L’italiano. La quarta lingua più studiata al mondo
Dietro al successo della nostra lingua, non solo la passione per la nostra cultura, ma anche per la nostra cucina.
-Redazione- L’italiano è laquarta lingua più studiata al mondo. Come prevedibile, al primo posto c’è l’inglese, secondo posto per il francese, terzo per lo spagnolo. A sorpresa, la nostra lingua occupa il quarto posto.
L’idioma di Dante supera il cinese, il giapponese e il tedesco.
L’idioma di Dante supera il cinese, il giapponese e il tedesco.
Il rating è stato realizzando diverse fonti autorevoli, quasi tutte universitarie. Ma i motivi del successo sono svariati: "Anche il cibo ha fatto da traino, magari solo per saper leggere le ricette" – ha commentato al Corriere della Sera il professor Tavosanis.
"Il motivo del successo dell’italiano? Credo la popolarità e la diffusione della nostra lingua, maggiore a volte degli idiomi di importanti potenze economiche, sia dovuto a più fattori – spiega Tavosanis -. Il primo è certamente la cultura italiana. Non solo Dante, però, anche i gli scrittori contemporanei. Piacciono in ugual modo narrativa, poetica, saggistica. Poi influisce molto la musicalità del parlare italiano e ovviamente la lirica nella quale trionfa. Anche il cibo, soprattutto negli ultimi anni, ha spinto tanti stranieri a studiare i nostri vocaboli, magari solo per leggere divine ricette".
"Il motivo del successo dell’italiano? Credo la popolarità e la diffusione della nostra lingua, maggiore a volte degli idiomi di importanti potenze economiche, sia dovuto a più fattori – spiega Tavosanis -. Il primo è certamente la cultura italiana. Non solo Dante, però, anche i gli scrittori contemporanei. Piacciono in ugual modo narrativa, poetica, saggistica. Poi influisce molto la musicalità del parlare italiano e ovviamente la lirica nella quale trionfa. Anche il cibo, soprattutto negli ultimi anni, ha spinto tanti stranieri a studiare i nostri vocaboli, magari solo per leggere divine ricette".
Anche il professor Tavosanis ne è convinto: l’amore per l’italiano può e deve essere una spinta per un rinnovamento culturale. "Tutti i soggetti che operano per la promozione della lingua e cultura italiana all’estero – spiega il professore – sentono l’esigenza di un profondo rinnovamento dell’intero sistema. Dobbiamo individuare le idee per una politica che tenga conto delle nuove condizioni del mercato delle lingue e della competizione culturale nel mondo globalizzato. Questa politica permetterà di valorizzare le potenzialità del patrimonio italiano e attivare connessioni fra promozione della lingua e cultura e promozione dell’economia. Per esempio, avere studenti stranieri che studiano in Italia usando l’italiano è una garanzia di futuri rapporti con le classi dirigenti di molti paesi in rapido sviluppo economico".
L’italiano non è perciò una "lingua morta", anzi, nel mondo attira sempre più studiosi desiderosi di conoscere la nostra cultura e non solo.
http://www.articolotre.com/2014/06/litaliano-la-quarta-lingua-piu-studiata-al-mondo/
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