlo passare tutto come mensa della
Caritas! “Un patrimonio immenso e esente tasse di congregazioni,
collegi, case sante, pie società, capitoli, abbazie e una serie
infinita di ordini monastici…” Il 90% di questi immobili è utilizzato
per rimpinguare le casse vaticane nel modo più materialista e
lucrativo possibile. Che senso ha non tassarlo?
La beffa è che se chiediamo allo Stato quanto dà alla Chiesa in
regalie, bollette, donazioni, un 8 per mille gestito tutto a frutto
del Vaticano ignorando altre fedi, sovvenzioni ed esenzioni, nessuno
sa rispondere. E’ una razzia gigantesca e incontrollata che fa parte
dell’enorme quadro corruttivo del paese Italia e che ora, con la crisi
che ci attanaglia, è diventato più intollerabile che mai, un vero
abuso, una vergogna che nasconde una illegittima ricchezza contro i
bisogni di milioni di poveri, una vergogna che nessun paese
democratico e civile presenta e che costituisce un’altra sporca
anomalia italiana.
Si difende la Chiesa, dichiarandosi attaccata dall’arma della
calunnia. Si appella ad Alfano che plaude la linea Bagnasco: “Più
famiglia e stop all’evasione!”
Fra tutti e due fanno una vergogna doppia. Il Pdl l’evasione non ha
fatto che incrementarla! Evade il Pdl, evade Berlusconi come primo
evasore d’Italia con 63
paradisi fiscali solo per la Fininvest, e il Vaticano le tasse non le
paga né vuole pagarle. In quanto alla famiglia, quante volte dovremmo
ricordare i danni mortali fatti dai sacerdoti protetti ai minori? E
dobbiamo ricordare anche l’ovazione a Roma della manifestazione per la
famiglia a Berlusconi? Quello che in tre governi non ha mai fatto una
sola cosa per la famiglia, che di famiglie ne ha rovinate due, che di
‘famiglia’ se n’è fatta una di puttane e minorenni, con ragazze prima
utilizzate sessualmente e poi ‘prestate alle istituzioni’ per metterle
a carico nostro, sennò neanche con le marchette gliela davano!
..
FACEZIE
Abbiamo lasciato alle nostre spalle la crisi, siamo ottimisti. (Tremonti)
Non attaccheremo mai i nostri fratelli libici (Berlusconi)
Sono molto soddisfatto della manovra. Adesso è equa. (Berlusconi)
Presenterò una memoria difensiva per dimostrare la mia innocenza. (Scajola)
Non sapevo nulla della super tangente. (Penati)
Stiamo vincendo. (Figlio di Gheddafi)
Manette agli evasori. (Questa mi pare di averla già sentita)
Dimezzamento dei parlamentari. (Anche questa mi pare di averla già sentita)
Non metteremo le mani nella tasche degli italiani. (Questa spero di
non sentirla mai più)
..
SINDACATI
Furio Colombo
Sto con la Cgil e con la Camusso...Comincerei col separare i sindacati
dai politici. Capisco la Confindustria. Non ha fiducia in ciò che
fanno, disfanno, e minacciano di fare, B e Tremonti. Non ha fiducia,
la Marcegaglia, e lo dice: “Non facciamo i finti complici e non
facciamo i finti tonti”. Il pasticcio c’è e si vede. Non capisco
invece UIL e CISL che hanno scelto di diventare disciplinati ordini di
frati guardiani. Guardiani di che cosa? Purtroppo, della stupida e
tarda vendetta del “socialista” Sacconi che, diventato ministro del
proprietario B, la deve far pagare ai “comunisti” estirpando
finalmente la mala erba dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori.
Introduce il libero licenziamento in una legge che dovrebbe essere di
salvataggio finanziario, e di tutto ha bisogno fuorché di immolare
ancora un po’ di innocenti in cambio degli errori di ricchi potenti
irresponsabili. Com’è possibile che Cisl e Uil corrano in soccorso di
un ministro vendicativo, inadatto al compito e stupido come tutti i
vendicativi? Ma anch’essi giocano il triste gioco del passato:
vendicarsi sul sindacato “comunista”, che era troppo forte e decideva
tutto, in un tempo ormai dimenticato. E così anche due leader di due
grandi sindacati che rappresentano milioni di lavoratori in tutto
uguali (bisogni e speranze) a quelli della Cgil, guidano guardando il
passato e cercando rivincite. Il fatto che la Cgil resti sola è un
triste dato di fatto, ma non è una ragione per darle torto. Scalfari
disse: “I sindacati hanno un solo strumento, lo sciopero. È giusto ma
anche logico che lo usino”. Dunque alcuni di noi, e certo chi scrive,
saranno con la Cgil e con le poche speranze di futuro che rimangono.
..
LE VERGOGNE DEL PD
Viviana Vivarelli
Ogni giorno che viene i cittadini italiani anche del Pd e specie del
Pd, si trovano a dover ingiuriare il Pd. E non solo per il quadro
obbrobrioso e ripugnante della tangentopoli di un Penati che non è
davvero un caso isolato ma che chiama in causa tutto un sistema
partitico per una corruzione vergognosa, in cui il metodo Penati
faceva scuola ed era anzi incensato dai vertici, sistema parallelo ma
non meno spregevole delle scalate bancarie di un D’Alema e di un
Consorte o della protezione di un Bassolino in Campania o di un Loiero
in Calabria.
Non solo per questo dobbiamo mandare epiteti violenti a una
opposizione che ogni giorno cade sempre più in basso. Ma è la continua
ripetizione di atti gravi, che offendono chi questa opposizione ha
votato, magari con purezza d’intenti e speranze di palingenesi a nella
memoria di un Berlinguer o di un Lama. Come dice un proverbio: errare
è umano, ma perseverare è diabolico. E mai verbo fu più indicato per
il Pd del ‘perseverare nell’errore’ Dalle opportune assenze in
Parlamento che hanno spianato la strada alle efferatezze di B, al
silenzio sul conflitto di interesse, al tradimento della bicamerale,
dai candidati pregiudicati o neoliberisti alla vigliaccheria davanti
ai referendum, a quella lontananza dalle piazze e dai bisogni della
gente che ormai è un fatto cronico e strutturale, al tentativo
reiterato di Bersani di reintrodurre la privatizzazione dell’acqua in
mano a società private proprio appena dopo che un referendum ha detto
NO per bocca del 97% degli elettori… è tutta una continua frana di
errori, perversioni e cadute. E ora dobbiamo vedere un Pd che appoggia
il referendum ‘da inciampo’ di Parisi che ha due demeriti, vuol
cassare solo una parte del porcellum come se ci fosse qualcosa da
salvare ed è stato messo su solo per contrastare come al solito
l’unico alleato Di Pietro. Ma non basta ancora: dopo il solito D’Alema
che dal referendum contro il
porcellum si scanta e il solito Veltroni che dice sì ma anche no,
dobbiamo vedere adesso un Pd che, dopo aver appoggiato quella
macelleria che era il diktat di Marchionne, sui tagli e gli aggravi
alle pensioni deve dichiarare di pensarla come la Lega. Perfettamente
normale, dunque, che questo sorta di Pd che di democratico ha solo il
nome, si metta anche contro la CGIl che dovrebbe essere il suo
sindacato di riferimento, abbia in odio la FIOM e decida di non
scendere in piazza per lo sciopero generale della Camusso. Ma, io mi
chiedo, cosa ci stanno a fare?
..
La guerra è una follia da mettere al bando
"La guerra è subdola, si infila negli interstizi dell’anima delle sue
vittime per colpire quando meno se lo aspettano. Non si muore solo sul
campo di battaglia. Sono in costante aumento, negli ultimi anni,i
militari Usa che si sono tolti la vita. Nel 2008 se ne sono suicidati
almeno 128, più 15 casi sospetti.
«Come mai questo numero continua a crescere?», chiedeva il Segretario
per l’esercito Pete Geren. Ci vorrebbero guerre meno insensatamente
violente e immotivate di quella irachena o afghana. Ma quale guerra
non è insensata e violenta?
E questi sono solo i dati sui militari in servizio. Tra il 2002 e il
2005, sui 500.000 congedati ci sono stati altri 122 suicidi.
Difficoltà nelle relazioni private, problemi legali o finanziari, di
lavoro, di reinserimento, psichici, da traumi di guerra".
La guerra ti uccide anche quando ti salvi.
Uccide l'umanità che è in te.
Lo stato più ricco del pianeta distrugge così la sua gioventù migliore.
Ci sono 300 guerre in giro per il mondo. Ma non si fa nulla per
terminarle. E si continua a intervenire solo là dove ci sono risorse
da depredare. E nessuna di queste guerre è mai stata migliorativa o
liberatoria. E gli USA non ne hanno mai vinta una.
Con la scusa di salvare i diritti umani, uccidono l'uomo che ne è
portatore. E le prime vittime delle guerre USA sono i giovani
americani, le loro famiglie, il futuro di una Nazione.
Ma si continua a fare economia attraverso le guerre. Perché l'economia
determina tutto e le guerre fanno bene all'economia.
Si continua a chiamare democrazia la depredazione di altri paesi.
Dividendo coloro che si ribellano tra eroi o terroristi, secondo come
fa comodo alle grandi potenze.
Si continua a spargere informazioni contraddittorie che rendono
impossibile valutare i fatti, secondo quanto fa comodo a un
colonialismo travestito da liberazione.
E perfino in una crisi mondiale come questa, nessun governo (salvo la
Germania) ha tagliato le spese militari, ha ritirato i soldati dalle
sue guerre.
Nel 2009 i soldati americani suicidi erano già 6.256.E ci sono stati
altri 3 anni di guerra. Solo tra i veterani si contavano 17 suicidi il
giorno, il doppio del resto della popolazione. I caduti tra il 2003 e
il 2009 furono 3.863, più di 2 al giorno. Ma i suicidi dei veterani
erano molti di più, fino a una media di 18 al giorno, una ecatombe!
Per molti soldati yankee che hanno combattuto in Iraq e in Afghanistan
la guerra più sanguinosa comincia col ritorno a casa. Quelli più a
rischio sono i giovani tra i 20 e i 24 anni, stroncati per sempre.
Come il riservista di Marina Jeff Lucey, 23 anni, che ha usato la
pompa per innaffiare il giardino per impiccarsi nella cantina dei suoi
genitori. O Tim Bowman, riservista, spedito in missione in una delle
zone più pericolose di Baghdad. 8 mesi dopo il ritorno a casa, il
Giorno del Ringraziamento, si è sparato. Anche Tim aveva 23 anni.
“Quando è tornato i suoi occhi erano semplicemente morti. La luce non
c’era più”.
Derek Enderson, invece, era già tornato dall’Iraq due volte, la terza
gli è stata fatale: si è gettato da un ponte a 27 anni. “Siamo di
fronte a una crisi gravissima, ha dichiarato il padre di Jeff, e
troppi hanno deciso di guardare da un’altra parte”, al punto che non
esiste un rapporto ufficiale su queste morti. Negli USA nel 2009 gli
ex soldati erano 25 milioni. Secondo il “National Center for Post
Traumatic Stress Disorder” lo stress e i traumi aumentano il rischio
emarginazione sociale e suicidio,la guerra ti abitua a un abuso di
droghe e a esperienze mostruose, al ritorno sei uno spostato. Un
senzatetto su 4 in America è un reduce di guerra, nonostante gli ex
militari siano solo l’11% della popolazione totale.
Non è facile ricostruire i dati di queste morti perché ogni governo
Usa, da Bush a Obama, le ha nascoste, come ha oscurato il ritorno
delle bare come fossero una vergogna, ma si calcola che migliaia di
veterani si uccidano ogni mese.
E' il lento olocausto di una nazione che immola se stessa alla propria
perversa economia fondata sulla guerra.
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Sandro
L'industria della guerra o meglio definita dell'esportazione della
democrazia non ha mai crisi.
I nemici si inventano di volta in volta: adesso è la volta dell'Iran
che ha troppo petrolio. Ricominceranno le campagne di stampa contro le
"armi di distruzione di massa" e così via. Finché c'è guerra c'è
businnes
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ASSURDITA’
Nei tumulti inglesi fu arrestato un bambino di 11 anni, che aveva
preso da una vetrina rotta un cestino per la carta, dal costo di 50
sterline. Gli hanno dato 18 mesi di riabilitazione in un centro per
minori.
In Svezia un padre si è preso 3 giorni di carcere per aver dato uno
schiaffo al figlio.
Eppure Svezia e Inghilterra non sembrano così lontane! Ma il loro
rapporto con l’infanzia è a distanza abissale.
Non si sa nulla del bambino di sei anni arrestato a Londra per
saccheggio pure lui.
Cosa avrà raccattato?
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Andate a firmare per il referendum per abolire il porcellum e le province
Qua trovate la mappa dei banchetti che raccolgono le firme in ogni città
Ricordate che si può anche firmare presso l'anagrafe del proprio
Municipio, basta andare, durante l'orario d'apertura in tutti gli
uffici dei capoluoghi di provincia, e chiedere dei moduli raccolta
firme per la petizione costituzionale per abolire le Province e per il
referendum sulla legge elettorale.
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RIDIAMARO : -)
Spinoza
L’uragano Irene declassato a “che tempo de mmerda!”
VV
La più grande manovra di Tremonti declassata a “che manovra de mmerda!”
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Claudio
Il dito alzato
Calderoli dopo il brainstorming di oggi alla villa di Arcore, cui ha
fornito un indispensabile apporto tecnico e politico surriscaldando il
sistema neuronale oltre i livelli di guardia
Tutti i partecipanti hanno manifestato commovente solidarietà a Bossi
che essendo ingessato non può più sollevare il dito medio per augurare
una buona sorte agli italiani.
Anche Gasparri, soddisfatto, uscendo ha sollevato il pollice in segno
di successo (ad individuare il dito giusto lo ha aiutato il Trota) ...
L'unica manovra certa che hanno elaborato è quella con le loro auto
blu per uscire dalla villa.
..
..povero Alfano di tutto aveva fatto..
TRAVAGLIO
Ma, mentre B., Bossi e Tremonti parlano (per Bossi parlano si fa per
dire) e siglano il PATTO DELLA PROSTATA (ricordate il patto della
crostata?) in uno sferragliare di dentiere, pròtesi, flebo, fasce
prostatiche, pannoloni e cinti erniari, il giovine Alfano viene
parcheggiato in camera da letto, nel girello, a giocare ai soldatini e
alle figurine col Trota. E quando lo richiamano per il gelato, è
sparito tutto. Niente contributo di solidarietà, niente aumento
dell’Iva, niente patrimoniale, niente lotta all’evasione e soprattutto
niente tagli alla casta. Nemmeno i tagliettini del decreto prima
versione che, tra Province e piccoli Comuni – annunciò trionfante il
Cainano – “farà sparire 50mila poltrone”. Tutto rinviato a una bella
legge costituzionale che richiede la doppia lettura alla Camera e al
Senato, cioè un paio d’anni, cioè mai.
Naturalmente i mercati, che già sghignazzavano all’idea di una manovra
Alfano e affilavano le fauci per una nuova scorpacciata sui nostri
titoli di Stato, si fideranno ciecamente del formidabile patto della
prostata. E così frau Merkel e i monsieurs Sarkò e Trichet, che un
mese fa ci avevano dato l’ultimatum commissariando il governo B. A
questo punto l’Europa, per costringerci a diventare un Paese serio,
non ha che una strada. Usare i cacciabombardieri presenti nelle nostre
basi per la guerra di Libia e puntarli un po’ più a Nord, verso
l’Italia.
Per favore, invadeteci.
....
 

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