venerdì 15 marzo 2013

Volkswagen, confermato arrivo di una low cost da 6.000 euro



Riservata inizialmente alla Cina arriverà anche in Europa Est


VW low cost 'Da AutoBild'VW low cost 'Da AutoBild'
Volkswagen CEO, Martin Winterkorn 'Da AutoBild'
VW low cost 'Da AutoBild'
WOLFSBURG - Volkswagen sta sviluppando un nuovo modello low cost che - come ha annunciato oggi Martin Winterkorn, CEO del Gruppo tedesco in occasione della conferenza annuale di bilancio - ''avrà, per le versioni base, un prezzo compreso tra sei e sette mila euro''. L'auto low cost, per cui la casa di Wolfsburg potrebbe ricorrere ad un nuovo brand e che andrà a competere direttamente con Dacia, potrebbe diventare un'operazione mondiale. Riservata inizialmente alla Cina, ''questa vettura - ha confermato all'Ansa Winterkorn - andra' anche in India, in Brasile e probabilmente anche nell'Europa dell'Est''. Secondo il magazine AutoBild, la nuova budget car di Volkswagen sara' sul mercato già nel 2015.

Sulla decisione se questo modello low cost avra' un suo proprio marchio o ne utilizzeraàuno tra quelli che fanno parte del Gruppo, Winterkorn ha precisato che ''le riflessioni sono ancora in corso con i responsabili commerciali''. La 'budget car' sara' affiancata in quel mercato ''da una nuova coupé di segmento A'', un modello che Winterkorn ha definito ''l'auto giusta per il crescente numero di giovani cinesi ad alto reddito''. Il Gruppo tedesco, attraverso i suoi marchi automotive, guarda evidentemente a tutti i mercati del mondo e a tutti i segmenti, compresi quelli - come il low cost - in cui con era presente. A questo riguardo lo stesso Winterkorn ha ricordato che Volkswagen Group vende già in Cina alcuni modelli, come la Seat Toledo, la Skoda Rapid e la Vw Santana che in quel mercato hanno un prezzo corrispondente a 8.000 euro. Sul fronte opposto, quello dei modelli premium - che al Gruppo forniscono il 50% degli utili - Winterkorn ha confermato il prossimo lancio di un suv di grandi dimensioni, basato sulla piattaforma modulare, costruito negli Stati Uniti e destinato a quel mercato.

Complessivamente, fino al 2015 Volkswagen Group investirà 50,2 miliardi di euro in nuove tecnologie e nuovi stabilimenti, a cui vanno aggiunti 9,8 miliardi destinati alle JV in Cina.

Quello che il CEO del Gruppo tedesco ha delineato e' un ''allargamento del network di fabbriche che conta oggi su 100 stabilimenti nel mondo, di cui 12 in Cina'' e che permetterà di sfruttare questo posizionamento globale per ''assecondare la crescita nei mercati dove questo accade'' oltre che per ''ridurre i rischi dei cambi e superare le barriere al commercio''. Un programma articolato e impegnativo, che dovrà accompagnare Volkswagen nella crescita che punta a raggiungere i 10 milioni di vendite entro il 2018. Come ha ricordato Winterkorn, le previsioni globali per quella data sono di un mercato di 102,6 veicoli, passando per i 91,7 del 2015. La crescita rispetto ai 79,7 del 2012 sara' del 29%. Volkswagen guarda con grande interesse alle aree che faranno registrare i maggiori incrementi entro il 2018: l'India (+77% a 5,9 milioni di unita'/anno), la Cina (+55% a 29,1 milioni), l'Europa dell'Est (+36% a 5,9 milioni) e l'America Latina (+33% a 7,8 milioni). Per i mercati maturi, Volkswagen prevede entro il 2018 una buona ripresa dell'Europa Occidentale (+17% a 15,3 milioni) e negli Stati Uniti (+14% a 19,5 milioni).

Le modalità di sviluppo di questi mercati saranno diverse e porteranno entro il 2050 a triplicare in traffico. Queste situazioni - ha sottolineato Winterkorn - ''rappresentano enormi opportunita' ma anche grandi sfide''. Ricordando la presentazione della XL1, l'auto da 1 litro per 100 km, al Salone di Ginevra, il CEO del Gruppo ha pero' ribadito che la soluzione dell'ibrido plug-in è la più vantaggiosa non ''come una visione per il futuro ma fin da subito''.

(ANSA9

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