mercoledì 25 aprile 2012

Finiti i blocchetti delle multe i vigili scrivono sulle fotocopie

Gli agenti si arrangiano e appuntano le targhe di chi sosta in doppia fila e di chi passa con il rosso «dove capita»

 

di Davide Desario
ROMA - I vigili hanno finito i blocchetti delle multe. E quelli nuovi, per non ben specificati problemi di stampa, ancora non sono arrivati. Quindi? Si arrangiano e appuntano le targhe di chi sosta in doppia fila, di chi lascia la macchina davanti alla fermata dell’auto, o di chi passa con il rosso su delle fotocopie o, come ammettono molti pizzardoni: «dove capita».

È l’ultimo colpo di scena dei vigili di Roma. Un Corpo di 6.500 agenti che negli anni ci ha abituato a sentirne e a vederne davvero di tutti i colori. Storie belle, che rendono onore alla divisa che portano, come l’ultima della vigilessa integerrima di piazza di Spagna che ha portato il deputato del Pdl Giorgio Jannone dal «lei non sa chi sono io» facile a chiedere scusa pubblicamente sul nostro giornale. E storie meno belle di mazzette imposte a commercianti, di tangenti per chiudere un occhio su abusi edilizi, di permessi per la zona a traffico limitato fatti avere ad amici generosi che non ne avevano il diritto, di motociclette ferme al deposito perché mancano i pezzi di ricambio. Fino al caso più famoso, quello dell’ex comandante generale che parcheggiò in sosta vietata esponendo un permesso da disabile irregolare, intestato a una vecchietta che ne aveva anche denunciato lo smarrimento.

Questa volta, però, i romani forse non si indignano. Anzi, conoscendoli, sotto sotto sono contenti. Perché da giorni e giorni i pizzardoni sono disarmati. Lo ha scritto, nero su bianco, nella circolare 67 inviata da oltre una settimana a tutti i gruppi e perfino al comandate Angelo Giuliani, il vicecomandante generale Diego Porta: «Si comunica che sono terminate le scorte dei modelli indicati in oggetto (quelli delle multe, ndr) e che i nuovi modelli non sono ancora disponibili a causa di difficoltà di stampa».

Quali siano le difficoltà di stampa non è precisato. C’è chi dice che non avevano i soldi per pagare la tipografia; c’é chi dice che è stato un errore della ditta appaltatrice e chi parla di un banale ritardo nell’ordine. Sta di fatto che i vigili in questi giorni girano per le strade di Roma facendo contravvenzioni su delle fotocopie autoprodotte come consigliato dallo stesso vicecomandante Porta.
E che ci sia qualcosa di strano lo si intuisce in un passaggio: «Il modello autoprodotto - si legge sempre sulla circolare - non deve essere mai lasciato sul parabrezza del veicolo». Una procedura, quest’ultima, non obbligatoria ma che ha una doppia funzione: da una parte avvisare l’automobilista che è stato multato e quindi evitare che il giorno successivo possa incorrere in un altro verbale, e dall’altra rappresenta un deterrente per tutti gli altri che vedendo la multa sul parabrezza non parcheggiano.

I vigili scrivono le targhe dove capita. «E’ vero, non abbiamo più i blocchetti e scriviamo le targhe dove capita - ammette una vigilessa che ha appena appuntato due divieti di sosta su un blocchetto a quadretti - Ma la prego non lo scriva altrimenti da domani gli automobilisti faranno come gli pare». Le associazioni per la difesa dei consumatori già si stanno organizzando per una valanga di ricorsi anche se i vigili assicurano: «È tutto regolare».
Mercoledì 18 Aprile 2012 - 09:22    Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Aprile - 09:08
 

 

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