Altro giro, altra corsa. Questa volta è il turno del Ministro della Funziona Pubblica, Filippo Patroni Griffi. E’ scoppiato il caso della sua abitazione, “con vista Colosseo” (pure questa, sì…), acquistato dall’Inps a prezzo molto basso. Praticamente stracciato.
Nel 2008, infatti, l’attuale Ministro ha comprato l’appartamento di 110 metri quadri sborsando soltanto 178 mila euro, mentre il valore di mercato è di 800 mila euro. Una bella differenza, no? Il prezzo al metro quadro (1630 euro) è molto inferiore ai 3000 pagati da Scajola nel 2004 (e in realtà sarebbero 8.500 se sommati ai soldi versati “a sua insaputa” dal costruttore Anemone).
Come è stato possibile? Semplice, con una battaglia legale senza precedenti. E qui c’è una curiosità: l’avvocato di Patroni Griffi nella causa contro lo Stato per ottenere a prezzo scontato l’appartamento vista Colosseo era – pensate un po’ – Carlo Malinconico. Già, proprio lui, il sottosegretario che si è dimesso ieri.
La vicenda è andata così: Patroni Griffi abita in un appartamento di proprietà dell’Inps, ma nel 2000 l’Istituto decide di fare cassa e vendere parte del proprio patrimonio immobiliare. Sono le famose dismissioni. Per gli inquilini, ovviamente, è previsto un prezzo di favore: lo sconto è pari al 45%. Ma vale soltanto per gli edifici popolari, non certo per un appartamento di quel tipo in centro a Roma, e pure con “vista Colosseo”.
Ma l’attuale Ministro non ci sta. Vuole anche lui lo sconto per gli appartamenti popolari. E si arriva alla causa, che verrà poi vinta nel 2008 sostenendo che l’edificio non era poi così di lusso e di valore (è sempre la stessa storia). In più, e non è uno scherzo, Patroni Griffi e Malinconico riescono a far dichiarare la casa “a rischio sismico”, abbassandone così il valore.
Oggi un quotidiano nazionale ha pubblicato una lettera di precisazioni del Ministro, nella quale si sostiene che nell’appartamento non ci fosse nemmeno l’acqua corrente. Patroni Griffi precisa “di non aver goduto di alcun privilegio personale” e di essersi strovato “nella condizione in cui si sono trovati migliaia di cittadini italiani inquilini di enti previdenziali”. Storie d'Italia!
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