sabato 5 febbraio 2022

Avrebbe compiuto ieri 116 anni lo scopritore di #Plutone, Clyde Tombaugh.



 

Viaggio nel sistema solare: Plutone •

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La storia di questa scoperta inizia nel 1846, con Urbain le Verrier. Lui è l'uomo che predisse l'esistenza di Nettuno usando esclusivamente la matematica, basandosi su alcune anomalie nell'orbita di Urano, scoperto 80 anni prima. I calcoli di Le Verrier si rivelarono corretti, e Nettuno venne scoperto esattamente dove predetto!


Passano 60 anni e ora era Nettuno ad avere un'orbita con delle anomalie. Ecco quindi Percival Lowell, che prova a ripetere quello che era stato fatto da Le Verrier. I suoi calcoli prevedono l'esistenza di un nono pianeta in una certa posizione del cielo, e nel 1906 si mette alla ricerca. Morirà 10 anni dopo, ancora a mani vuote.


Il 1906, combinazione, è anche l'anno di nascita di Clyde Tombaugh. La famiglia del ragazzo è povera, ma questo non gli impedisce a 20 anni di costruirsi il suo primo telescopio. A 23 viene assunto dall'osservatorio di Flagstaff fondato proprio da Lowell. E a 24 anni, nel 1930, dopo un estenuante anno di ricerche meticolose, eccolo! Un puntino che si muove da una notte all'altra, debolissimo e lentissimo.


In lizza c'erano tre nomi: Minerva, Crono e Plutone. Minerva però era già stato preso da un asteroide, e Crono non piaceva a nessuno (nota personale: ma non si sono accorti che era l'analogo greco di Saturno? Americani...). Ecco quindi che venne scelto Plutone, anche perché le prime due lettere, PL, erano proprio le iniziali del suo teorizzatore.


Qualcosa però non torna: più si studia Plutone, più la stima delle sue dimensioni si riduce. Inoltre aveva un'orbita in risonanza con quella di Nettuno. La intersecava persino. Ed era molto ellittica! E pure inclinata rispetto alle altre!! Nel 1978 viene scoperto il suo satellite principale, Caronte, e si ha la prima stima reale delle dimensioni di Plutone. Due terzi della Luna, e una massa di un sesto. Purtroppo i calcoli di Lowell erano errati, e le anomalie nell'orbita di Nettuno non esistevano davvero.


Plutone traballa. Nei primi anni '2000 si scoprono altri oggetti simili, su orbite che si incrociano, finché nel 2005 arriva il colpo di grazia: Eris. la dea della discordia, un oggetto più grande e più lontano di Plutone. Il decimo pianeta. E Haumea, l'undicesimo. Makemake il dodicesimo, e Quaoar, e Varuna, Ixion, Orcus, Gonggong, Sedna... La cosa stava sfuggendo di mano!


Gli astronomi ci erano già passati. Nel 1850 decisero di creare una nuova categoria di corpi celesti, gli "asteroidi", per raccogliere tutti quegli oggetti scoperti tra Marte e Giove nei 50 anni precedenti. Cerere era stato pianeta per 50 anni, insieme a Pallade, Vesta, Giunone... ora non più.


"L'abbiamo fatto una volta, possiamo farlo di nuovo". Fu così che nel 2006 la IAU formulò per la prima volta una definizione di pianeta, creando una nuova categoria: quella dei pianeti nani. Cerere, Plutone e i loro compagni trovarono così sistemazione in questo nuovo cassetto del nostro schedario.


E Clyde? Era mancato qualche anno prima, ma sua moglie Patricia ci assicura che, per quanto non totalmente d'accordo, avrebbe accettato la decisione dei suoi colleghi astronomi. "Dopotutto era uno scienziato, capiva bene il problema che si voleva risolvere". Dopotutto aveva iniziato lui, scoprendo il primo oggetto di un regno totalmente nuovo del sistema solare: la Fascia di Kuiper.


Nel 2015 la sonda New Horizons sorvola Plutone, dopo un viaggio di nove anni, completando l'esplorazione dei pianeti come li abbiamo enumerati per 76 anni. Sotto al ponte degli strumenti c'è un piccolo contenitore, che contiene un pizzico delle ceneri di Clyde Tombaugh. La sonda ora prosegue nel suo viaggio, attraverso la fascia di Kuiper e verso le stelle della Galassia, su una traiettoria che la porterà ad abbandonare il nostro sistema solare.


Clyde Tombaugh è così il primo astronomo a visitare le stelle che tanto aveva sognato e studiato in vita.

Credit: Gamma-Keystone via Getty Images/Keystone-France 

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Fenix

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