giovedì 30 settembre 2021
mercoledì 29 settembre 2021
Salvini i giudici comunisti ce l'hanno con te perché sei intelligente....!p
Matteo Salvini, in preda ormai alla disperazione di fronte ai particolari sempre più imbarazzanti sul “caro amico” Morisi, non ha trovato di meglio da fare che gridare all’inchiesta ad orologeria, straparlando di “attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto”. Un classico della destra.
Oggi arriva la risposta (perfetta) della procuratrice di Verona Angela Barbaglio, che, intervistata da Fiorenza Sarzanini sul “Corsera”, rimanda indietro, una dopo l’altra, tutte le accuse al mittente.
“Trattiamo questo fascicolo come tutti gli altri. Peraltro si tratta di una storia banale che risale alla scorsa estate. E quindi avremmo tenuto a bada la notizia fino a ora? Chi dice cose tanto assurde dovrebbe anche spiegare quale sarebbe stato il nostro interesse. Altrimenti è solo un insulto all’intelligenza delle persone.
Nessuno si può permettere di avanzare sospetti di alcun tipo. Sono in magistratura da 44 anni, conosco le dinamiche perfettamente, ma non accetto illazioni sul nostro lavoro.”
Da prendere, incartare e portare a casa.
I giudici comunisti è il motivetto berlusconiano per eccellenza!
Matteo Salvini, in preda ormai alla disperazione di fronte ai particolari sempre più imbarazzanti sul “caro amico” Morisi, non ha trovato di meglio da fare che gridare all’inchiesta ad orologeria, straparlando di “attacco gratuito alla Lega a cinque giorni dal voto”. Un classico della destra.
Oggi arriva la risposta (perfetta) della procuratrice di Verona Angela Barbaglio, che, intervistata da Fiorenza Sarzanini sul “Corsera”, rimanda indietro, una dopo l’altra, tutte le accuse al mittente.
“Trattiamo questo fascicolo come tutti gli altri. Peraltro si tratta di una storia banale che risale alla scorsa estate. E quindi avremmo tenuto a bada la notizia fino a ora? Chi dice cose tanto assurde dovrebbe anche spiegare quale sarebbe stato il nostro interesse. Altrimenti è solo un insulto all’intelligenza delle persone.
Nessuno si può permettere di avanzare sospetti di alcun tipo. Sono in magistratura da 44 anni, conosco le dinamiche perfettamente, ma non accetto illazioni sul nostro lavoro.”
Da prendere, incartare e portare a casa.
Lorenzo Tosa
martedì 28 settembre 2021
Ibrahim Songne
Forse all’inizio non ci credeva nemmeno lui. O forse sì.
Ibrahim Songne, 29 anni, arrivato in Italia dal Burkina Faso quando ne aveva 12, oggi è tra i 50 migliori pizzaioli d’Italia, secondo la guida “50 Top Pizza”. E la sua è una storia di integrazione, ma anche di difficoltà.
Ha dovuto fare i conti coi soliti pregiudizi. Gli dicevano «Un africano a fare la pizza? Vedrai: nessuno si avvicinerà al tuo locale. Sarà un fallimento». E in effetti l’inizio non fu incoraggiante: «molti si allontanavano, una volta che mi vedevano accanto alle pizze. Poi col tempo ho conquistato la fiducia delle persone e il locale ha cominciato a volare» ha raccontato a Repubblica.
Oggi la sua pizza al taglio è la più buona di tutto il Trentino-Alto Adige. E la sua pizzeria “Ibris”, nel centro di Trento, ha dato lavoro a un po’ di persone.
Alla faccia dei fomentatori d’odio. E dei pregiudizi.
Grazie a Biagio Simonetta per questa bella storia di integrazione che ha raccontato.
Leonardo Cecchi
I farabutti vanno attaccati per rispettare gli onesti
“Sono disgustato dalla schifezza mediatica che condanna le persone prima che sia un giudice a farlo. In un Paese civile, prima di sputtanare qualcuno, si aspetta che la giustizia faccia il suo corso.”
Non è uno scherzo.
Lo ha detto Matteo Salvini su Morisi. Lo ha detto davvero.
Lo ha detto uno che ha costruito tutta la sua carriera politica sul mettere alla gogna migranti, ragazzi dislessici, minorenni, che ha condannato esponenti politici e partiti a lui avversi senza attendere neanche le indagini, che incatenerebbe con le palle ai piedi gli spacciatori, che aveva condannato un intero partito a Bibbiano senza processo, che è garantista con gli amici in giacca e cravatta, ma farebbe “marcire in galera” i poveracci, che chiamava Stefano Cucchi un “drogato” e non ha chiesto scusa alla sorella Ilaria neanche dopo la condanna dei suoi assassini.
In un “Paese civile” - come lo chiama lui - dopo dichiarazioni del genere, dopo un tale rovesciamento della realtà, tutti i telegiornali aprirebbero il notiziario ricordando a milioni di italiani chi è Matteo Salvini e i danni immani, irreparabili prodotti dalla Bestia.
Qui da noi rimaniamo zitti, facendoci persino dare lezioni di giornalismo (e di garantismo) da uno così.
Restate voi zitti, tacete voi se vi sta bene, se avete lo stomaco. Io non dimentico nulla, non dimenticherò mai. E nemmeno gli italiani perbene.
Non bisogna dare tregua ai farabutti!
Vi ricordate di lei? Si chiama Giulia Viola Pacilli, la ragazza che ha avuto il coraggio di opporsi con intelligenza e ironia a Salvini con questo cartello diventato ormai celebre:
“Meglio buonista e putt*** che fascista e salviniana.”
Per questa semplice scritta, e per un’altra altrettanto chiara, è finita per ben due volte esposta alla gogna dalla Bestia, con il viso perfettamente riconoscibile, davanti a milioni di persone, sulla pagina dell’allora ministro dell’Interno.
E per mesi, anni, ha subìto e continua a ricevere insulti e minacce da parte dei fan del “capitano”.
Quando ha saputo del caso Morisi, la sua prima reazione è stata inevitabile.
“Vorrei essere più matura - ha scritto a ‘Domani’ - vorrei dire loro di aspettare, di non fare il suo stesso gioco, di non mettere in giro ipotetiche fake news, di stare attenti quando si parla della vita privata di un individuo. Vorrei essere così matura. Ma se penso alla faccia di Morisi oggi, costretto a leggere ovunque di sé informazioni sensibili, frasi false, vicende personali, mi viene in mente un’unica parola: karma”.
E possiamo, a freddo, esprimere tutti i se e i ma, ma umanamente è impossibile non capirla, non essere totalmente dalla sua parte.
Lorenzo Tosa
Si dovrebbe chiamare Lega dei cazzari del nord
Il problema non è se Morisi usi stupefacenti (sono affari suoi) o spacci (spetta agli inquirenti stabilirlo).
Il problema è che per cinque anni la “Bestia” di Morisi, attraverso i social di Salvini e della Lega, ha contribuito a intossicare sistematicamente il Paese convincendo milioni di persone che:
“La droga è mer**” (ma solo se sei povero ed emarginato).
“Gli spacciatori sono assassini e clandestini che devono marcire in galera” (ma non le mafie italianissime che li foraggiano).
Ha abbassato il livello del dibattito sulle droghe a uno scontro tra buoni e cattivi, tra brave persone e “tossici” (mentre di nascosto la teneva in casa).
Ha accusato un incensurato di origini tunisine di spaccio su soffiata di una vicina di casa processandolo e condannandolo via citofono in diretta social (salvo poi pretendere garantismo per se stessi).
Nessuno della Lega si è mai chiesto quali “fragilità esistenziali irrisolte” avesse, quali drammi (veri), quale condizione di povertà (assoluta) spinga un qualunque migrante a spacciare - sbagliando - nelle mani della criminalità organizzata, per pochi euro e un tozzo di pane.
Nessuno sta dando a Morisi del criminale o dello spacciatore e, per quanto mi riguarda, è innocente fino al terzo grado di giudizio. Come chiunque altro.
Perché noi non siamo e non saremo mai come loro.
Solo, se fossi sotto casa di Morisi in questo momento, gli citofonerei per chiedergli cosa si prova, per una volta, ad essere dall’altra parte del filo, ad essere additati, massacrati come per anni ha fatto con chiunque, se ne valeva la pena.
Perché gli errori si fanno (e, nel caso, si pagano), ma la vostra schifosa ipocrisia non si cancella. E la stiamo pagando ancora tutti quanti.
lunedì 27 settembre 2021
Salvini di che è una congiura dei comunisti!
Il problema non è se Morisi usi stupefacenti (sono affari suoi) o spacci (spetta agli inquirenti stabilirlo).
Il problema è che per cinque anni la “Bestia” di Morisi, attraverso i social di Salvini e della Lega, ha contribuito a intossicare sistematicamente il Paese convincendo milioni di persone che:
“La droga è mer**” (ma solo se sei povero ed emarginato).
“Gli spacciatori sono assassini e clandestini che devono marcire in galera” (ma non le mafie italianissime che li foraggiano).
Ha abbassato il livello del dibattito sulle droghe a uno scontro tra buoni e cattivi, tra brave persone e “tossici” (mentre di nascosto la teneva in casa).
Ha accusato un incensurato di origini tunisine di spaccio su soffiata di una vicina di casa processandolo e condannandolo via citofono in diretta social (salvo poi pretendere garantismo per se stessi).
Nessuno della Lega si è mai chiesto quali “fragilità esistenziali irrisolte” avesse, quali drammi (veri), quale condizione di povertà (assoluta) spinga un qualunque migrante a spacciare - sbagliando - nelle mani della criminalità organizzata, per pochi euro e un tozzo di pane.
Nessuno sta dando a Morisi del criminale o dello spacciatore e, per quanto mi riguarda, è innocente fino al terzo grado di giudizio. Come chiunque altro.
Perché noi non siamo e non saremo mai come loro.
Solo, se fossi sotto casa di Morisi in questo momento, gli citofonerei per chiedergli cosa si prova, per una volta, ad essere dall’altra parte del filo, ad essere additati, massacrati come per anni ha fatto con chiunque, se ne valeva la pena.
Perché gli errori si fanno (e, nel caso, si pagano), ma la vostra schifosa ipocrisia non si cancella. E la stiamo pagando ancora tutti quanti.
Lorenzo Tosa
Salvini ora chiederà la pena di morire per il suo ex collaboratore?
Ora so che tutte le durissime prese di posizione di Matteo Salvini contro Stefano Cucchi e la mia famiglia hanno un volto: Luca Morisi, indagato dalla Procura di Verona per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Così almeno leggo sui giornali.
Leggo delle sue pubbliche scuse a Salvini ed al partito: “Ho delle fragilità irrisolte”. Così si giustifica. Quanta gratuita sofferenza ci ha inflitto oltre al dolore per Stefano.
Eppure io lo perdono. Lo perdono perchè mi piace pensare che abbia capito e che ora condivida la disperazione che portiamo sulle spalle.
Lo perdono. Si.
Però Stefano lo hanno ammazzato
Ilaria Cucchi
Se era intelligente sarebbe rimasto brigadi
Lo riconoscete lui, Antonio Pappalardo, il cosiddetto leader dei gilet arancioni?
Bene, da oggi non chiamatelo più Generale.
Il Ministero della Difesa gli ha tolto ufficialmente - e definitivamente - i gradi di Generale dei carabinieri “per aver violato i doveri del giuramento e aver creato disonore alle forze armate durante la pandemia”.
Era veramente il minimo dopo che quest’individuo ha negato il Covid, provocato assembramenti e chissà quanti contagi, ignorato ogni norma sanitaria, propagandato e diffuso bufale antiscientifiche, vilipeso il Presidente della Repubblica, offeso l’etica e l’estetica comune.
Ma la notizia non è neppure che gli hanno tolto i gradi di Generale, ma come ha fatto uno così a diventarlo e a rimanerlo fino ad oggi.
Povera Italia.
Meglio tardi che mai.
Lorenzo Tosa
Licenziatela subito!
È gravissimo che un vicequestore della Polizia, Nunzia Alessandra Schilirò, abbia ieri partecipato alla manifestazione contro il Green Pass di Roma, addirittura salendo sul palco a proporre una sorta di sciopero nazionale.
Nella stessa manifestazione i partecipanti si sono incappucciati e hanno tirato bottiglie contro i suoi colleghi della Polizia, arrivati lì per contenere disordini. La gente che lei ha ritenuto di considerare evidentemente amica, da mesi aggredisce le Forze dell’Ordine e crea disordini.
Che un vicequestore ci faccia comunella è scandaloso. E non ha scusanti.
Leonardo Cecchi
domenica 26 settembre 2021
Casapound occupa hotel abbandonato a San Lorenzo
CASAPOUND OCCUPA L’HOTEL ABBANDONATO AL SAN LEONARDO: “SIMBOLO DEL DEGRADO DEL QUARTIERE”
Parma, 26 set – Militanti di C@s@Pound Italia hanno, questa mattina, occupato simbolicamente l’hotel abbandonato in via San Leonardo: “Un simbolo del degrado in cui versa il quartiere, ormai da anni lasciato a sé stesso”, spiega il movimento in una nota, denunciando che “da quando è stato chiuso, l’hotel è diventato una zona franca, rifugio di senza fissa dimora e spacciatori”.
“È del maggio di quest’anno la vicenda delle due minorenni prima rapinate e poi trascinate a forza al suo interno da alcuni stranieri, che hanno anche tentato di stuprarle. Una storia di ‘ordinario’ degrado del San Leonardo al quale – continua il movimento – non possiamo e non dobbiamo abituarci”.
“Da allora nulla si è mosso per ripristinare il decoro nella zona, che rimane uno dei punti in assoluto più critici della città. Il tutto nella totale indifferenza delle istituzioni che, nell’incapacità o peggio nell’indolenza di chi dovrebbe offrire soluzioni, preferiscono nascondere la testa sotto la sabbia per celare i propri fallimenti. Noi oggi – conclude C@s@Pound – siamo qui a ricordarglielo per inchiodarli alle loro responsabilità”.
Scioperi fake
sabato 25 settembre 2021
venerdì 24 settembre 2021
Tutti uniti contro chi minaccia la nostra Repubblica!
Grazie al senatore Sandro Ruotolo per non aver lasciato cadere nel vuoto la vicenda Durigon-Fanpage, che ha visto sequestrare l'inchiesta del giornale.
Ruotolo ha infatti annunciato che sul tema presenterà un'interrogazione parlamentare alla Ministra Cartabia. Fa bene perché il fatto è grave ed è una violazione della libertà di stampa e conseguentemente di un diritto dei cittadini stessi.
Lasciare che accada senza far nulla sarebbe sbagliatissimo e pericoloso.
Leonardo Cecchi
Rosanna Brescia
"Mi sono iscritta perché ho perso una figlia di 14 anni e questo percorso è come se lo avesse fatto lei, è come se oggi al posto mio ci fosse lei a cui dedico tutti i miei sforzi e i miei sacrifici".
"È stato emozionante, non pensavo di farcela ma mi hanno aiutato le persone vicine. Nella vita non siamo mai soli".
“Ho fatto l'amanuense, come quelli che ho studiato a Paleografia Cristiana, mentre intimavo a mia madre e alla badante di fare silenzio per non perdere la concentrazione". Adesso, una festa a casa insieme agli amici più cari.
"So che l'università mi mancherà e chissà che adesso non decida di andare ancora avanti",
Rosanna Brescia, a 72 anni, si è laureata ieri in Scienze storiche alla Sapienza di Roma. Ha scritto la tesi mentre, col marito, accudivano la madre 96enne. Si è laureata per se stessa. Per la figlia. E perché è una donna meravigliosa.
Sei stupenda, Rosanna!
Andrea Scanzi
La mafia è dentro le istituzioni da almeno 40 anni!
È forse questo il giorno più nero della storia recente del nostro Paese.
Trattare con Cosa Nostra, per lo Stato italiano, non è reato.
Dialogare con i boss stragisti responsabili delle morti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, per lo Stato italiano, non è reato.
Abbassare la testa di fronte al ricatto mafioso, veicolato a suon di bombe che nel giro di pochi mesi hanno provocato la morte di decine di civili (nonché di due piccole bambine di 50 giorni e 2 anni di vita),
non è reato.
Nel frattempo, un finanziatore di Cosa Nostra di nome Silvio Berlusconi è in lista per diventare il nuovo Presidente della Repubblica.
Il suo braccio destro Marcello Dell'Utri, già condannato per concorso esterno in associazione mafiosa e noto frequentatore di "uomini d'onore", quest'oggi l'ha scampata e vedrà la sua immagine completamente ripulita dall'impianto mass mediatico unito.
Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Luigi Ilardo, scusateci.
Scusateci, per l'ennesima volta. Non meritiamo il vostro coraggio e, forse, non lo meriteremo mai.
Nel frattempo, noi cerchiamo di restare uniti, contro tutto e contro tutti. Dalla nostra parte, a prescindere da quello che sta succedendo, abbiamo i FATTI.
Che contano molto di più delle condanne e delle assoluzioni.
Leggi a favore della stampa subito!
Quanto accaduto a Fanpage è grave e preoccupante.
Al giornale è stata sequestrata – e oscurata – l’inchiesta su Claudio Durigon per ordine del Gip di Roma.
In quell’inchiesta emergevano fatti gravissimi, come le vere o presunte nomine di alti ufficiali della Guardia di Finanza da parte della Lega o come i fondi per finanziare lo stesso partito. Emergeva un quadro torbido, preoccupante e inaccettabile, anche perché Durigon all’epoca era sottosegretario.
La libertà di stampa non si tocca. E oggettivamente questo sequestro è fuori luogo.
A Fanpage, la sua redazione e il direttore tutta la solidarietà per questo grave fatto.
Leonardo Cecchi
Da sempre è un esibizionista di merda!
Sgarbi senza vergogna... Senza scarpe e calzini in Parlamento!
La Costituzione
Articolo 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.