lunedì 6 maggio 2024

JOSH O'CONNOR E' L'ATTORE DEL MOMENTO !

 



Da quando lo scorso novembre è uscito al cinema #LaChimera di #AliceRohrwacher la popolarità del suo protagonista #JoshOConnor è cresciuta vertiginosamente fino ad esplodere in queste settimane a ridosso dell'uscita nelle sale del film campione d'incassi #Challengers di #LucaGuadagnino.

I social sono letteralmente esplosi, anche su questa pagina ogni pubblicazione che riguarda il 33enne attore inglese batte ogni record di visibilità, condivisioni e like.

Eppure Josh O'Connor è abbastanza riluttante davanti a tutta questa fama e fatica a sentirsi una celebrità.


A The Guardian ha rivelato:

"Non ho mai fatto così tante anteprime come ho fatto con Challengers. Tutto questo mi è comunque estraneo, ma vedere come se la cava (#Zendaya) con tanta classe e generosità mentre io sono un disastro, nervoso, e non credo di essere d'aiuto a nessuno. Chiamala come vuoi: chimica, alchimia, talento, qualità da star del cinema e Zendaya ce l'ha. Io non ho il potenziale da star, non sono finto umile. Sono una persona troppo ansiosa. Non so se ho questi attributi davvero. Non penso di essere abbastanza forte per essere una star del cinema".


O'Connor ha modi gentili e premurosi, lo si è visto di recente alla premiazione dei #DavidDiDonatello2024 con la regista Alice Rohrwacher, tra strette di mano e sguardi di amorevole conforto e sostegno.


A casa, la sue “attività secondarie” preferite sono la ceramica e il giardinaggio:

"Amo il lavoro ma amo anche prendermi cura delle mie piante".


La grande abilità recitativa di O'Connor è quella di scomparire completamente nelle parti che interpreta. Non ti senti mai come se stessi guardando Josh O'Connor in un film di Josh O'Connor, mentre accade questo quando ad esempio si guarda Tom Cruise in un film di Tom Cruise. 

Francis Lee, che ha diretto O'Connor nel suo film del 2017 "God's Own Country", ha paragonato le sue capacità di trasformazione a quelle di Daniel Day-Lewis.

Peter Morgan, il creatore di "The Crown", ha detto che l'arrivo di O'Connor nella serie gli ha ricordato di quando ha lavorato per la prima volta con un allora sconosciuto Michael Sheen in "The Deal" .


L'abilità di O'Connor di cambiare forma non è mai stata così evidente come adesso, in "Challengers", è assolutamente convincente nel ruolo del tennista Patrick Zweig.

In "La Chimera" è Arthur il "portafortuna" di un gruppo di tombaroli che fanno affidamento sul suo dono di rabdomanzia per trovare oggetti antichi sepolti in tombe etrusche che scavano e vendono al mercato nero. È un film magnetico, ricco di realismo magico.

Certamente i due film, e i ruoli di O'Connor, difficilmente potrebbero essere più contrastanti. 


Per le riprese di "Challengers", O'Connor ha frequentato la palestra e lezioni di tennis (ha avuto sessioni giornaliere per un mese con Brad Gilbert, che ha allenato Andre Agassi e Coco Gauff).

"La Chimera", invece, è stato girato in Italia in due parti: la prima metà in inverno, poi una pausa – durante la quale O'Connor ha girato "Challengers" – e poi di nuovo la seconda metà in estate. 

Rientrando sul set della Rohrwacher, per riprendere il ruolo di Arthur, O'Connor ha seguito una dieta drastica, mangiando solo una scatola di tonno e una mela come pasto principale della giornata. Per entrare nella parte O'Connor avrebbe voluto vivere nella baracca di Arthur, ma la regista ha preferito raggiungere un compromesso e farlo dormire in un camper.


"Sono stato particolarmente felice di aver interpretato il ruolo di Patrick, è un personaggio così lontano dalla mia natura. Arthur è invece probabilmente la persona più in sintonia che abbia mai provato nei confronti di un personaggio. È divertente perché La Chimera sembra il centro della mia anima. Non solo perché ho dato così tanto di me stesso a quel ruolo, ma anche perché Alice (Rohrwacher) è la mia eroina. Lei è come una sorella per me e le persone coinvolte in quel film sono come una famiglia per me. La Chimera, è come un figlio".


Josh O'Connor ha ottenuto il suo primo successo per la sua interpretazione nel film "La terra di Dio - God's Own Country" (2017), recitando in seguito nei film "Emma" (2020) e in "Secret Love- Mothering Sunday" (2021).

In tv è apparso in due stagioni (2019 e 2020) della serie "The Crown" interpretando il Principe Carlo per la quale si è aggiudicato un Premio Emmy, due Screen Actors Guild Awards, un Critics Choice Television Award e un Golden Globe nella sezione migliore attore in una serie drammatica, nonché due candidature al BAFTA Television Award.


Prossimamente vedremo Josh O'Connor con #PaulMescal nel film #TheHistoryofSound diretto da Oliver Hermanus, e il prossimo anno girerà nuovamente con Luca Guadagnino in #SeparateRooms, l’adattamento del romanzo "Camere separate" di Pier Vittorio Tondelli. 


©BoxOfficeBenful

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TONY CASCARINO & NIALL QUINN

 


TONY CASCARINO e NIALL QUINN, le due torri dell'Irlanda ai mondiali di Italia '90. Quando gli irlandesi non riuscivano a sbloccare il risultato, mister Jack Charlton li faceva giocare assieme per cercare di metter in difficoltà le difese avversarie grazie alla loro fisicità e alla loro bravura sui palloni alti (entrambi erano alti oltre 1,90 cm). Era il classico calcio palla lunga e pedalare che per l'Irlanda fu molto redditizio visto che a Italia '90 arrivò sino ai quarti di finale e a Euro '88 la compagine di Charlton andò vicina alla semifinale, oltre a togliersi la grande soddisfazione di battere l'Inghilterra. Quinn, con le sue 21 reti, è stato il miglior marcatore della nazionale irlandese fino al 2004, quando fu superato da Robbie Keane. Cascarino, che aveva il papà italiano, segnò 19 reti in nazionale. Le sue migliori stagioni a livello realizzativo le giocò in Francia con l'Olympique Marsiglia.

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Omar Sharif & Jack Palance "Che!", 1969

 


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Felice serata 😘

 


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Gabriele Gilli ✍🏻

 


Essere così bello per David Beckham è stata una piccola "condanna", perché nonostante la sua carriera sia stata indubbiamente contraddistinta da tantissimi successi personali nel corso della sua carriera da calciatore e dirigente, non sempre è stato valorizzato per il calciatore che era stato.


Perché David Beckham non era solo bello, era anche un'ala eccellente, con un destro vellutato che gli permetteva di essere magistrale nei calci piazzati nonché come crossatore, risultando tutt'oggi uno dei migliori specialisti su punizione e sul fondamentale del cross.


E se è vero che altri numeri 7 come George Best, Eric Cantona e Cristiano Ronaldo sono entrati maggiormente nell'iconografia della storia del Manchester United, David è comunque stato una vera e propria Leggenda del Manchester United, e le sue straordinarie qualità tecniche l'hanno consacrato in ogni caso come uno dei calciatori inglesi più forti di tutti i tempi.


Oggi David Beckham, uno dei giocatori più importanti del primo ciclo trionfale di Sir Alex Ferguson al Manchester United, nonché icona assoluta del primo decennio degli anni 2000, compie 49 anni.


Auguri, David.


Gabriele Gilli ✍🏻

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Da quando c'è Giorgia al governo si va di corpo in orario tutti i giorni.

 


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Buongiorno 😘

 


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