giovedì 29 dicembre 2022

Claudio Garella

 Buon compleanno Claudio Garella non solo un portiere ma un fenomeno di culto Il portiere che non sporcava i guanti ed è riuscito a vincere due scudetti Compie 67 anni


Claudio Garella si è preso beffa di tutto. Dello stile del portiere, che ha stravolto, e soprattutto delle gerarchie consolidate del calcio italiano, firmando due scudetti da protagonista assoluto con Verona (1985) e Napoli (1987), il secondo abbinato alla Coppa Italia. Indimenticabile il commento di Gianni Agnelli: “E’ il più forte portiere senza mani”. 

Torinese della Barriera di Milano, debuttò in A con i granata, otto minuti con il Vicenza, seguirono due tornei allo JuniorCasale (D) e, dopo una stagione al Novara, si ritrovò nella capitale nel 1976 come secondo di Felice Pulici. Divenuto titolare, dopo una serie di errori con la Lazio, ispirò, creato dal mitico giornalista Beppe Viola, addirittura un neologismo: “garellate”. Il soprannome dei tifosi era ancora più impietoso: “Paperella”. 

Nel triennio seguente alla Sampdoria recuperò tranquillità, ma fu spedito a Verona nel 1981 in B per avere Paolo Conti, ex secondo dell’Italia. In riva all’Adige, conquistò subito la promozione, si trasformò e divenne “Garellik”. Memorabile resta la sua gara contro la Roma all’Olimpico, insomma la certificazione della metamorfosi nello stadio dove era stato “contestato”, con una dozzina di parate determinanti.

Lo stile originale era ormai solo personale, con certificato di Italo Allodi, ds degli azzurri e da sempre grande manager calcistico. “L’importante è parare, non conta come”. Nel 1985 approdò al Napoli, dove rimase tre stagioni, prima di essere epurato. Un biennio ad Udine, con un’altra promozione in A, fece da prologo alle ultime due presenze in cadetteria ad Avellino, dove chiuse per un grave infortunio. Goffo, talvolta scomposto, sapeva rimediare con un grande istinto per il ruolo ed altrettanta freddezza. Non sembrava risentire della tensione, quasi un contrappasso dopo le sofferenze romane. Dopo il ritiro è stato dimenticato. Si è consolato nelle lunghe estati al mare di Finale Ligure. Garellik è sparito, come un vero supereroe

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