lunedì 16 aprile 2012

Addio Carlo Petrini


"Iniezioni e flebo, vent’anni fa prendevamo di tutto: al confronto ormoni e creatina sono caramelle”

Carlo Petrini, nato a Monticiano (Siena), il 29 marzo 1948, è stato un calciatore e scrittore.

Attaccante cresciuto nelle giovanili del Genoa, passò  a Lecce (Serie C 1965-1966), tornò al Genoa (Serie B, 1966-1968), quindi cominciò l'avventura ai vertici del calcio italiano: al Milan di Nereo  Rocco vincendo  la Coppa dei Campioni, al Torino dal 1969 al 1971, con cui vinse la Coppa Italia 1970-1971, al Varese nella stagione successiva, nel Catanzaro dal 1972 al 1974, alla Ternana nel 1974-1975, nella Roma di Nils Liedholm durante l'annata 1975-1976, al Verona sempre in Serie A (1976-1977), al Cesena dal 1977 al 1979 e al Bologna nel 1979-1980, Savona in serie C2 nel 1982-1983,  poi nel Campionato Interregionale, Cuneo 1984-1985 e Rapallo Ruentes 1984-1985.

In carriera totalizzò complessivamente 112 presenze e 19 reti in Serie A e 179 presenze e 41 reti in Serie B.

Nel 1980 fu coinvolto nello scandalo del calcioscommesse, subendo una squalifica di tre anni e sei mesi amnistiata dopo la vittoria dell'Italia al Mondiale del 1982. 

Ebbe anche una breve esperienza da allenatore alla guida del Rapallo Ruentes nel Campionato Interregionale 1985-1986, conclusasi con la retrocessione del club in Promozione.

Chiuso con il calcio, aprì una società finanziaria. Dopo un iniziale successo, l'attività fu compromessa dall'accumulo di debiti nei confronti di usurai e dal coinvolgimento dell'ex calciatore in un giro di cattive conoscenze. Per sfuggire ai creditori abbandonò l'Italia e si rifugiò in Francia, dove visse per alcuni anni nel completo anonimato. Sarebbe dovuto tornare in Italia per rivedere il figlio dicianovenne Diego, giovane promessa della Sampdoria, morente per un tumore al cervello, ma non fece in tempo.

Su questa triste vicenda Petrini scrisse più tardi un toccante libro di poesie, dopo il suo definitivo ritorno in Italia nel 1998.

Nel 2000 Petrini, povero e malato, pubblicò la sua autobiografia, intitolata "Nel fango del dio pallone",   in cui narrò in prima persona fatti e trascorsi nel mondo del calcio. In particolare, il libro denunciò la pratica del doping che già negli anni Sessanta-Settanta era dilagante: Petrini scrisse di esservi ricorso più volte con la complicità dei medici sportivi, ma è l'intero sistema-calcio che nel libro viene messo sotto accusa, con le partite già decise in anticipo dalle stesse società, i pagamenti in nero, l'estrema bassezza morale e ignoranza del calciatore tipo. Successivamente Petrini pubblicò un altro libro intitolato "Il calciatore suicidato", dove indagò in prima persona sulla misteriosa morte di Donato Bergamini, calciatore del Cosenza, ritrovato morto nel 1989 sulla Statale 106, presso Roseto Capo Spulico. Successivamente ha pubblicato altri sette libri, l'ultimo dei quali è intitolato Lucianone da Monticiano, uscito nel 2012. Tutte le pubblicazioni sono edite da Kaos edizioni. Petrini, benchè nei  suoi libri faccia nomi e cognomi, pare non abbia mai ricevuto  una querela.

Qualche volta interveniva nelle radio.

Negli ultimi anni Petrini si era mostrato preoccupato sul dilagare delle pratiche dopanti tra i giovanissimi, affermando: «Una recente indagine ha dimostrato che un adolescente su tre è disposto a fare uso di sostanze illecite pur di raggiungere il successo nel mondo del calcio. La cosa ancora più inquietante è che il 10% di loro si dichiara ‘pronto a morire per uso di questo sostanze’, pur di assomigliare al proprio idolo sportivo».

Nel 2006, insieme ad altri ex calciatori tra cui Aldo Agroppi, ha aderito all'Associazione Vittime del Doping fondata da Claudia Beatrice, figlia di Bruno Beatrice, ex centrocampista della Fiorentina morto di leucemia nel 1987 a soli 39 anni.

L'attore Alessandro Castellucci ha tratto dalla vicenda biografica di Nel fango del  dio  pallone una trasposizione teatrale che è stata rappresentata in tutto il Nord Italia ed in Toscana, riscuotendo un vasto consenso di critica e un notevole apprezzamento da parte del pubblico.

Il regista Gian Claudio  Guiducci ha dedicato alla vita di Carlo Petrini un film intitolato Centravanti nato, prodotto da Barbara Balzaretti, in cui con interviste e filmati d'epoca si ripercorre la vita del calciatore, sia in ambito sportivo che a livello personale.

Petrini stremato da cinque interventi agli occhi, un glaucoma, che gli era costato la quasi cecità all’occhio sinistro e seri problemi al destr. e dal tumore. Oggi se ne è andato nell’ospedale di Lucca. Aveva 64 anni.

  • Nel Fango del dio pallone, Kaos Edizioni, 2000. 
  •  Il calciatore suicidato, Kaos Edizioni, 2001.
  •  I pallonari, Kaos Edizioni, 2003. 
  •  Senza maglia e senza bandiera, Kaos Edizioni, 2004. 
  • Scudetti dopati, Kaos Edizioni, 2005. 
  •  Le corna del diavolo, Kaos Edizioni, 2006. 
  • Calcio nei coglioni, Kaos Edizioni, 2007. 
  • Piedi nudi, Kaos Edizioni, 2010. 
  • Lucianone da Monticiano, Kaos Edizioni, 2012. 

                                                                                                                      Fenix

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