lunedì 8 luglio 2013

Fiat a vescovo Nola, errore stare con i violenti


Direttore Pomigliano, anche 3.200 lavoratori degni solidarieta'



 NAPOLI, 7 LUG - Per la Fiat, con la sua presenza ai cancelli di Pomigliano per la protesta contro i sabato al lavoro, il vescovo di Nola Beniamino Depalma si e' messo ''dalla parte dei violenti e prevaricatori''. Il Lingotto non ha ''alcun dubbio'' che la scelta ''e' stata involontaria e causata dalle mistificazioni'' della stampa e invita il vescovo a visitare lo stabilimento con i ''3.200 lavoratori degni quanto gli altri della sua solidarieta'''. Lo dice il direttore della fabbrica campana, Giuseppe Figliuolo, in una lettera - resa nota da Il Mattino - con la quale declina l'invito che il vescovo ha inviato ai sindaci della zona per un incontro sulla situazione relativa alla fabbrica Fiat, annunciando anche la presenza dell'azienda.
''Il Vescovo - dice il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni - deve usare la virtu' del discernimento perche' la posizione della Chiesa e' molto importante. Quella della Chiesa e' una posizione di equilibrio che guarda a tutti'', aggiunge riferendosi
chiaramente al diritto dei lavoratori di poter svolgere il proprio lavoro nello stabilimento.
La Cgil della zona del Pomiglianese giudica un ''attacco gratuito, volgare e mistificatorio'' la lettera inviata dalla Fiat al vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma. Il vescovo - ricorda Salvatore Velardi, responsabile dell'organizzazione sindacale, riferendo di un incontro svoltosi venerdi' scorso - ha ''gia' spiegato di non essere contro nessuno, ma di voler solo favorire l'incontro e la condivisione della sofferenza e della speranza, nella distinzione dei ruoli di ognuno.
''Il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, nella sua lettera pastorale, ha invitato i sacerdoti a uscire dalle chiese e ad andare tra la gente. Quando monsignor Depalma e' andato dinanzi ai cancelli della Fiat e' andato incontro a quanti vivono nel disagio, a capire le loro sofferenze''. Lo dice don Tonino Palmese, referente di Libera in Campania e vicario episcopale del cardinale Sepe,

(ANSA)
 

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